•CAPITOLO 6

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Harry
Holmes Chapel, Inghilterra
28 dicembre 2014

La neve scendeva a fiocchi dietro alla vetrata dello studio

Il vento faceva sbattere i rami del grande albero contro le lunghe e strette finestre.

Il calore del camino si imbatteva impavido contro al suo viso facendogli arrossire gli occhi già lucidi.

Una sensazione di calore si insinuava tra le ossa di Harry.

Il panorama che gli si estendeva davanti agli occhi era qualcosa di spettacolare, dove perdercisi e ritrovarcisi allo stesso tempo ritrovarcisi.

Le gambe stese lungo al divano di pelle, coperte da un pesante plaid di pile che non permetteva al calore di lasciare il corpo di Harry.

Le lunghe dita a stringere una tazza di tè caldo.

Un sacchetto di ghiaccio appoggiato sull'occhio rosso e gonfio.

Sentiva dei leggeri e decisi passi avvicinarsi all'entrata dello studio fermarsi giusto a qualche passo dall'entrata della porta.

Due bussate.

Due colpi secchi

Era incazzato, molto.

<<Vieni>>sussurrò flebile Harry in un sussurro.

Sussurro che si sentì solamente nel buio di quella notte tempestosa.

Sentì la grande porta di legno pregiato venire aperta per poi essere sbattuta con non troppa forza.

Peggio di quello che pensassi.

Si sistemò meglio sul divano raddrizzando un po' la schiena e spostando un po' dei riccioli ribelli dalla fronte.

<<Nonno>>lo salutò Harry senza distogliere lo sguardo dal panorama davanti a lui.

Non aveva la forza di girarsi e guardarlo.

Si concentrò sui suoni.

Sentiva solamente i passi leggeri dell'anziano spostarsi fino ad arrivare a sedersi dietro alla scrivania di legno massiccio. Sentì le dita del nonno battere sulla tastiera con prepotenza.

Era certo che se si fosse girato avrebbe trovato l'anziano con il viso rosso, la mascella stretta e le labbra unite in una linea retta.

Sentì il respiro del nonno essere sempre più affannoso.

Si stava incazzando come mai lo aveva visto in vita sua.

Sentì le dita fermarsi e il tic del mouse.

Poi nulla.

Silenzio.

Si irrigidì.

Trattenne il respiro.

Sentì prendere un grosso respiro.

<<Se il tuo ragazzo è stato violento nei tuoi confronti, magari durante una litigata, è bene iniziare da subito a mettersi in allarme. A nulla servono le scuse che potrebbe addurre, non credere ai "Scusa, non lo farò più", anche se è la prima volta. Non è ammissibile ed è bene stabilirlo da subito.>>

<<Nonno, non ho bisogno di questo, non è successo nien->>

<<Non sottovalutare lo schiaffo o qualsiasi altro tipo di violenza>>

<<Ha sbagliato e ha capito, si è scusato e io ho accettato le sue scuse e va tutto ben->>

<<Harry non va tutto bene, te ne rendi conto di quello che ha fatto?>>tuonò la voce di Gilbert.

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