•CAPITOLO 7

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Liam
New York, Manhattan
16 novembre 2018

Tirò il piumone verso di sé eliminando tutte le pieghe che si erano formate.

Buttò un ultimo sguardo verso Central Park prima di chiudere le tende e dirigersi verso la cabina armadio prendendo un camice pulito e mettendolo nello zaino.

Scese lentamente le scale cercando di fare il meno rumore possibile ritrovandosi nel mezzo del salone.

L'unico suono udibile erano dei respiri corti provenienti da dietro alla porta semiaperta del bagno.

Liam si incamminò velocemente verso il bagno, sentendo il cuore minacciare di esplodere.

Aprì di scatto la porta trovandosi davanti Zayn.

No.

Non era Zayn.

O almeno non era il suo Zayn.

Il corpo scosso da singhiozzi.

I pugni stretti ai capelli che venivano tirati di tanto in tanto.

Le gambe strette al petto che si alzava ad un ritmo fin troppo veloce.

Il fiato corto e il viso arrossato.

<<Amore>>sussurrò Liam fiondandosi verso di lui e racchiudendo il corpo del moro in un abbraccio<<Dio, Zayn, cosa diavolo è successo?>>chiese il castano alzandosi e andando verso il mobile posto di fianco al lavandino prendendo un panno che bagnò con dell'acqua fredda per poi tornare davanti a Zayn che scosse la testa.

<<Non ce la faccio più>>singhiozzò Zayn stringendo debolmente il polso di Liam che continuava a passargli il panno sul volto<<Cosa intendi, amore?>>domandò Liam<<Parli di lei?>>chiese subito dopo facendolo annuire debolmente con la testa.

Liam lasciò cadere distrattamente il panno per terra, afferrò il volto del ragazzo tra le mani facendosi guardare negli occhi.

<<In questo preciso istante è a casa di Louis, dormono tranquilli, probabilmente abbracciati ed è al sicuro. Tommo morirebbe pur di tenerla al sicuro, non c'è bisogno di agitarsi>>lo rassicurò Liam facendogli scuotere la testa<<Non è quello>>sussurrò Zayn<<É tutto l'insieme di cose che stanno succedendo>>continuò il maggiore facendo sorride comprensivo Liam<<Si risolverà tutto, tesoro>>disse sincero il castano.

<<Il senso di colpa mi sta distruggendo>>ammise Zayn con tono sommesso.

<<Amore mio>>sussurrò Liam accarezzando le sua guance bagnate.

<<Non riesco più a guardarla negli occhi>>scosse la testa Zayn<<Non riesco a respirare, non riesco a mangiare, non riesco a guardarmi allo specchio senza sentirmi in colpa>>continuò Zayn facendo stringere il cuore di Liam.

<<Zee, guardami bene negli occhi>>iniziò Liam alzandogli leggermente il viso<<Lo so che ti senti in colpa, lo so che ti senti un vuoto nel petto, so che senti i polmoni bruciare a ogni respiro per la sensazione d'impotenza che ci sta assalendo in questi giorni. Ma come la aiutiamo se rimaniamo qui a piangerci addosso? So che ti sto chiedendo di scalare una montagna ma devi stringere i denti ed essere forte, devi aiutarla adesso, devi esserci. Quello che conta è cosa farai da adesso in poi. Vuoi accompagnarla in quello che sarà il percorso più difficile e importante della sua vita oppure vuoi rimanere a piangerti addosso mentre si rialza da sola, di nuovo?>>

L'unico suono udibile erano i respiri sconnessi del corvino che continuava a non distogliere lo sguardo dagli occhi di Liam, cercando quasi un appiglio in essi per non cadere nel baratro di oscurità che sentiva starsi impossessando di lui.

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