Capitolo 2

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Londra e Canberra sono riuscite ad entrare nella zecca di stato e si sono nascoste per aiutarci dall'interno con le telecamere e le guardie. Abbiamo dei microfoni e degli auricolari per riuscire a parlare tra di noi. Io sono nella volante e stiamo intentrando nella zecca quando Londra mi richiama.

"Roma, c'è una telecamera in alto a sinistra"

Io senza destare sospetti mi giro verso destra per non farmi vedere dalla telecamera. Una volta superato tutto, Londra si occupa di disattivare l'allarme per poi attaccare dall'interno. Siamo entrati nel magazzino ed al momento giusto siamo pronti ad uscire, abbiamo l'effetto sorpresa e sta andando secondo i piani. Mentre un dipendente si occupa di scaricare i primi rotoli di carta usciamo allo scoperto, sia noi nascosti nelle volanti, che gli altri nascosti nel camion ma sopratutto Londra e Canberra che si stanno occupando delle guardie all'entrata. Successivamente ci occupiamo di portare, chi con la forza e chi no, tutti nel magazzino, li leghiamo, li bendiamo e poi ci dividiamo per accerchiare tutta la gente presente in questa zecca, ed è qui, che vediamo il nostro agnellino. Josephine lightborn, figlia del presidente, essenziale per questa operazione. Raduniamo tutti nella sala principale della zecca, bendati e legati, in modo da tenere le nostre identità nascoste. Che il gioco abbia inizio.
Mi posiziono al centro della sala, anche se loro non mi vedono, e inizio a fare il mio discorso.

"innanzitutto, buongiorno a tutti, io sono la persona al comando. Per prima cosa voglio porgervi le mie scuse, questo non è un bel modo epr finire la settimana, da questo momento sarete tutti miei ostaggi,se obbedite, vi salveremo la vita"

Nel frattempo Vienna e Dublino si occupano di prendere a tutti il telefono con le rispettive informazioni richieste per tenerci al sicuro.

"Nome, cognome, dammi il telefono e il pin" dice Vienna.

"josephine lightborn, il pin è 1749"

Poi Vienna passa ad un altro ostaggio.

"nome, cognome, dammi il telefono e il pin"

"Hey perché vuoi sapere queste cose dolcezza"

"O mi dici quello che voglio sapere o me lo dici dopo aver sofferto un bel po' stronzo... NOME, COGNOME, TELEFONO E PIN"

"Nathan Miller, pin... 1234"

Guarda Dublino vicino a lei e scoppiano a ridere. Dopo aver constatato che se la stanno cavando abbastanza bene continuo con il mio discorso

"allora... Siete il nostro lascia passare quindi non vi succederà niente." poi mi giro e vedo una ragazza che sta avendo un attacco di panico e mi avvicino a lei.

"hey... Prendimi le mani, rilassati, respira... Come ti chiami?"

"Samantha"

"mhh Samantha, vieni con me, tranquilla, le mie mani, sembrano quelle di una persona che vuole ucciderti?"

"n-no"

"certo perché non voglio ucciderti. So perfettamente come ti senti, hai la bocca asciutta, ti senti soffocare, devi calmarti, inspira... Espira... Brava così"

Poi sentiamo il telefono della zecca squillare.

"La signorina chloè Smith faccia un passo avanti"

La segretaria del capo si fa avanti.

Nel frattempo Seul e Washington si stanno occupando di aprire la cassa forte dove ci sarà solo una parte del denaro che porteremo a casa.

Faccio avvicinare la segretaria al telefono.

"rispondi al telefono e convinci chiunque sia che siamo chiusi per problemi tecnici... Hai capito?"

Prima regola. Niente RelazioniDove le storie prendono vita. Scoprilo ora