forse.non.aveva.senso.

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22 febbraio

Mi sembrava stupido alzarmi la mattina con un insolito sorriso stampato sulla faccia. L'ultima seduta con la mia dottoressa è stata la più devastante in un anno di "avanti e indietro" dal mio paese. Sono stata "bastonata" (per così dire) dalla mia dottoressa, la quale insieme ai miei genitori, sì è rotta il cazzo. Mi ha scossa molto il suo atteggiamento e in quel momento avrei preferito non trovarmi lì. Continuavo ad osservare quell'insolita lampada posta nell'angolo della stanza, che da un anno a questa parte non si è mai "mossa" con uno sguardo assai perso, ma allo stesso tempo consapevole di ciò che sarebbe accaduto, una volta che mia madre sarebbe entrata da quella porta. E dire che ero tornata da scuola abbastanza contenta (probabilmente per il fatto che avevo superato indenne 3 ore di algebra!): ma di fronte al "diavolo in persona" (così mi sembrava in quel momento) rimasi rannicchiata, con la testa bassa e con una voglia innaturale di piangere. Una volta tornata a casa presi il telefono e scrissi. Scrissi in un gruppo di persone con problemi simili ai miei che dovevano smetterla di identificarsi con nomi del tipo autolesionista o bulimica, forse solo perché poche ore prima avevo utilizzato gli stessi termini e avevo ricevuto una "padellata in testa". Forse non aveva senso eppure mi ero ripresa. Avevo attraversato un periodo di splendore ed era bastata la vista di quella sedia per malati spichiatrici per mandarmi a pezzi. Dopo quella discussione però mi ero ripresa e avevo deciso che la prossima sarebbe stata solo una chiacchierata con un'amica, niente di più. Avrei dimenticato la sensazione che si prova quando le lacrime accarezzano il viso e lo bagnano. Avrei dimenticato il nodo alla gola che persisteva al ricordare d'un momento doloroso. Avrei superato quell'ora e mezzo con la forza d'un leone e la voglia di vivere di me stessa. Perché infondo era ed è quello che voglio avere. Ultimamente le persone che amo sono a pezzi, hanno bisogno di un sostegno, d'una persona più forte che gli dimostri che i momenti peggiori si superano e si può andare avanti tranquillamente, e ritrovare la pace, con se stessi e con gli altri. Questo è ciò che ho fatto io. Ora che il mio fidanzato non sta bene, ora che la mia famiglia è in crisi, ora che finalmente riesco a reggermi sulle mie gambe.

diario.di.una.ex.autolesionistaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora