4 marzo
Guardavo fuori dal finestrino. Mi concentravo su quel paesaggio ogni singolo viaggio in corriera da un paese ad un altro. Non sono anora sicura di cosa avessi bisogno, ma so che ora quel qualcosa non mi basta più. Ho bisogno di quel di più. Forse ho bisogno di sentirle davvero mie quelle canzoni che mi vengono sussurrate, e non solamente come conforto. Forse ho bisogno di andare da quella persona, seppur mi costi 5 ore di strada, per superare tutto questo. Voglio essere forte, ma ora più che mai i dubbi mi assalgono... quei pensieri così pesanti ed inutili (spesso) da schiacciarti quando più di ogni altra cosa vorresti continuare. Continuare a sperare, a vivere. Voglio farlo sul serio ora. Basta con le solite frasi che giudicano gli altri, quando in realtà noi stessi abbiamo bisogno di guardarci davvero a quello specchio, vedere la nostra immagine e dire:" Smettila cazzo! Non dare la possibilità a quel pezzo di ferro di definirti inutile, perché tutto sta nelle tue scelte. "
Me lo hanno detto in molti, e forse in un certo senso l'ho chiesto io, ma ora devo dirmelo da sola, altrimenti non serve a un cazzo.
Spesso la gente pensa che il diario di un autolesionista sia carico di depressione, accenno alla violenza disumana su di sé e tutte quelle stronzate che girano sul nostro conto. Beh, sappiate che qui non leggerete solo il mio elenco di ferite, ma le mie vittorie, le mie sconfitte, i miei dubbi , le mie riflessioni e tutto ciò che mi sentirò di dover raccontare a qualcuno.
Io non sono solo un'autolesionista. Io sono di più di quello che riuscite a vedere.