Stiamo uscendo tutti quanti dall'ospedale, a differenza di prima però ognuno andrà a casa propria, hai bisogno di riposare, tua madre ha deciso di rimanere da te e io andrò a casa mia, vorrei stare con te ma devo organizzarmi con le altre.
"mi raccomando riposati" ti dico io abbracciandoti e dandoti dei bacini in testa.
"domani ci vedremo?" mi domandi.
"certo"
Ti do un bacio ed entri nella macchina con tua madre, io entro in quella di Anya insieme a Raven. Il viaggio in auto è quasi tutto in silenzio nessuno parla, probabilmente nessuno crede al fatto che sia finito tutto, almeno io stento a crederci, è sempre stato tutto così complicato per noi, ora, la normalità ci sembra la cosa più strana. Ci eravamo abituati a sopravvivere, ora inizieremo a vivere. Ma come si fa? Come ci si sveglia la mattina senza paura? Come ci si sente ad essere liberi? Io non lo so sinceramente, ho sempre combattuto e sempre combatterò. Domani chiederò a clarke se mi vorrà accompagnare da una parte, è un posto importante per me e non ci vado da tanto tempo.
"lex, i tuoi pensieri fanno rumore" dice anya guardandomi e dandomi la sua mano per qualche secondo prima di rimetterla sul cambio.
"scusa, mi sono persa"
"non preoccuparti, insieme ce la faremo. ti voglio bene sorellona" ci sorridiamo e poi raven si mette in mezzo come sempre.
" Ti vogliamo tutti bene Tenente woods "
" Tenente rayes, ti devi ancora far perdonare per averci provato con la mia futura moglie" scherzo con raven ricordando il giorno che lei, wells e bellamy ci hanno provato con clarke
" Ero ubriaca, non ci avrei mai provato con clarke, non da quando ho conosciuto anya. Quello che c'è stato tra me e lei qualche anno fa non ci sarà mai più tenente woods, lei ama troppo te e io amo troppo la tua piccola sorellina"
" Faresti meglio a non sbagliare tenente rayes "
Arriviamo a casa, neanche la ricordavo casa mia. Appena entro prendo una birra e mi butto sul divano,stessa cosa fanno anya e raven. Siamo in silenzio a guardare il vuoto, a goderci questo momento di assoluto silezio che non dura mai tanto. Sento il mio corpo rilassarsi, la mia mente che non deve pensare rapidamente a quale mossa fare, vedo che tutto intorno a me sta prendendo colore, non è più tutto nero, piano piano sto vedendo nuove sfumature, nuovi colori, noto solo ora cose che prima non ho mai notato perchè troppo impegnata a tenere in vita tutti.
"Domani andrò al cimitero a trovare mamma e papà" dico io continuando a guardare un punto indefinito davanti a me.
"Non ci sei mai andata da quando...da quando è successo"
" Ho bisogno di andare li"
"ok lex, come vuoi. Andrai anche da Ontari?"
" credo di si, la saluterò, spero che sia felice che io abbia trovato Clarke"
"ne sono sicura."
" Lex,se non te la senti di dirlo non fa niente. Hai nominato spesso questa Ontari,chi era e perchè è morta?" mi domanda raven, ignara di tutto quello che ho passato prima di arrivare a chicago.
"Avevo 14 anni, una ragazzina che finisce le medie, il periodo più brutto della sua vita. Arrivai nella scuola superiore dove avrei passato quattro anni della mia vita. La scuola si chiamava the Polis school, una delle migliori scuole di new york. Mi trovavo nel bel mezzo del giardino della scuola, stavo aspettando che la campanella suonasse per entrare nella mia nuova classe. Ero sola, disorientata, tutte quelle persone così unite. Ero appoggiata ad un muretto con il mio primo telefono in mano. Ho visto avvicinarsi una ragazza, sorridente, aveva dei stupendi capelli neri, occhi scuri e il sorriso più bello che avessi mai visto. La ragazza si avvicina e mi saluta, ci presentiamo e scopro che quella ragazza meravigliosa si chiamava Ontari, scopro che ha un anno in più di me,Ontari propone di vedersi il pomeriggio per parlare della scuola. Io ovviamente accetto e quello stesso pomeriggio ci siamo viste, anche il giorno dopo, quello dopo ancora e siamo andate avanti così per tre mesi. Provavo dei sentimenti forti per Ontari, avevo paura di tirarli fuori, avevo paura di essere rifiutata e di rovinare il bellissimo rapporto che si era creato tra di noi. Un giorno Ontari mi invita a dormire a casa sua, i genitori erano partiti per un viaggio di lavoro, ho accettato anche quella volta e abbiamo passato una bella serata, siamo andate a dormire e durante la notte ontari mi sveglia all'improvviso, siamo rimaste minuti infiniti a guardarci e poi ontari mi bacia, ci ho messo un po' a capire quello che stava succedendo ma poi ci siamo baciate ancora e ancora. Ontari si dichiara a me e decidiamo di iniziare una relazione. Passiamo mesi stupendi e la nostra relazione dura 4 anni,nel frattempo io ho capito chi fossi,sono cambiata ,sono cresciuta,sono maturata, e non mi definivo più una ragazzina ma Lexa. Ontari decide di non dire niente alla sua famiglia perché sa qual'é la loro mentalità. Per tutto il tempo la nostra relazione rimane "segreta" "
Le lacrime cominciano a scendere, cerco di mascherare il dolore che quella ferita ancora aperta mi provoca ancora. Bevo qualche sorso di birra e dopo un profondo respiro ricomincio a raccontare.
"Un giorno mentre mi trovavo a casa di Ontari,siamo state beccate dalla sua famiglia mentre ci baciavamo, i suoi genitori e suo fratello mi cacciarono da casa loro, per qualche giorno non ho avuto notizie di Ontari ma poi é riuscita a prendere un telefono di nascosto e scrivermi. Ci scambiavano qualche messaggio, volevo sapere come stesse, lei mi diceva di stare bene ma sapevo che non era così ,i genitori le impedivano di uscire, con chiunque anche se non ero io. Un giorno..."
Inizio a singhiozzare, Anya e Raven mi abbracciano e mi dicono che se non voglio continuare posso fermarmi ma non voglio, non ne ho mai parlato con nessuno.
"Un giorno ,mi arriva una sua lettera, é riuscita a spedirmela tramite un suo amico di nascosto, c'era scritto che voleva darmi un qualcosa che lasciasse un segno indelebile di lei come la sua scrittura. Era ordinata, odiava essere disordinata,soprattutto su un pezzo di carta. Era una lettera di addio, c'era scritto tutto quello che non aveva mai avuto il coraggio di dirmi. Ti amo, non era una parola che diceva spesso ,lo diceva qualche volta perché ha sempre pensato che l'amore non va detto ma dimostrato. Qualche giorno dopo accendo la televisione e c'era la notizia di un omicidio, poi passano la sua foto in TV e dicono che le persone colpevoli di tutto ciò si sono costituite e hanno confessato subito e sono passate le foto dei suoi genitori. L'hanno pugnalata, più volte, dietro la schiena e sulla pancia. Io ero distrutta,non uscivo più di casa, piangevo tutto il giorno, finché sono stata costretta ad uscire da casa mia perché loro,con l'aiuto di titus hanno appiccato un incendio a casa nostra ,io e Anya siamo riuscite a scappare ma i nostri genitori no. Hanno ucciso Ontari e i miei genitori perché ritenevano sua figlia malata e i miei genitori perché pensavano che mi avessero cresciuta male, malata e non so che altro e che quindi per i loro insegnamenti io sono omosessuale. Pensavano che avessi fatto il lavaggio del cervello ad ontari e che la colpa della mia omosessualità fosse colpa dei miei genitori e la colpa della sessualità di Ontari fosse mia. Quindi hanno deciso di distruggermi. Non sono mai andata a trovarli al cimitero dopo il loro funerale. Né Ontari né i miei genitori. Ho passato dai miei 18 anni fino ai 25 a combattere,in giro per New York,perché mi sentivo distrutta e volevo essere distrutta veramente ma non é mai successo. Tutto é cambiato quando ho avuto la possibilità di entrare a fare parte dei vigili del fuoco e ho visto una luce in fondo al tunnel , ho conosciuto Clarke che mi ha fatto rinascere, ha contribuito a farmi uscire da quel tunnel ,ma i fantasmi del mio passato sono tornati,é tornato titus ,ci si é messa costia, Roan mi ha sparato ,Siamo stati rapiti. Ora che é tutto finito e ho bisogno di vederli"
Mi sento libera,sento che il peso sulle mie spalle é caduto,mi sento leggera, ora le lacrime che escono sono di gioia, la gioia per aver affrontato questo discorso, gioia di avere Clarke e tutti gli altri al mio fianco,gioia che é finito tutto.
"Sono sicura che i tuoi genitori e Ontari siano orgogliosi di te. Sei una persona speciale lex, non ho mai visto una persona forte quanto te." Mi dice raven, mi abbraccia e mi lascio andare ancora.
"Salutali anche da parte mia" mi dice Anya.
"COMUNQUE...Che intenzioni hai con la proposta?"
"Non lo so,ci pensiamo domani, andiamo a dormire ora"
Torno dopo tanto tempo nella mia stanza e mi sdraio sul letto, vado a dormire col pensiero di quanto io sia fortunata ad averti trovata e posso dire di amarti più di quanto io abbia amato Ontari,mi hai salvato la vita.
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Prima regola. Niente Relazioni
ActionQuesta storia è il continuo di 'il fuoco nel cuore'. La prima parte della storia si ambienterà nella casa di carta. Ovviamente la storia prende spunto dalla serie tv spagnola ma ci metterò del mio per scriverla.