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Amane POV

Camminavo tranquilla nella casa , era sera ed i bambini erano ormai a letto.
Non mi preoccupavo dei demoni, c'erano troppe piante di glicine.
Tuttavia un fruscio dietro di me mi costrinse a girarmi.
E questo non andava affatto bene.

T/n: buonasera Divina Amane
Amane: n...non sono divina

La ragazzina mi sorrise sprezzante.
Dei quegli occhi c/o... quei maledettissimi occhi ereditati da sua nonna.

T/n: a cosa sta pensando?
Amane: al fatto che i tuoi occhi li hai ereditati da tua nonna

Assunse un cipiglio diverso, ora faceva paura, e per fare paura a me c'è ne vuole.

T/n: bene... vuol dire che glieli caverò dopo averla uccisa

Sussultai e caddi all'indietro.
Era questo ciò che voleva fare... come... non può è impossibile... a meno che...

T/n: come faccio ad utilizzarla nella sua vera forma?

Mi chiese mostrandomi la sua mano, nella quale era riposta una penna.
Camuffamento...

Amane: tu... tu hai...
T/n: sí è lei, unica e autentica... come faccio ad usarla nella sua vera forza senza perirne?

Questo fu il mio turno di fare la beffarda: mi rialzai da terra e tolsi la polvere dagli abiti, poi mi ricomposi e le risposi.

Amane: c'è un modo... sappi che c'è un modo per avere la forza e la potenza superiori a quelle di un dio a costo di un tallone mortale

Speravo di averla confusa coi miei giochi di parole ma evidentemente mi sbagliavo.
Io stavo parlando con la dea se si può considerare tale dei giochi di parole.

T/n: sí ho capito... ma a lui la madre l'aveva Benedetto, serve per forza quel tipo di benedizione?
Amane: si è essenziale

La ragazzina mi sorrise ancora.
Non era solo irritante, ma anche troppo innocente in ciò che le parche le stavano ordinando.

T/n: bene dopo l'impresa faccio un salto, anzi un tuffo negli inferi, sempre che non ci finisca durante l'impresa...

Poi cominciò a camminare verso l'uscita è io, non ne so il motivo, ma la rincorsi urlando di aspettarmi.
Lei si voltò stupita poi si diede una manata sulla fronte come se avesse appena ricordato qualcosa da comunicarmi.

T/n: che sbadata! Amane sai come faceva l'ultimo verso della profezia di Annabeth?

Annabeth? Ah si lei...

Amane: n-no?
T/n: segnerà l'ultima resistenza di un frutto della progenie di Atena

Caddi sulle ginocchia, sconcertata, troppo scandalizzata per proferire parola.

T/n: quello a cui penso è che... anche tu fai parte della progenie della saggezza no?

Poi con uno sbuffo di nebbia scomparve.
Riuscivo quasi a sentire la voce della mia madre in testa.
Ripetevano: la mia progenie è grande ma chissà se tu mi renderai orgogliosa e agirai saggiamente.

L'unica cosa che ringrazio ora è di essere viva...
Mi chiamo Amane Ubuyashiki...  e sono figlia di Atena.

T/n POV

Perché proprio ora mi sono ricordata questo?
Il cielo è pesante!
Aspetta c'è qualcuno!
Chi... no.
No.
NO.
Lui non dovrebbe essere qui! Morirà...
Non deve morire non voglio che lui muoia!
Morirei io al posto suo ti prego vattene!

Muichiro: tranquilla T/n ora ci sono io con te

Ed è proprio per questo che non sono tranquilla.

Ma buonasera lettorelli belli...

I love you pt.2 (Muichiro Tokito x reader)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora