Cosa nascondono le stelle

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Il giorno seguente iniziò tranquillo, Nathalie si preparò come tutte le mattine e dopo il solito caffè, si spostò verso la sua scrivania. Il lavoro non era molto, e quel poco che si ritrovò era leggero. Dopo aver passato gran parte della mattinata a compilare documenti, arrivò l'ora di pranzo, Gabriel si recò a tavola, e Nathalie salì di sopra a chiamare Adrien. 

Durante l'ora di pranzo si poteva notare Adrien che sprizzava felicità da tutti i pori, per lui quella gita era qualcosa di nuovo, non era mai uscito con i suoi amici, e il permesso che aveva ricevuto per andare lo aveva stupito, ma reso felice. Finirono di pranzare e i due adulti tornarono al lavoro. Quando la giornata sembrava giungere al termine arrivò un'e-mail al compure di Nathalie. 

Dopo averla letta la donna richiamò l'attenzione del suo capo, che alzando la testa iniziò ad ascoltare.

"Buonasera Signor Agreste,

la informo che è invitato al party che darò domani sera per inaugurare la nostra nuova collaborazione. Ovviamente la sua presenza sarà essenziale, e sono pronto ad ascoltare cosa avrà da dire riguardo il progetto che stiamo realizzando insieme. Per confermare la sua presenza, che sarà fondamentale, e per sapere ora e luogo mi chiami e le farò sapere.              

                                                                                                                           Jason Jaquest"

Natahlie finì di leggere la mail e Gabriel le disse senza guardarla nemmeno <Chiama e conferma, andrai tu per me> 

Nath si scompose un momento, poi cercò di controbattere: <Scusi? Questo è uno degli affari più importanti che sta portando a termine, non può non essere presente>

<Andrai tu per me> riconfermò.

Lei lasciò perdere, e si decise ad ascoltarlo. Dopo  aver fatto la sua telefonata tornò a sedersi alla postazione, e non avendo altro lavoro da fare iniziò a pensare... Poi per la testa le passò l'immagine di Adrien, avevano detto al ragazzo che lo avrebbero accompagnato, come l'avrebbe presa Adrien? Le dispiaceva moltissimo rendere triste quel ragazzo dopo averlo illuso. Sapeva quanto ci teneva. Sospirò, e iniziò a parlarne con Gabriel: <Che cosa dirà a suo figlio? Senza un accompagnatore, se così si può definire, la sua professoressa non lo farà andare, e sa quanto suo figlio teneva a quella gita...> 

Gabriel ci pensò su, e dopo parecchi secondi di silenzio decise di dire: <Mandalo con quel suo amico...Nino? Aveva accennato che il ragazzo era disposto ad accompagnarlo> 

La mora uscì, iniziò a salire le scale, e il dispiacere che provava aumentò non appena si trovò davanti la porta della camera del biondino. Entrò e, cercando di essere il più comprensiva possibile, spiegò ad Adrien come erano andate le cose. Il ragazzo si lasciò cadere sul divano, e le diede le spalle, poi disse con aria abbastanza triste e delusa: <Va bene, per lui è sempre stato così, il lavoro prima di tutto. E pensare che a volte mi chiedevo perchè tu ci litigassi tanto, ma ora ho capito, a mio padre non importa niente di come io mi senta, l'importante è però che gli affari vadano bene. Tranquilla Nathalie capisco che è una scelta che non dipende da te. Andrò con Nino.> 

Nathalie non aggiunse altro, uscì in silenzio, e si recò in camera sua. 

*******

Il giorno seguente, già di buon ora, Adrien era in piedi. Scese di sotto, e non appena entrò in sala da pranzo si rese conto di non  essere solo. Nathalie era già sveglia, seduta sullo  sgabello posto davanti l'isola della cucina. Stava bevendo del caffè, o almeno questo intuì Adrien vedendo una tazzina poggiata al suo fianco. La donna non si accorse subito di essere osservata, benchè intenta a guardare il cellulare. 

Da una promessaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora