Sono ancora abbracciata a te, non ho intenzione di lasciarti, mi sei mancata troppo. So che siamo state sempre insieme in questi mesi ma non eravamo noi, o meglio, non sapevamo di essere noi. Vicino a noi ci sono Bellamy e Octavia che si abbracciano, Anya e Raven che si baciano, Lincoln che aspetta Octavia che si stacchi dal fratello, Jasper e Monty che si danno il cinque da soli... Sono bizzarri quei ragazzi e Murphy che rimane in disparte.
"Clarke!" urla Octavia correndo verso di te.
"Octavia... Oddio mi siete mancati così tanto"
Ti stacchi da me e abbracci lei, vedo che si avvicinano a me Raven, Anya e Lincoln, abbraccio forte anche loro e qualche lacrima scende dai miei occhi, sono lacrime di gioia, ci siamo ritrovati tutti, abbio risolto con la polizia e abbiamo chiuso con il professore.
"sorellona non piagere"
"sono felice Anya"
"lo siamo tutti. Mi sei mancata"
Tengo stretta a me mia sorella ma veniamo interrotte da Bellamy.
"ragazzi, io non vorrei interrompere questo bellissimo momento, ma noi ora dove andiamo?"
"In base a quello che ricordo, prima di tutto ciò credo che ci trovassimo a Chicago"
"proviamo li?" chiede Octavia
"proviamo"
"come facciamo a partire? Non abbiamo soldi, non abbiamo niente" continua Bellamy.
In lontananza noto il detective e decido di avvicinarmi per chiedere aiuto a lei.
"scusami detective... Noi ora che facciamo? Non abbiamo un posto in cui stare"
"vi pagheremo il viaggio per tornare a Chicago tranquilli. Non so dove abitavate quindi non posso portarvi a casa, ma so dove lavoravate, li vi aiuteranno"
"grazie mille... Per tutto detective. Un altra persona non ci avrebbe capiti"
"è il mio lavoro fare giustizia alle vittime ragazzi. Eravate vittime del professore anche voi, non solo gli ostaggi"
Ci stringiamo la mano, ci dice che tra qualche minuto partiremo per tornare a casa. Infatti dopo qualche minuto arriva un SUV che ci fa salire e ci porta in aeroporto, il detective ci farà compagnia per tutto il viaggio.
Dopo 10 ore di volo arriviamo a Chicago, è notte ma le caserme lavorano h24 quindi dentro sicuramente ci troveremo qualcuno. Il detective entra prima di noi e chiede ad una segretaria se c'è il capo e ci dice di sì. Entriamo subito in ufficio e appena entriamo il capo ci guarda con gli occhi sgranati.
"ragazzi!"
"Salve... Ehm... Lei è?"
"come chi sono? Sono kane... Non ti ricordi Lexa? Sono passati 8 mesi, non credo di essere invecchiato così tanto da non essere riconosciuto"
"è una storia lunga... Gliela farò breve. Abbiamo perso la memoria in questi 8 mesi. Non sappiamo più niente" interviene Raven.
"cosa vuol dire?"
Il detective si presenta e inizia a spiegare la situazione al posto nostro. È incredulo, appena finiscono di parlare, Kane chiama subito qualcuno al telefono, ci dice di aspettare nella sala di riposo ma mentre stiamo uscendo la mia testa inizia a girare fortissimo, sudo a freddo e tremo.
"Ra-ragazzi!"
Si girano, sgranano gli occhi e io non sento più le gambe, cado a terra e vedo i di nuovo le immagini dei miei ricordi.
Sono molti di più questa volta, più dettagliati, li vedo passare veloci, non ho neanche il tempo di capire cosa succede in essi. Poi apro gli occhi e mi rendo conto di ricordare tutto... Ricordo tutto. Scatto subito in piedi e tutti mi guardano sbalorditi.
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Prima regola. Niente Relazioni
ActionQuesta storia è il continuo di 'il fuoco nel cuore'. La prima parte della storia si ambienterà nella casa di carta. Ovviamente la storia prende spunto dalla serie tv spagnola ma ci metterò del mio per scriverla.