7 • Scalino dopo Scalino

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POV JIMIN

Gli porgo una felpa mentre si siede su uno sgabello della cucina.

Il silenzio ci culla. Gli altri dormono ancora.

"Jimin.."

Mi abbasso per prendere due tazze da riempire con la tisana calda che sto preparando, per poi afferrare lo zucchero.

"Jimin.."

Probabilmente sarebbe meglio che mangiasse qualcosa.

Quando mi giro per cercare dei biscotti me lo trovo di fronte.

I suoi occhi sono così scuri e lucidi...
Il suo viso è rilassato, ma non nasconde la stanchezza che ancora lo pervade.

Sospiro portando una mano a sfiorargli il viso.

"Jimin.. Dì qualcosa"

Scuoto la testa guardandolo nuovamente negli occhi "Ho talmente tante cose da dire, che non so da dove cominciare"

Appoggia la guancia sulla mia mano un secondo prima di avvicinarsi ancora di più per appoggiare la fronte sulla mia spalla.

"Stringimi ti prego. Da quando ci siamo alzati da quel divano sento così tanto freddo..."

Le mie mani corrono veloci sul suo copro con forza e delicatezza allo stesso tempo.
Una mano si incastra tra i suoi capelli.

Lo sento sussultare scosso dai singhiozzi.

"Non piangere ti prego..."
Qualche lacrima sfugge anche dai miei occhi, ma la scaccio subito.
Ha bisogno di forza adesso e io gliela daró.

"Mi dispiace Mochie, mi dispiace.. Ti prego.. Non lasciarmi"

Mi mordo un labbro per il dolore che sento nella sua voce prima di afferargli il viso e guardarlo negli occhi.
"Mai Kookie. Non ti lascerei per niente al mondo"

I suoi occhi sono così pieni di dolore, da sentirlo fin dentro la pelle.

La teiera fischia, segno che l'acqua è pronta.

"Ora per favore berrai questa tisana e mangerai qualcosa.. Poi ti stringeró ancora e ancora, per tutto il tempo che vorrai ok?"

Annuisce prima di sospirare e sedersi nuovamente sullo sgabello dietro di lui.

Gli passo la tazza, dopo averla zuccherata, ed i biscotti, che comincia a mangiare a piccoli morsi.

"Bravo.. Così"
Gli sorrido dolcemente guardandolo compiere i gesti a fatica, ancora non perfettamente in forze.

"Ora tu mi ascolterai in silenzio mentre parlo ok? Poi dopo sarà il tuo turno"

Mi guarda un attimo prima di annuire.

Prendo un respiro più profondo prima di sedermi anch'io su uno sgabello, il volto basso mentre guardo la tazza tra le mie mani.
"Non riesco a capire come abbiamo fatto ad arrivare a questo punto.. O meglio lo capisco, ma non lo accetto." Mi volto a guardarlo quando vedo i suoi movimenti fermarsi "Continua a mangiare o non diró un'altra parola"

Appena ricomincia torno a guardare la mia tazza, cercando le parole giuste per esprimere tutti i pensieri che prendono a pugni la mia mente "Ricordi le parole che usasti con Tae quando iniziai a comportarmi in modo strano all'inizio?" non aspetto una sua risposta e vado avanti, perchè so che ha capito "Dicesti che avevo alzato un muro altissimo fra noi, che non riuscivi a scalare. Ed è lo stesso che mi sono trovato io davanti stavolta"

Prendo un sorso di tisana per scaldarmi e riuscire ad andare avanti, nonostante il freddo che percepisco "Ho ragionato molto su me stesso in questo periodo ed ho capito di non aver mai veramente lavorato sulle mie paure. O meglio si, ma.. Riuscivo a farlo solo avendoti accanto. Da solo mi sono sempre sentito perso.. È per questo che le parole di Tae mi hanno ferito così tanto. Tu non eri lì per difendermi o rassicurarmi, anche solo con uno sguardo.. E io ho ceduto."

• COME TUTTO CAMBIÓ • PT.2  (Jikook)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora