•CAPITOLO 14

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Louis
Manhattan, New York
27 novembre 2018

Louis era sempre stato un grande amante del silenzio.

Sempre.

Molti dei suoi momenti preferiti li associava al silenzio.

Adorava rimanere per ore e ore a crogiolarsi nel silenzio.

Nel silenzio trovava risposte.

Risposte a domande che, nella confusione, si creavano nella sua mente.

Che gli incasinavano la mente, gli mettevano in subbuglio le viscere, lo facevano uscire di testa.

E poi arrivava il silenzio.

Arrivava nei momenti in cui meno se lo aspettava.

In quei momenti in cui la vita pareva meno complicata e un po' più leggera.

In quei momenti, il silenzio arrivava e portava risposte.

E in quell'esatto momento c'era quel silenzio.

Ma non le sue risposte.

Harry rimaneva fermo a guardare davanti a sé.

Seguendo la traiettoria del suo sguardo continuava a fissare un gruppo di ragazzini che ridevano.

Nei suoi occhi c'era una sfumatura di tristezza.

Una di quelle sfumature che Louis odiava vedere nelle persone.

Spesso gli capitava di vederle nei pazienti, nei familiari, negli amici.

Ma vedere quella scintilla nello sguardo di Harry gli faceva male al cuore.

Gli appesantiva il petto.

Gli stringeva lo stomaco in una morsa.

Passarono circa una ventina di minuti in quel silenzio.

In quel silenzio che Louis sentiva così vicino ma allo stesso tempo lontano.

<<H-Harry puoi dire qualcosa?>>

Sussurrò a mezza voce Louis facendo sospirare Harry.

<<Io non so cosa dire>>scosse la testa.

<<Hai delle domande?>>chiese Louis.

Se c'era una cosa che Louis aveva imparato in quelle settimane era che Harry aveva sempre domande.

Di qualsiasi tipo.

In qualsiasi momento.

<<Certo che ho delle domande>>disse ovvio Harry facendo ridacchiare piano Louis.

<<Vuoi farmele o...>>

<<Oh te la senti di rispondere?>>chiese confuso Harry facendo corrugare le sopracciglia al maggiore.

<<Oh beh io si, certo, cioè non ci sono problemi>>>rispose velocemente Louis.

<<Beh se alcune sono troppo...scomode puoi non rispondere, hai la libertà completa di non rispondere non ti voglio assolutamente costringere quindi non sentirt->>

<<Haz, fermati>>sussurrò Louis prendendogli il volto tra le mani e guardandolo negli occhi<<Un respiro profondo>>ordinò il maggiore, sorridendo quando vide Harry prendere un grande respiro e chiudere gli occhi<<E chiedimi qualsiasi cosa tu voglia>>sorrise gentilmente il castano facendolo annuire.

<<Ok, va bene>>sussurrò Harry allontanandosi da Louis per appoggiare la schiena contro al muro.

<<Comincia da dove vuoi tu>>sorrise nuovamente il castano.

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