3 marzo
Una giornata estremamente monotona quella di oggi: vai a scuola, stai lì ad ascoltare persone che, per quanto ne capisci in quel momento, stanno raccontandoti la storia di cappuccetto rosso e del lupo cattivo, torni a casa, varchi la soglia della porta, vieni accolta con un "Ah ma allora oggi è andata male" di tua madre, vai in camera, chiudi la porta, ti metti sul letto e scrivi un nuovo capitolo di questa vita. L'unica vera novità di oggi è il mio insopportabile raffreddore che, ovviamente, mi spinge a lasciare i vestitini eleganti nell'armadio e così la mia voglia di andare avanti a testa alta. Aldilà del mio mal di gola (per cui avevo la voce un po'....da uomo), ho risposto peggio d'un estremista islamico ad un giornalista francese...Perché? Non avevo la minima voglia di fare la carina, di fingere che nella mia classe io mi trovi bene e stringere i denti davanti alle battute offensive sull'autolesionismo nei miei confronti. Non avevo ed ho le forze per fare una cosa simile. Non ho la voglia di restare in piedi ora. Tutto per ora, perché non ho intenzione di farmi prendere a calci dagli altri. Ultimamente non vado d'accordo con nessuno, in particolare con la mia classe che, come ti ho detto prima, fa battute idiote sull'autolesionismo davanti a me, quasi per offendermi, siccome queste vengono ripetute 1, 2, 3.volte... basta. Sono stanca.
Ma sai, proprio qualche tempo fa ho capito cosa posso fare ora, in questo momento in cui voglia di andare avanti non ce n'è: obbiettivi. Andrò dal mio cuginone nei prossimi mesi e anche ad un torneo di pallavolo. Questi per ora sono i miei obiettivi. Andrò avanti sapendo che lo farò per vivere queste esperienze, per poi cercarne altre, perché non so quanto quel qualcuno, che vive lassù mi lascerà stare qua, perciò devo godermi anche quei momenti di merda, perché solo grazie a quelli arriverò lontano.