51. "Un camion mi ha travolto"

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Poi buio.
Poi torno a sentire e a vedere

"Oddio sei viva, sta arrivando l'ambulanza" mi dice il signore squassandomi, non gli hai mai detto che non dovrebbero toccare i feriti?

"La macchina è ridotta male?" Chiedo

"Un po', però tranquilla te la pago.
Tu però non sembri ridotta bene" mi dice

"Grazie" dico alzando un braccio

La macchina è ribaltata, mi fa malissimo una ginocchio, e mi brucia il braccio.

Sono in ambulanza e non sembra che io stia per morire.

"Possiamo chiamare qualcuno?" Mi dice

"No nessuno vivo da sola" dico mentendo, non voglio nessuno.

Si devono fottere tutti quanti.

"Sei la modella?" Mi dice e io annuisco

Ormai sono le 10 del mattino, dopo che sono arrivata in ospedale mi hanno messo il ferro fuori per il ginocchio e qualche punto qua e là per le ferite.

Fortunatamente con le stampelle riesco a camminare, storta ma riesco.

Per quanto riguarda il bruciore al braccio, è per i vetri del finestrino.

Prendo il telefono, non mi ha chiamato nessuno.

Sono un messaggio di Cam che mi chiede dove diavolo sono.

Saranno tutti troppi ubriachi

-ho avuto un incidente, sono in ospedale.
Prendo un taxi e vengo a casa

-sara, stai ferma arrivo

-no ho detto che vengo con il taxi, non voglio parlare con nessuno e tanto meno avere la compassione di qualcuno ora.

"Scusa si sa qualcosa della macchina?" Chiedo all' infermiera che mi sta dimettendo

"Si, la ha il signore sui c'è il numero" mi dice dandomi un biglietto

"Ha detto che una volta aggiustata, te l'avrebbe riportata. Fa il meccanico e ti ha investito con un camion pieno d'auto, per questo la macchina si è ribaltata" mi dice

Mi è andata davvero bene, anche se camminare con sti Ferri fa male.

"Miraccomando una volta a casa assoluto riposo, fra 2 settimane torni qua. Per quando riguarda la scuola la faccia da casa le abbiamo fatto già i fogli e li abbiamo spedito a scuola"

Appena si apre l'ascensore ci trovo Cameron

"Oddio sarà, che è successo" dice guardandomi

"Cosa non hai capito di ciò che ti ho detto, anzi portami a casa ma non rivolgermi parola, ne tu, ne Nash, ne Heyes, nessuno." Dico urlando

Zoppico fino alla macchina. Appena entro in macchina

Scoppio a piangere

"Ogni volta che succede qualcosa devo star bene perché so che dopo poco succede qualcosa altro" dico fra un singhiozzo e l'altro

Cameron prova ad abbracciarmi ma lo scanso.

Appena arriviamo a casa, mi rifiuto di andare in camera.

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