32.

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Stre's POV...

Cico se n'era andato in sala insieme a Lyon ed Anna. Io intanto mi alzai dal letto e mi misi un paio di pantaloni della tuta neri e una felpa lilla, mi sistemai un po' i capelli e andai anch'io in sala.

Una volta nella enorme stanza...
L <OOOH!...Finalmente sei arrivato!> disse accorgendosi della mia presenza.
A <Ei Stre!> mi salutò la ragazza.
C <Amore perchè cammini storto? Hai male da qualche parte?!> mi domandò con un tono sarcastico per provocarmi sapendo benissimo che quel male era stato causato da lui.
S <È COLPA TU!> gli urlai contro arrabbiato.
A <Cico cosa gli hai fatto?> domandò non capendo.
L <Secondo te Anna!...cosa può essere sucesso tra qui due dopo cinque anni?!>
A <Ah- capisco!...Cico potevi andarci più piano!>
C <L'ha voluto lui!> si giustificò indicandomi.
S <E tu mi hai assecondato!>
C <Ammettilo che ti è piaciuto?!> disse con un sorrisetto malizioso.
S <Preparo il pranzo che è meglio!> dissi mettendomi ai fornelli.
C <Almeno rispondimi!> si lamentò.
S <Non meriti risposta!>
C <Antipatico!>

Ero lì tranquillo in cucina che preparavo una mega insalatona per tutti, ma dopo pochi minuti sentii delle mani posarsi sui miei fianchi, si infilarono sotto la felpa, e iniziarono a sfiorare la mia pelle provocandomi dei brividi lungo la schiena.
Girai la testa e notai Lyon e Anna che giocavano con la bambina ingnorandomi completamente. Poteva essere solo una persona...
S <Cosa stai facendo?> gli domandai.
C <Niente in particolare!> mi rispose lui.
S <Io starei preparando il pranzo!>
C <Ed io ti voglio dare una mano!>
S <Così non mi aiuti!>
C <Cosa posso fare per aiutarti allora?>
S <Prima di tutto togliere le tue mani da sotto la mia felpa!...e secondo puoi iniziare a cucinare gli spiedini intanto che io finisco di condire l'insalata!>
C <D'accordo!> affermò togliendo le sue mani da sotto la mia felpa per poi perdere una pentola, posizionarla sui fornelli iniziando a cuocere gli spiedini.

*TOK TOK*

C <Vado io!> affermò il rosso andando alla porta ad aprire.
Ax <AUGURI ST-...Cico?!>
C <E a te chi ti ha invitato?!>
Ax <SEI TORNATO!> urlò lanciandosi ad abbracciare Cico che faceva una faccia schifata ma in realtà era contento di ricevere un abbraccio dall'azzurro.
G <Ei Cico come va?> chiese il topo.
C <Ora che sono tornato bene!...voi? Ma...Giorgio cosa stai tenendo in braccio?>
Ax <Ah già vi siete persi la novità!...>
G <Ragazzi!...vi presentiamo nostro figlio! Nicolò!> disse mostrandoci il piccolo fagottino dai capelli celesti.
S <ODDIO CHE CARINOOOO!> affermai fiondandomi subito ad osservare il bambino. Ovviamente non esitai un attimo a prenderlo in braccio, amavo i bambini.

Sr <Tizio dai capelli rossi! Giochi con me?> chiese la piccolina a Cico.
C <Scusami nana ma non ne ho voglia!> affermò buttandosi sul divano.
Sr <Sei cattivo!> lo rimproverò finendo la frase con una linguaccia.
C <Cosa mi hai appena fatto mocciosa?!> li chiese infastidito da quel gesto alla piccola che li continuava a fare la linguaccia.
A un certo punto, stufo di essere preso in giro da una bambina, la prese buttandola sul divano e iniziò a farle il solletico. Era una scena davvero troppo bella, i miei occhi lucidi e il cuore pieno di gioia.
💭Chissà se Cico se la sente di diventare padre? Sarebbe un padre perfetto!💭

Cico smise di fare il solletico a quella povera bambina che stava letteralmente morendo dal ridere, si misero entrambi sul pavimento a giocare con le bambole che avevo comparto apposta per Siri. Pochi secondi dopo, piano piango gattonando, arrivò anche Nicolò.
C <Sei arrivato anche tu marmocchio! Non ti stavo affatto aspettando sai!> disse posizionandolo fra le sue gambe incrociate.
Il piccolo fagottino gli rispose un dei versetti incomprensibili.
C <Come ti permetti! Alex vedi di educare bene tuo figlio mi ha appena insultato!>
Ax <Ma se non sa nemmeno parlare!>
C <Io capisco il linguaggio dei marmocchi! Sono troppo intelligente!>
L <Che idiota!>
Sr < I-D-I-O-T-A...IDIOTA!>
C <Ma come ti permetti nanna gialla!> gli rispose seccato alla piccola dal pigiamino giallo.
Sr <Sta zitto idiota!>
C <Nonono io non sono idiota...ascolta me! Vai da papà e digli che è un bastardo! Chiaro?>
Sr <Siiiiii!> andò dal padre e... <Papà sei un BASTARDO!> gli disse ridendosela tornando dal rosso che era scoppiato a ridere.
L <Cico non insegnare cose sbagliate a mia figlia!> gli urlò contro arrabbiato ma divertito.

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