•CAPITOLO 1

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Prima di iniziare:
Questa è stata la mia prima storia e dire che è brutta e incoerente è riduttivo
Penso che prima o poi la correggeró ma per il momento vi tocca leggerla cosí, rip :')

Harry
Oceano Atlantico
18 settembre

Dire che era in ansia sarebbe stato un eufemismo.

Non sapeva dove mettere la testa.

Era ormai partito il conto alla rovescia: quarantacinque minuti e l'aereo sarebbe atterrato nella Grande Mela, la città delle grandi occasioni.

E delle enormi delusioni, Harry.

Niall, al contrario sembrava un semplice ragazzo che stava andando a farsi una vacanza e non a realizzare il sogno di una vita. Dal suo migliore amico non traspariva nessun segno di tensione o ansia, leggeva la sua rivista con calma e concentrazione.

Harry continuava a far rimbalzare la gamba su e giù mentre cercava di calmarsi.

Si mangiucchiava le pellicine, sentendo il sapore metallico del sangue in bocca ma ignorandolo.

Si guardava intorno con preoccupazione mentre il cuore batteva forte.

<<Harry, lo giuro su Dio, se non stai fermo e non mi fai capire perché Miley Cyrus e Liam Hemsworth si sono lasciati, ti prendo e ti lancio giù dalla porta di emergenza>>

Niall interruppe il flusso di pensieri di Harry girandosi verso di lui e guardandolo con rimprovero.

<<Come diavolo fai?>>chiese Harry ignorando le sue parole continuando a mangiucchiarsi le unghie.

<<Come faccio cosa?>>aggrottò la sopracciglia Niall guardandolo con confusione.

<<Sei calmo e fermo e non sei in ansia. Cazzo stiamo per arrivare a New York>>rispose ovvio il riccio muovendosi a disagio sul sedile.

<<Harry, se non lo dimostro, non per forza non sono in ansia. Forse lo sono anche più di te, ma se tu ti trovassi qualcosa da fare e ti concentrassi su quello invece che sul nostro futuro forse, e dico forse, riusciresti a stare più tranquillo e io potrei leggere la mia rivista senza che tu ti muova come un forsennato>>

Aveva ragione.

Era troppo in ansia.

Chiuse per qualche attimo gli occhi e prese qualche respiro profondo.

Si girò un'ultima volta verso Niall che aveva ricominciato a leggere la sua rivista.

Scosse la testa e, prendendo come esempio il suo migliore amico, sfilò un libro dalla tasca del giaccone e iniziò a leggerlo, perdendosi tra le parole.

***

<<Harry ti vuoi muovere a scendere? Devo andare al bagno>>disse frettolosamente Niall riscuotendolo dal suo stordimento.

<<S-siamo arrivati?>>domandò Harry a bassa voce prima di spostare lo sguardo al di fuori del finstrino, vedendo la pista d'atterraggio dell'aeroporto.

<<Amico, siamo insieme, mal che vada chiederemo di spostare la specializzazione a Londra, ci saranno altre occasioni>>sorrise rassicurante Niall.

<<E se falliamo?>>domandò facendo alzare gli occhi al cielo a Niall.

<<Hai detto bene: falliamo. Qualsiasi cosa succeda la faremo insieme e non sarai mai solo, quindi se mai diventeremo due barboni che si faranno il letto con le carte dei giornali e appiccheranno il fuoco nei bidoni della spazzatura e andranno in giro a chiedere elemosina, lo faremo insieme>>sorrise incoraggiante l'amico prima di abbassarsi per arrivare all'altezza del riccio.

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