Capitolo 14

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*Clarke*

Sei andata via, torniamo al nostro lavoro ma tra poco ci rivedremo. Mentre sono diretta al mio ufficio mi arriva un tuo messaggio.

Lexa
[Devo preparare le valigie e trasferirmi da te?]

Clarke
[ Assolutamente si mon amour!]

La nostra conversazione finisce così, vado nel mio ufficio, faccio chiamare Luna che dopo qualche minuto entra.

"Ok Clarke... É strano che tu abbia convocato me"

"Perché dovrebbe essere strano?"

"Beh ci occupiamo di cose completamente diverse."

"Esatto, mi serve il tuo aiuto. Nella stanza 45 ci sono due bambini, Aden e Madison. Li hai visti?"

" Si sono appena uscita dalla loro camera perché?"

"Bene, vogliamo adottarli"

"Tu e Lexa?"

"Io e la mia futura moglie, esatto."

"Clarke lo sai che ci sono procedure da seguire, dovremmo controllare la casa, dovete essere sposate, non posso dirti si e darveli"

"Lo so che ci sono procedure da seguire ma ti prego aiutami. Ho promesso a quel bambino che sarebbero venuti da noi, sia lui che la sorella."

"Lo so, lo avrà ripetuto venti volte. Ritiene Lexa un supereroe lo sai?"

"Vedi...già hanno legato"

"Ascoltami, verró uno di questi giorni a controllare la casa, dovrete darmi le vostre entrate e le vostre uscite bancarie, devo essere sicura che possiate permettervi di crescere due bambini. Per quanto riguarda il matrimonio, é una cosa che va fatta con calma, deve essere un giorno perfetto e io non me la sento di farvi affrettare le cose e privarvi del vostro giorno perfetto. In qualche modo cercherò di fare si che avrete i bambini anche senza matrimonio. Poi verranno gli assistenti sociali...Clarke, il casino che é successo in questi 8 mesi non vi aiuta."

"Perfetto. Dimmi quando verrete e quando verranno gli assistenti sociali. Grazie per il tuo aiuto"

Lei fa un sorriso ed esce dal mio ufficio. Mi metto a pensare, tra poco avremo delle responsabilità più importanti, avremo due bambini da seguire, da crescere, da educare, da sostenere, cresceranno e noi con loro. É incredibile come Aden si fidi così tanto di noi, un altro bambino non si sarebbe fidato, appena avrò la possibilità glielo chiederò. Ci é voluto un po' ma finalmente tutto sembra girare per il verso giusto. Mi immagino te, gelosa per i loro primi amori, super protettiva. Io invece mi immagino...non so come mi immagino, probabilmente farò quello che il mio cuore mi suggerisce di fare. Spero di fare bene, di essere all'altezza, di guadagnarmi un posto importante nel loro cuore. Jackson spalanca la porta e mi detesta dai miei pensieri.

"Clarke, sta arrivando un ambulanza corri"

Corro subito verso l'entrata e dopo qualche minuto arriva l'ambulanza. Si avvicinano i paramedici con la barella e ci dicono i valori.

"Donna,33 anni, ferita di arma da fuoco alla spalla, ha perso conoscenza in ambulanza, pressione 60 su 70"

Corriamo subito in sala operatoria, ci laviamo le mani e ci vestiamo. Ci avviciniamo al lettino, il proiettile è ancora dentro, è una zona molto delicata, il proiettile potrebbe lacerare la vena cefalica e se così dovesse essere perderebbe il braccio. Come sempre Jakson si occupa del grafico.

"Allora Clarke, durante l'estrazione non rischierai di lacerare la vena"

Io annuisco e dico agli infermieri di passarmi le pinze. Ci metto un po' a prendere il proiettile ma alla fine lo tiro fuori e ricucio tutto, la temperatura della signora è abbastanza alta, tutto dovuto dal trauma e dalla perdita di sangue, la prepariamo per portala in camera, le diamo della morfina per il dolore che proverà quando si sveglierà e anche questa operazione è andata bene. Finalmente questa giornata è finita, non vedo l'ora di tornare a casa e riempirti di baci. Mentre esco dall'ospedale mi viene in contro Luna.

"Clarke verremo a vedere la vostra casa, tra tre giorni alle 18:00"

"Perfetto dopo ti mando l'indirizzo. Ci vediamo domani. Grazie ancora Luna"

Salgo in macchina, finalmente un po' di silenzio, in ospedale non c'è mai. Stranamente oggi non ho visto mia madre a lavoro, meglio così, come glielo avrei spiegato che stiamo cercando di adottare due bambini. Dopo qualche minuto mi arriva la sua chiamata, parli del diavolo...

"ciao mamma!"

"Clarke Griffin! Ora mi spieghi cosa sono queste voci che mi sono arrivate"

Ecco fatto, ragazzi ma ve lo hanno mai detto questo 'chi si fa i cazzi suoi campa cent'anni'? ecco seguitelo.

"Abby Griffin, la pregherei di venire a casa mia e parlarne come due persone civili"

"Arrivo"

Mi conviene accelerare e arrivare il prima possibile a casa. Appena arrivo c'è già la tua moto, perfetto, non dovrò affrontare mia madre da sola. Apro la porta di casa e ti trovo sul divano a dormire, mi avvicino a te, ti accarezzo il viso, sei proprio stanca, non ti accorgi di niente, ti lascio riposare finché mia madre non si attacca al campanello di casa e tu ti svegli di soprassalto.

"ci sono, ci sono" dici quando quel suono fastidioso ti sveglia.

Apro la porta e mia madre entra come una furia, tu non stai capendo niente.

" Scusaci Clarke abbiamo provato a fermarla" esordisce Octavia.

"Ma cosa sta succedendo?" domandi tu ancora assonnata.

"Quando avete intenzione di dirmi che diventerò nonna?"

"Quando è sicuro?" dico io.

"Scommetto che glielo avete detto voi giusto?" dici rivolta ad Anya, Raven e Octavia.

"Oh no, noi ne stavamo parlando tra di noi, non sapevamo che tua madre fosse in caserma. Ce la siamo trovata dietro"

"Allora mamma, calmati. Due bambini che oggi Lexa ha salvato hanno perso i genitori e non hanno un tetto, si chiamano Aden e Madison, lui ha 7 anni e lei ha 6 mesi. Ci siamo sentite di fare questa cosa...è una cosa bella...Vogliamo allargare la famiglia. Tra tre giorni verranno a fare i controlli della casa, daremo delle informazioni e poi verranno gli assistenti sociali per farci delle domande"

" Tra tre giorni?" chiedi tu scioccata.

"Te lo avevo detto che ci avrebbe dato una mano"

"Ma quella bambina non è troppo piccola? va allattata" chiede Anya.

"Esiste l'allattamento artificiale e poi dopo i sei mesi non campano solo di latte i neonati" ti dice mia madre.

Rimaniamo in silenzio, ci guardiamo tutte quante, stiamo aspettando il verdetto di mia madre.

"State facendo la cosa giusta ragazze"

le nostre amiche urlano in coro "OH SI!"

"Contenta superhero?" ti domando io con un sorriso.

"Superhero?"

"Aden dice che sei un supereroe"

Una lacrimuccia ti scende dall'occhio e percorre tutta la guancia. Ti abbraccio, ti tengo stretta, e anche questa è andata. Chi se lo sarebbe mai aspettato.

"Ti amo da impazzire" ti dico io.

"Anche io Clarke...tantissimo"


Prima regola. Niente RelazioniDove le storie prendono vita. Scoprilo ora