capitolo 25

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3 anni dopo

Sei incinta da 1 mese, non lo sa nessuno, lo diremo a tutti tra un paio di mese, quando più o meno don correremo rischi, ovvimente ci sono sempre. Mi sto impegnando tantissimo per non urlarlo al mondo intero, vorrei dirlo ad ogni persona che mi passa accanto. Questa è una cosa diversa rispetto a quella di Aden e Madi, qui affronteremo insieme la gravidanza, il travaglio, il parto e io non voglio perdermi neanche un secondo di questa esperienza. Un anno fa anche Octavia e Lincoln hanno avuto il primo figlio, lo hanno chiamato Yuri, ha gli occhi azzurri come Octavia e la carnagione un po' scura come Lincoln, è sempre sorridente, è una calamita per tutti noi, non riesci a stargli lontano per tanto tempo. Oggi entrambe abbiamo il giorno di riposo e quindi dopo aver portato a scuola i bambini che sono cresciuti un sacco, ci stendiamo sul divano, tu sei in mezzo alle mie gambe con la testa poggiata sul mio petto e come spesso capita ti metti ad ascoltare i battiti irregolari del mio cuore, ancora a distanza di tempo mi fai lo stesso effetto della prima volta. Le mie mani viaggiano sul tuo ventre ed iniziano ad accarezzarlo con delicatezza. 

"Come lo chiameremo?" mi domandi tu poggiando le tue mani sulle mie. "io stavo pensando... se è femmina ti piace Ellie?" 

"Ellie griffin... ci sta, mi piace come suona. Maschio?" ti chiedo iniziando a darti dei baci sul collo.

"avevo pensato a Owen, Liam, Nicholas". Tre nomi per un maschio e uno per una femmina...o vuoi un maschio, oppure per quello da femmina sei convinta e vuoi quel nome. 

"per me va bene qualsiasi nome" ti rispondo io, tu ti giri verso di me ed iniziamo a baciarci finché veniamo interrotte da qualcuno che suona al campanello di casa, mi alzo controvoglia e mi trovo davanti Anya con un sorriso mai visto prima. La faccio entrare in casa e lei si butta sul divano sospirando, rimane in completo silenzio per una mezz'ora buona, guarda il tetto di casa nostra, si sentono solo qualche volta i suoi sospiri. Provo a chiederle più di una volta cosa sta succedendo ma lei sembra in uno stato di trance, quindi dopo aver riso di quella situazione insieme a te mi alzo per andare in bagno e quando ritorno in salone la situazione è sempre la stessa. Mi avvicino le do uno schiaffo in faccia e reagisce.

"oh bentornata!" esclamo io sedendomi ancora sul divano. "vuoi dirci cosa sta succedendo oppure sei piombata a casa nostra solo per sederti sul nostro divano? Stavamo parlando di cose importanti e tu ci hai interrotto" 

"mi sposo sorellona. Raven ha accettato, ha detto si" il mio cuore all'inizio si riempie di gioia, poi però realizzo che lei non mi ha voluto rendere partecipe di questa cosa, non ci ha voluto rendere partecipi e mi intristisco...volevo essere presente, anche tu, credo un po' tutti.

"E noi? Non ci hai detto niente. Lexa ti ha resa partecipe di tutto e tu non ci hai neanche detto che avevi intenzione di fare questo passo. Sono contenta per te Anya ma...potevi almeno parlarcene" esprimi il tuo pensiero che io condivido a pieno. Anche se voleva fare una cosa solo tra di loro, almeno renderci partecipe di questa sua decisione ci avrebbe fatto piacere. Iniziate a parlare, quasi discutere però alla fine chiarite e lei capisce il nostro punto di vista e si scusa con noi...cosa che farà soprattutto con Octavia, sicuramente lei se lo legherà al dito.

Dopo la mezza discussione avuta con Anya, lei se ne va e noi passiamo la mattinata insieme, poi andiamo a prendere i bambini a scuole e passiamo un intero pomeriggio al parco. Tu e Madi disegnate tutto il tempo, mentre io ed Aden facciamo un po' di esercizi per le arti marziali. Migliora di giorno in giorno, sarà un combattente bravissimo tra poco...é addirittura più bravo di quando praticavo io questo sport...ed io ero davvero brava.

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Il giorno dopo.

Mi sto preparando per il mio turno di notte a lavoro, lavorare dopo aver passato una giornata intera a pulire casa, a stare dietro ai bambini e tutto il resto é veramente stancante. Sono in caserma in attesa delle chiamate. Oggi in caserma si respira una tranquillità particolare, come al solito faccio fatica a non urlare che stiamo per diventare mamme.

'squadra trikru, ambulanza 71 incidente al Garfield Park'

Ci prepariamo tutti in pochissimo tempo e ora siamo già sulle strade di Chicago a sfrecciare come se stessimo perdendo una gara...alla fine é questo...se non arriviamo in tempo, la nostra gara l'abbiamo persa subito, prima di iniziare il nostro lavoro.

Appena scendiamo dal camion però c'è qualcosa di strano. Tre macchine sono capovolte e delle persone stanno scappando urlando 'cecchino', non faccio in tempo a realizzare il tutto che parte un colpo che liscia il piedi di Anya di poco.

"METTETEVI AL RIPARO SUBITO!"  Urlo e tutti si nascondono dove possono. Nel frattempo con la radiolina contatto la centrale, la polizia non é ancora arrivata e serve immediatamente il suo intervento. Dopo qualche minuto senza spari, ho la splendida idea di avvicinarmi molto cauta ad una della macchine capovolte, ma tanto cauta non sono stata, il cecchino mi colpisce alla gamba, inizia ad uscire sangue,tanto sangue e io cerco di trattenere le urla. Anya appena sente lo sparo e vede io che vengo colpita corre verso di me ma bam...colpita anche lei ma sulla spalla, un punto più delicato rispetto al mio, é vicino ai polmoni e rischia di morire così. Le tampono la ferita, Lei tampona alla mia.

"Sorellina,al tuo matrimonio ci voglio venire anche se non ci hai calcolato nella proposta" le dico iniziando a vederla pallida, inizia a sudare,trema,ha il respiro corto.

"Sorellona, ti voglio bene lo sai? Sono proprio fiera di te. Sei una rom-rompipalle ma ti voglio bene." Dice con le lacrime agli occhi...se qualcuno mi sta osservando vi prego smettetela, mia sorella non può morire.

"Ascoltami, tu non addormentarti" in lontananza sento le sirene della polizia avvicinarsi e la rassicuro "senti le sirene? Tra poco andrai in ospedale e sarai come nuova. Ti sposerà con Raven,farete dei bambini e io diventerò zia...ti prego non lasciarmi" dico e nell'ultima parte del mio discorso d'incoraggiamento inizio a piangere. All'improvviso un esplosione...mi giro e tutti sono venuti vicino a noi,compresi i ragazzi dell'ambulanza che stanno medicando le nostre ferite.

"Cos'era quell'esplosione?" Domando io guardando gli altri.

"C'era una bottiglia di whisky e un po' di fuoco...alcool più fuoco uguale BOOM. L'ho usato come distrazione" esclama Octavia fiera del suo intervento...certo un vigile del fuoco che alimenta una fiamma non si é mai visto ma qui c'era bisogno di questo ora.

La polizia riesce a trovare il cecchino ed arrestarlo, gli altri si occupano di tirar fuori la gente intrappolata nelle macchine e io ed Anya partiamo in ambulanza e da lì nero.

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Mi sveglio ma tengo gli occhi chiusi, ti sento, sei qui vicina a me, ti sento canticchiare mentre mi tieni la mano. 

If I ever were to lose you
I'd surely lose myself
Everything I have found dear
I've not found by myself
Try and sometimes you'll succeed
To make this man of me
All my stolen missing parts
I've no need for anymore

I believe
And I believe 'cause I can see
Our future days
Days of you and me

Le ultime strofe le canto insieme a te, appena però finiamo ti chiedo subito di Anya.

"Sta bene, si é già svegliata"

Dalle mie labbra esce un sospiro di sollievo, non vedo l'ora di vederla e abbracciarla...é proprio in questi casi che capisci quanto ti importi di una persona.

Prima regola. Niente RelazioniDove le storie prendono vita. Scoprilo ora