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«TaeHyung smettila sei veramente irritante» gli disse sbuffando volendo uscire al più presto dall'università.

«Si può sapere cosa vuoi da me!?» disse alterandosi per l'atteggiamento svogliato della ragazza nel parlare con lui.

«Mi dai noia perciò trovati qualcun'altro da infastidire» disse con un tono di voce annoiata.

«Ti comporti così perchè sei una poveraccia che non ha una famiglia che la sostiene in tutto» disse accennando un piccolo sorriso.

Lo osservò accigliata.

Non sapeva cosa lui sapesse di lei, ma il fatto che avesse nominato la sua famiglia la faceva arrabbiare e parecchio.

«Mi stai facendo perdere tempo, me ne vado» detto ciò si girò per andare via quando le disse alle sue spalle «Park...Parks...non trovi che questi due cognomi si somiglino?»

Non appena udì le sue parole si bloccò sul posto.

«Ti comporti come se non ci avessi mai fatto caso» disse divertito dalla sua reazione.

Si avvicinò di scatto prendendolo per il colletto sussurrandogli a poca distanza dal viso minacciosa «Non so cosa tu sappia di me, ma mi irrita il fatto che qualcuno si faccia gli affari miei, perciò se in futuro vuoi evitare problemi con me, stammi alla larga e fatti gli affari tuoi» detto questo mollò la presa dal suo colletto con forza, per poi dargli le spalle andando via.

Le mancavano pochi mesi prima di laurearsi. Viveva da sola dall'età di 17 anni, facendo due lavori part-time dopo che i suoi genitori l'avevano obbligata a sposarsi per unire le due aziende di famiglia.
L'aveva cresciuta ed aiutata una signora anziana che reputava una nonna fino all'età dei 21 anni, dopo di che era venuta a mancare. Si pagava da sola una parte della retta universitaria perché l'altra gliela copriva la borsa di studio, ed era l'unica ad averla perchè gli altri erano tutti appartenenti a delle famiglie nobili.

Il suo principale obiettivo era quello di fondare una propria azienda.

Ma questo nessuno ne era a conoscenza a parte sua nonna, colei che l'aveva ospitata, perché aveva intenzione di superare la sua famiglia.

La mattina seguente aveva lezione alle 8:00, entrando sentì delle galline in calore, così capì che era per qualche ragazzo per cui loro andavano dietro e se ne fregò altamente dirigendosi verso l'aula.

Era iniziato il nuovo semestre ed in molti dei suoi corsi si era iscritto anche un ragazzo di nome Jeon Jungkook molto popolare fra le ragazze.

«Mi dovrete fare una presentazione di gruppo, i gruppi sono stati scelti ovviamente da me, successivamente dovrete esporre il lavoro svolto. Avete tempo una settimana. Tutti e dico tutti dovrete lavorare, se una persona lavorerà più degli altri oppure non lavorerà come gli altri, tutto il gruppo riceverà un'insufficienza. Cercate di essere responsabili, dico ciò perchè sono venuta a sapere che non tutti svolgevano il proprio lavoro, lasciando fare tutto il lavoro ad altri, perciò evitiamo spiacevoli inconvenienti»

I nomi dei gruppi erano stati appesi fuori dall'aula, così appena terminata la lezione tutti uscirono curiosi di sapere con cui erano capitati.

«Spostati» detto questo si mosse per superarlo quando lui si mosse verso la sua stessa direzione «Non te lo ripeterò un'altra volta» si rimosse, ma TaeHyung si mise nuovamente davanti a lei, impedendole di arrivare dove tutti gli studenti si erano ammassati per vedere il proprio gruppo.

«Peccato che dovrai parlarmi nonostante la tua mancanza di voglia e sai perchè? Perchè siamo nello stesso gruppo»

Non ci poteva credere e sperando che la stesse prendendo in giro come era suo solito fare, corse verso il tabellone, facendosi spazio tra gli studenti.

«Non è possibile...»

Il gruppo di Jessica era costituito da quello stupido di Kim TaeHyung, Lena e...il nuovo arrivato.

Solitamente per restare sola andava in un posti poco frequentati dagli studenti, fino a quando i membri del progetto la raggiunsero.

«Che ci fate qui?»

Si accomodarono tutti tranquillamente come se nulla fosse.

«Dobbiamo organizzarci per il compito» disse Lena guardandola annoiata.

«Abbiamo creato un gruppo, ma abbiamo bisogno del tuo numero di telefono» disse TaeHyung con ghigno.

Nessuno degli studenti aveva il suo numero, perchè non voleva che questi viziati lo avessero.

«Possiamo organizzarci ora tranquillamente, dividendoci parti da ricercare e-» parlando venne interrotta da quell'impertinente.

«Non vuoi darci il tuo numero perchè nascondi qualcosa?» disse come se sapesse qualcosa, ma lo nascose con ghigno provocatorio.

«No affatto, ma visto che siamo qui decidiamo e poi ve lo do» disse forzando un sorriso.

Continuò ad esporre le proprie idee, quando venne di nuovo interrotta, ma stavolta dal nuovo arrivato.

«Sei percaso il capo?» chiese improvvisamente con voce seria e bassa, alzando lo sguardo da terra per incontrare quello della ragazza confusa.

«Come prego?»

«Stai decidendo tutto tu, non ci stai chiedendo la nostra opinione»

«Non stavo decidendo dando ordini, ma solo proponendo la mia idea, se non mi avessi interrotta avrei chiesto cosa ne pensavate e se avevate idee da proporre»

«È una proposta la tua» disse con aria di sfida «facciamo in questo modo, vediamoci domani qui ed ognuno porterà la sua idea»

Era infastidita e ovviamente nascondendolo, si alzò per rientrare in aula, quando il nuovo arrivato la prese per il polso.

«Avevi detto che ci avresti dato il tuo numero» disse serio.

Non ti riguarda ~Jeon Jungkook~Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora