•CAPITOLO 21

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Harry
New York, Manhattan
29 dicembre 2021

Harry si appoggiò con stanchezza agli armadietti dello spogliatoio e si lasciò cadere sul pavimento.

Non aveva dormito.

Come avrebbe potuto farlo del resto?

La collera lo accecava ma, dentro di lui, nascosto nelle profondità della sua testa, una vocina cercava di farlo ragionare.

Cercava di fargli capire.

Ma no.

Non voleva capire.

Non voleva ragionare.

Non voleva ascoltare.

Voleva solo provare rabbia, collera, ira.

Voleva essere lasciato stare in quello stato d'animo.

Voleva che tutti la smettessero di guardarlo con pena e pietà.

Tutto quello che era successo durante la notte per lui era stato solo un brutto ricordo che avrebbe presto cancellato.

Non voleva più pensare a quei quattro.

Non avrebbe passato un secondo di più ad ascoltarli o a tentare di conviverci.

Aveva fatto una scelta.

E nessuno gli avrebbe fatto cambiare idea.

Non avrebbe più permesso che qualche parola ben piazzata lo avrebbe ingannato.

Non questa volta.

Non più.

Si alzò dal pavimento e buttò alcuni vestiti nell'armadietto. Sbatté con forza l'anta, provocando un rumore stridulo per la stanza vuoto prima di appoggiare la fronte al materiale freddo. Prese qualche respiro profondo prima di riaprire gli occhi e andare verso la porta d'uscita.

<<Se tu non vedi loro, loro non vedono te>>mormorò Harry prima di uscire.

I corridoi erano quasi interamente vuoti tranne che per i nuovi specializzandi alle prese con i loro primi giri di visita.

<<Dottor Styles>>sorrise Logan dal fondo del corridoio<<Proprio chi stavo cercando>>

<<Cosa vuoi alle nove del mattino, Logan?>>domandò Harry.

<<Andiamo a fare una colazione?>>chiese Logan.

<<Miller, non sono in ven->>

<<Dai H, offro io, dieci minuti, solo dieci>>lo interruppe Logan piagnucolando.

Harry alzò scherzosamente gli occhi al cielo al tono di voce dell'amico prima di annuire lentamente con la testa.

<<Oh, H, sei il migliore>>sorrise con euforia Logan prendendolo per un braccio e trascinandolo verso il bar al piano di sotto.

Non appena furono seduti iniziarono a fare battutine e a lanciarsi del cibo a vicenda.

<<Miller, dovresti mangiarlo il tortino, non lanciarlo>>sbuffò Harry  scompigliandosi i capelli con una mano per far cadere alcuni pezzetti del cibo che Logan gli aveva lanciato.

<<Oh mamma mia>>alzò gli occhi al cielo<<Non essere così noioso>>

<<Non sono noioso>>

<<Si>>

<<No>>

<<Si>>

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