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T/n POV

Eccomi arrivata...
È un normalissimo prato se non fosse per un unico menhir (i menhir mi sembra che sono le composizioni di due dolmen su cui poggia una lastra di pietra in modo da formare un architrave con un punto luce... se non erro), impiantato proprio al centro.
Alla base di questo Menhir ci sono due torce conficcate nel terreno e un tappeto rosso sul quale è seduta la Sensei.
Ci sono poi 4 pietre piccole, su cui è possibile sedersi.
Immagino siano per noi...
Nel mio stesso momento arrivano anche Fuyumi, Porco e Stefan.
Abbiamo uno sguardo svuotato...

Sensei: prego accomodatevi

Ci sediamo tutti su uno di quei miserabili e beffardi troni di pietra.

Sensei: siete rimasti in 4...

Già... in?
Quanto tempo è passato?
Forse... 3 mesi.
È un pensiero collettivo difatti nessuno fiata.

Sensei: già... nuovi traguardi
T/n: ho ucciso la -7 luna fissa
Sensei: capisco... altri?

Silenzio totale...

Sensei: capisco anche questo... mmh mmh non va bene non va bene dovete muovervi forse dovrei darvi io qualche punizione?

Loro sono scioccati ma io no.
Sono stufa!
Sento il sangue arrivare a livelli di temperatura simili a quella del sole.
Scatto in piedi.

T/n: come osi!
Sensei: cosa?
T/n: noi... noi... noi moriamo per te! E tu come ci ricompensi? Dicendo che quelli di noi ancora in vita devono morire più in fretta? È così? Ti fa davvero così tanto piacere vederci morire!

La Sensei ha cambiato espressione... non sorride più.
I miei compagni attorno a me sono terrificati.

Sensei: sono nata maledetta

Eh? Sta cominciando a raccontare la sua storia?

Sensei: sono nata maledetta, venni al mondo e i miei genitori ebbero il tempo di dirmi solo il mio nome, non ebbero il tempo per il cognome, morirono prima di riuscire a pronunciarlo...
Ero una Castellana, perciò venni affidata sempre a nuovi genitori adottivi che puntualmente morivano.
All'età di 25 anni... età di matrimonio provai a scappare di casa... corsi fino ad inciampare e cadere in mezzo ad un cerchio di megaliti, lì mi parlò una voce che proveniva da una luce... mi disse di fare questo lavoro, istruirvi e farvi combattere per l'eternità, era l'unico modo per espiare la mia maledizione

Alzo gli occhi verso di me e per la prima volta mi resi conto di chi avevo davanti: una ragazza 25 enne dai lunghi capelli color platino, intrecciati in una treccia.
La pelle pallidissima, vestita con un abito di fattura medievale...
Due occhi rossi che mi fissavano iracondi.

Sensei: io ho più di 700 anni, è questa la mia maledizione, addestrarvi, conoscervi e poi vedervi morire sempre... SEMPRE!

Si alza anche lei in piedi...
Mi punta un dito contro.

Sensei: d i s c i p l i n a

Scandisce bene ogni lettera e io sento un leggero fastidio al braccio, poi sento la divisa inzupparsi di color rosso accesso e mi alzo la manica.
In caratteri cubitali, scolpite sulla mia pelle ci sono le lettere che formano la parola appena pronunciata dalla Sensei.

Sensei: che ti serva da lezione

Poi con uno sbuffo di fumo dorato scompare.
Ma io sono certa di una cosa... anche lei può morire se solo lo volesse.

Ta daa voilà

I love you pt.2 (Muichiro Tokito x reader)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora