capitolo 22

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Il turno é ormai finito e ora in teoria dovrei passare a casa tua per salutare i bambini. Vorrei farti parecchie domande,tipo, cosa ci facevi lì in quella casa? Chi é quella ragazza? É finita davvero tra noi due? Hai già trovato una ragazza? É meglio di me? Sono tante le domande che vorrei farti e so anche che non riuscirò a parlare più di tanto e che quindi alle mie domande dovrò rispondermi da sola. Sono in macchina, con il motore spento e lo sguardo rivolto avanti a me. É veramente la realtà questa? Se dovesse essere un sogno mi sveglierebbero vero? Decido di accendere la macchina ed incamminarmi molto lentamente a casa tua. Sono una stupida, ho addirittura paura...la colpa é la mia se ora sto così, quindi di cosa devo aver paura? Di me stessa? Probabilmente si. Ci vogliono 5 minuti per arrivare a casa tua dall'albergo in cui dormo, ce ne ho messi 15, sono ridicola vero? Potete dirlo non mi offendo. Arrivo davanti al cancello e suono, sento degli urletti di Aden e Madi, la porta si apre e tutte e tre siete davanti a me.

"MAMMA!" Urla Aden correndo verso di me con le braccia aperte per farsi prendere al volo.

"Campione...come stai?" Gli chiedo tenendolo stretto in un abbraccio, un abbraccio capace di farmi battere per qualche istante il cuore,ma che poi, appena l'abbraccio svanisce cessa di battere.

"Bene. Ci manchi tanto...quando torni?"  Domanda lui con gli occhi lucidi e i miei li seguono. Cosa dovrei dirgli? Perché me lo sta chiedendo?

"Ehm,ecco io-"

"Mamma lex!" La vocina di Madi mi salva.

"Piccola!" Lei piano piano, passo dopo passo si avvicina a me e quando lo fa la prendo in braccio e le do qualche bacio sulla guancia.

"Facciamo merenda insieme?" Mi chiede Aden e io alzo lo sguardo verso di te per sapere se per te va bene oppure no, tu annuisci subito e quindi rispondo di sì ad Aden ed entriamo in casa.

Facciamo merenda tranquillamente, Aden mi racconta la sua giornata a scuola e mi dice che Madi anche ha iniziato ad andare a scuola. Cerca sempre il contatto con me, o mi stringe la mano,o mi abbraccia, o si mette in braccio a me. Io e te non parliamo, i nostri occhi alcune volte si cercano,si trovano e poi si perdono per riniziare la loro ricerca. Ti alzi,vai a sistemare le cose che abbiamo utilizzato e io rimango da sola con Aden e madi.

"Quindi quando torni qui?" Mi chiede di nuovo Aden. Avevo dimenticato quanto fosse determinato e ora non so proprio cosa dirgli.

"Non lo so. Ogni volta che vorrai vedermi, me lo dirai e io verrò. Te lo prometto" rispondo io guardandolo negli occhi. Questa é una promessa che non infrangerò mai lo giuro. 

"Ma siamo tristi senza di te. Mamma piange sempre. Pensa che non me ne rendo conto, alcune volte ho visto anche le sue lacrime." I miei occhi si fanno lucidi, cerco di trattenere le lacrime ma non ci riesco e una lacrima solca il mio viso.

"Non piangere anche tu, ti prego" mi abbraccia e io cerco di darmi una contenuta, non voglio farmi vedere così da loro. Qualcuno suona il campanello e la mia mente inizia a viaggiare. Esci dalla cucina,vai ad aprire ed entra tua madre che appena mi vede fa un affaccia un po' strana e io abbasso subito lo sguardo sussurrando un saluto che lei sente e ricambia subito. Aden ha gli allenamenti e tua madre lo porta in palestra, porta anche Madi perché Aden vuole che sia presente. Appena vanno via rimango in po' in silenzio continuando a guardare il pavimento.

"Potevi chiamare me per portare Aden invece di far disturbare tua madre" ti dico tranquilla sussurrando.

"Tranquilla. Per mia madre non é un problema" dici tu sedendoti davanti a me.

"Neanche per me." Ti rispondo io alzando lo sguardo e puntandolo nel tuo. "Tolgo il disturbo. Digli che li saluto" mi alzo dal divano e mi metto la giacca, mi avvicino alla porta e tu mi blocchi prendendomi la mano e tremo al contatto, chiudo per qualche secondo gli occhi e poi mi giro verso di te.

Prima regola. Niente RelazioniDove le storie prendono vita. Scoprilo ora