Capitolo 4

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*Lexa*
Sta andando tutto secondo i piani. Il professore aveva previsto tutto. Da dove sarebbero entrati e dove si sarebbero appostati. Una volta ricevuta la chiamata del professore che controlla tutto dall'esterno, dico agli ostaggi di seguirci. Ci dirigiamo nell'area di carico, dove la polizia stava facendo tutto ciò che avevamo calcolato. Si posizionano tutti al loro posto e nel frattempo, io vado nella stanza dei telefoni dove si trovano Varsavia e Josephine lightborn che dovrà convincere la polizia a non entrare nella zecca.

"hey... Deve convincerli"

"tranquilla... Lo farà"

Torno dagli altri e mi metto nella mia posizione. La polizia ha fatto un buco nella porta e ha fatto passare una telecamera per controllare se l'area è libera, ma tutto ciò che vedono sono tute rosse e delle maschere, la polizia sa che gli ostaggi sono vestiti proprio come noi e che quindi se apriranno il fuoco, c'è un altissima probabilità che colpiscano degli innocenti. Rimangono qualche minuto a guardarci attraverso la telecamera e poi si ritirano, Josephine li ha convinti... Perfetto. Torno nella stanza dei telefoni per congratularmi con Varsavia ma appena entro la vedo abbastanza sconvolta.

"tutto ok?"

"s-si tranquilla"

Torniamo tutti alla sala principale e Canberra si affretta a fare il suo discorso con un sorriso smagliante.

"Ora miei bellissimi cagnolini, iniziamo a lavorare. Voglio che le macchine lavorino 24 ore su 24, senza fermarsi mai. Ogni volta che ci fermiamo perdiamo mezzo milione quindi, niente pause. Ci saranno le correzioni tecniche ogni tre ore, per l'inchiostro e per il taglio. Quindi mi raccomando, ALLEGRIA, FESTA ED ENTUSIASMO"

Successivamente chiama un gruppo di persone per iniziare a lavorare e incitati da Londra e Canberra che non fanno altro che ridere come matte e correre, iniziano a sfornare le prime banconote e un ora produciamo 1 milione e 400 mila euro.

All'alba la situazione è tranquilla, e procede tutto secondo i piani. Il professore è il nostro grande fratello, se tentano di fregarci, noi sapremo tutto molto prima che loro si mettano d'accordo su come agire, ma questa quiete è semplicemente quella prima della tempesta. Io e Vienna torniamo alla sala principale dove ci sono il resto degli ostaggi.

"allora, buongiorno. Vi prometto che finché vivrò, mi prenderò cura di voi. Nel frattempo, abbiamo da fare un bel po' di lavoro quindi sceglierò alcuni di voi"
Cammino nella ricerca di qualcuno adatto a fare lavori abbastanza pesanti.

"ohh, josh amico mio. Dormito bene?"

"s-si"

"perfetto. Sei bravo nel fai da te?"

"no, assolutamente no. Quando c'è da cambiare una lambadina la faccio cambiare a mio padre"

"oh ma non mi dire che non hai nemmeno un, cacciavite, un martello"

"no, non c'è l'ho"

"Ascoltami josh, non prendermi per il culo perché io ho una macchina della verità sempre a portata di mano e sono i miei occhi. Non sono stupida come te quindi, ti rifaccio la domanda. SEI BRAVO NEL FAI DA TE?"

"s-si, me la cavo abbastanza bene"

"Bene, allora un passo avanti"

Una volta scelte le persone per lavorare, li lascio a Canberra che li porterà da Madrid per lavorare. Tutto il pomeriggio passa in tranquillità, ma poi vengo avvisata dal professore, del fatto che qualcuno nasconde un telefono ed è riuscito ad entrare in contatto con la polizia. Mi dirigo nella sala principale e raduno tutti gli ostaggi.

"ovviamente come sempre ci deve essere qualcuno che crede di poter salvare tutti... Vero Josh? Qualcuno che pensa, che noi non saremo venuti a conoscenza del fatto che voglia contattare la polizia. Bravo. Congratulazioni...uno di voi ci è riuscito, ha scattato una foto qui dentro e l'ha mandata alla polizia. A questa persona, vorrei dire di fare un passo avanti così da smascherare il colpevole e farmi dare il telefono"

Prima regola. Niente RelazioniDove le storie prendono vita. Scoprilo ora