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~Skip Time~
Stre's POV...

Ormai erano passati diversi anni da quando io e Cico ci siamo sposati, ora però non siamo più solo io e lui, c'è anche una piccola nana, come la chiama lui, che gira per casa.
Si chiama Emma, Emma Tobbi DeLucis, ha entrambi i nostri cognomi visto che non riuscivamo a deciderci. E per questa cosa era nato pure un piccolo litigio, ma nulla di che tranquilli.

Ha dei capelli rossi, come il padre, occhi giallo miele, come i miei, è impulsiva, come Cico, ma a differenza sua lei esprime sempre i suoi sentimenti senza problemi, e ha la mania di protagonismo, come me. Siamo due DIVE😌💅🏻...
Ha un sacco di hobby: disegnare, inventare nuove mode per ragazze sportive, scrivere storie, suonare la chitarra, ma la cosa che ama di più è lo sport, più nello specifico la pallavolo.
La ama talmente tanto che arriva a casa dagli allenamenti bollata. Un giorno è arrivata a casa con un bollo sul viso e si è giustificata con..."dovevo prenderla ad ogni costo!".
È la figlia perfetta, quella che entrambi abbiamo sempre desiderato. Adesso lei è all'ultimo anno delle medie, sta crescendo troppo in fretta. Non voglio perdere la mia piccola Emma.

                                           ***

Qualche giorno fa dopo essere arrivata a casa dagli allenamenti ci siamo messi a cenare tutti insieme, e visto che lei è una che parla parecchio ha iniziato a raccontare cosa gli era successo ad allenamento...

Emma (E) <Sapete oggi abbiamo fatto un amichevole contro la squadra maschile!>
C <Davvero? Gli avete battuti?> chiese incuriosito. Cico è una katsina che odia perdere e a questa cosa l'ha passata alla piccola Emma quindi potete capire che guerre nascono in questa casa.
E <Certo! Che domande!> disse guardando il padre soddisfatta.
C <Brava la mia nana!> disse scompigliandole i capelli.
E <Erano scarsissimi! Tranne uno...poverino si è impegnato tanto e ha perso per colpa dei suoi compagni scarsi!>
S <Poverino!>
E <Sono andata a complimentarmi con lui!...è una brava persona!...Viene nella mia stessa scuola solo che lui è nella B!>
S <Sai come si chiama?>
E <Si chiama Nicolò!>
Cico sbarrò gli occhi e sputò l'acqua che stava bevendo per poi aggiungere.
C <Cognome?>
E <Nauts!...perché?>
C <Con tutti i ragazzi di questo mondo proprio lui eh?!> disse infastidito dalla cosa.
E <Perché?> chiese la piccola confusa.
S <Piccola quando io e papà eravamo giovani giocavamo con dei nostri amici ad un videogioco e c'era questo ragazzo di nome Alex Nauts con cui papà era tanto amico, ma dimostrava il suo affetto come più gli veniva meglio cioè insultandolo scherzosamente!>
C <Chi ti ha mai detto che io ed Alex siamo amici?> chiese incrociando le braccia.
E <Dai papà è un bravo ragazzo!>
C <Immagino...ma è il padre che mi preoccupa...>
S <Che scemo che sei!> dissi scopinando a ridere.

                                          ***

Quando Emma iniziò ad andare alle superiori notammo che si era molto legata a Nicolò. Si trovavano dopo scuola, una volta ogni tanto lui veniva da noi, oppure lei andava da lui. Erano molto amici, anzi, migliori amici.
Facevano sempre sfide o scommesse e chi perdeva doveva subire una penitenza scelta dal vincitore. Proprio come facevamo io e Cico da giovani.

Un paio di anni dopo Emma arrivo a casa mano nella mano con Nicolò...
E <Devo dirvi una cosa...> disse terrorizzata e imbarazzata.
S <Dicci piccola!> dissi invitandola a continuare anche se avevo già intuito di cosa volesse parlarmi.
E <Ecco io...> strinse più forte la mano del ragazzo. <m-mi sono f-fidanzata!>
S <Davvero e con chi?!> chiesi euforico.
Cico nel frattempo se ne stavo sul divano a guardare la televisione, sembrava molto rilassato della cosa.
E <Papà potresti ascoltare è importante!>
C <Sto ascoltando nana!>
E <Io tuo parere è quello che mi interessa di più...tanto so che a papà Stre andrà bene!>
C <Dimmi con chi ti sei fidanzata?> chiese girandosi verso Emma.
E <Con Nicolò!> disse abbracciandosi al braccio del ragazzo.
C <Va bene!> disse ritornando a guardare la TV.
E <Non te ne frega nulla vero?>
C <Non ho mai detto questo!> disse facendo spallucce.
E <Allora cosa? Perché non dai il minimo cenno di felicità o rabbia?>
S <Amore digli qualcosa!>
C <Non ho voglia di parlare!>
E <Ti odio quando fai così!> disse uscendo dalla porta.
N <Arrivederci!> disse il ragazzo inseguendola.
S <Perchè ti sei comportato così? Non sei felice per lei?> chiese sedendomi accanto a lui.
C <Certo che sono felice per lei ma...è la mia principessa...non voglio che cresca!> disse con un tono triste.
Cico ha sempre avuto dei problemi ad esprimere cosa provasse veramente, solo che subito dopo se ne pentiva perché si accorgeva di quanto facesse stare male le pesta one che lo circondano.
S <Amore prima o poi doveva succedere lo sai anche tu...> dissi posandogli una mano sulla spalla. <Ma anche quando avrà 30, 40, 50 anni e così via...lei rimarrà sempre nostra figlia!...quando ritorna prova a parlarle ok?>
C <Grazie amore!> disse accarezzandomi il viso con una mano.
S <Di che?!...sono qui apposta per te...Per Sempre!> dissi sorridendogli per poi lasciarli un bacio casto sulle sue labbra.

La sera quando Emma rientrò a casa non salutò neanche, si chiuse in camera a suonare la chitarra. Cico andò davanti  alla porta della sua stanza e bussò.
C <Ei nana posso entrare?> chiese preoccupato.
E <Non ci voglio parlare con te!> rispose secca lei.
Cico sospiro e andò in camera nostra a prendere la sua chitarra, si sedette a terra con la schiena posata alla porta della stanza di Emma, e iniziò a suonare.
La ragazza rimase ad ascoltare per qualche minuto quella melodia, e poi aprí la porta, facendo perdere l'equilibrio a Cico che cadde di schiena sul pavimento.
E <Scusa AHHAHA> ridacchiò lei.
C <Nana maledetta!> disse tirandosi su in piedi per poi afferrare Emma come se fosse una sacco di patate e la butto sul suo letto iniziando a farle il solletico. Lei rideva con la sua risata soffocante presa dal padre.

E <TI PREGO BASTA! AHAHAH> supplicò di smetterla.
C <Va bene...ma solo perché devo parlarti!> disse fermandosi sedendosi difronte ad Emma.
E <Di cosa devi parlarmi?> chiese incuriosita.
C <Di quello che è successo oggi quando ci hai detto che ti sei fidanzata con Nicolò!>
E <Non ti va bene perché odi suo padre?>
C <Nonono assolutamente...Nicolò è un ragazzo bravissimo e di lui mi fido, suo padre certe volte è insopportabile ma a modo suo si fa voler bene...l'unico problema è che io non voglio perdere la mia principessa...>
E <Non mi perderai mai...io sarò per sempre la tua nana!> disse lanciandosi al collo del padre per abbracciarlo.
C <Ti voglio bene bestiolina!> disse ricambiando l'abbraccio.
E <Te ne voglio anch'io papà!> concluse.
S <Vedo che voi due avete fatto pace?!> aggiunsi io alla soglia della porta mentre mi godevo il momento.

                                          ***

Una decina di anni dopo Emma e Nicolò deciserò di sposarsi, e così vivemmo anche quell'avventura.
Cico accompagno Emma all'altare, e quando arrivo io momento di "lasciarla andare" qualche lacrima gli scese lungo il viso.
Emma prima di afferrare la mano del suo futuro marito asciugò le lacrime al padre...
E <Ti voglio bene papà!>
C <Anch'io bestiolina! Ora vai c'è il tuo futuro marito che ti aspetta!>
Lei gli sorrise e andò sull'altare mano nella mano con Nicolò.



S <E questa è la nostra storia, vi è piaciuta piccoli?>
Chiara (Ch) <Si nonno Stre!>
Thomas (T) <Nonno Cico si è addormentato!> disse indicandolo.
S <Adesso andate a dormire che è tardi!>
Ch&T <Va bene! Notte!> affermarono i piccoli correndo nella loro stanza.
S <Amore svegliati!> dissi scuotendo delicatamente il rosso che dormiva sulla sua poltrona.
C <È presto per andare a scuola!> borbottò.
S <Cico sei nonno non devi più andare a scuola da parecchi anni!> gli dissi prendendogli entrambe le mani tirandolo verso di me, e così facendo lui fu costretto ad alzarsi.
Sempre tenendogli la mano lo tirai verso la nostra camera da letto, nella quale ci coricammo sul materasso l'uno abbracciato all'altro.
C <Ti ricordi ancora quando mi sei venuto addosso con quella tua sedia a rotelle?>
S <Certo che me lo ricordo! È stato proprio quell'incidente a portarci fino a qua!>
C <Te l'ho già detto un migliaio di volta...ma sappiamo entrambi che non sarà mai abbastanza!>
S <Cosa?> chiesi con un sorriso stampato in volto.
C <Ti amo!>  disse guardandomi dritto negli occhi.
S <Ti amo anch'io!> gli risposi per poi avvicinarmi alle sue labbra e stamparli un bacio casto su di esse.

FINE. ❤️

Spazio autrice...

Eh si ragazzi...siamo arrivati alla fine di questa storia, sapevamo tutti che prima o poi sarebbe finita.
È stata una bella avventura, vi devo ringraziare per tutto il sostegno che mi avete dato durate questo percorso, siete stati fantastici, MILLE GRAZIE A TUTTI❤️.

Vi dico già che vorrei scrivere un'altra storia sempre strecico...ma non so quando :)

SE TROVATE ERRORI È COLPA DI ALFREDO :3
Alla prossima amici...💜❤️
GRAZIE❤️...

I love only you...💜❤️Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora