Parte 4

145 6 10
                                    

POV'S JESSIE

Non riesco a dormire, sono troppo agitata, non avrei dovuto accettare. Potrei sempre ritirarmi all'ultimo, posso dire di aver perso il foglio...ma cosa sto dicendo! Avanti Jess, devi iniziare ad aprirti di più magari questa sarà un'occasione per conoscere qualcuno di nuovo. Hoiniziato a parlare perfino da sola.

Prendo il telefono per vedere l'orario: 03:48. La sveglia era impostata alle 6 di mattina ed io ero già sveglia. Ottimo inizio Jess!

"Ahhh, zitto piccolo demonio" urlo con un filo di voce ancora assonnata. Spengo la sveglia e rimango 5 minuti a contemplare il vuoto come è mio solito. Scendo in cucina per fare colazione e trovo mia madre già vestita e truccata. "Mattiniere oggi?" cerco di iniziare un discorso. "In realtà non mi sono ancora cambiata, siamo tornati un'oretta fa. Ti ricordi di Will il..." faccio finta di ascoltarla, continuo ad annuire, in realtà non ricordo di aver mai sentito nominare un Will dentro questa casa. Non capisco perché ogni volta che cerco di intavolare un discorso che non riguardi il loro lavoro, i miei puntualmente, ritornano a parlare di quello. Mi piacerebbe ogni tanto avere una piacevole chiaccherata tra ragazze con mia madre, o vedere un film tutti insieme come quando ero piccola. "Si mi ricordo, ora scusami ma devo tornare sopra a cambiarmi, mi accompagni tu?". Mia madre mi guarda confusa. "Dove devi andare? E' ancora presto, vatti a riposare un altro po' ci penso io a svegliarti." Non sai quanta voglia ho di rigettarmi nel letto in questo momento. "Non posso oggi partiamo per il campus." Vedo gli occhi di mia madre illuminarsi. "Hai deciso di andarci?" dice poggiando la tazza di caffè sul tavolo. "Si...beh mi hanno convinto gli altri" "Hanno fatto bene, dai ora vai a cambiarti o faremo tardi".

Ho scelto un top semplice bianco, un pantaloncino di jeans e le mie amate converse bianche. Ero pronta per questa mia nuova (e prima) avventura.

"Senti questa: se dovessero beccarti a bere qualsiasi cosa, tu nega, continua a negare finché non si stancheranno di ascoltarti. Io usavo sempre questa tecnica. Oppure se ti trovi in camera di qualche ragazzo," dice mentre mi fa l'occhiolino "assicurati di avere con te le precauzioni, che se non ci pensiamo noi ragazze.." "MAMMA! ma cosa stai dicendo?!" Non riesco a capire cosa stia succedendo, stamattina non smetteva di parlare del suo lavoro e ora mi sta dando il permesso per andare a letto con un ragazzo. "Cosa c'è? Dovrai far pure le tue esperienze, che male c'è!". La mia faccia era un mix tra imbarazzo e disgusto.

Mentre sistemiamo le valigie all'interno del bagagliaio della macchina, escono di casa il signor Miller e suo figlio Todd. Dove vanno di prima mattina, continuavo a chiedermi, e perché hanno quei borsoni. "Salve John!" mia mamma saluta il signor Miller che ricambia con un cenno di testa e un sorriso dato che aveva le mani occupate. "Sai dove stanno andando?" mia madre era incuriosita quanto me. "No non ne ho idea, magari hanno anticipato le loro vacanze". La famiglia Miller era infatti solita andare alla loro casa al mare da Giugno fino Luglio.

Mentre entro in macchina vedo mia madre osservare le finestre della casa dei Miller. "Che cosa stai facendo?" "E' da un po' che non vedo Anne, Todd ti ha per caso detto nulla?" "Mamma non ci sentiamo da tempo, cosa vuoi che ne sappia." La signora Miller e mia madre erano grandi amiche. Si erano conosciute dopo che i miei si trasferirono qua nel quartiere; i signori Miller erano venuti a darci il benvenuto e dopo diverse uscite diventarono amici. Todd ha un anno in più di me e siamo cresciuti praticamente insieme. E' lui che mi aveva convinto ad iscrivermi nella squadra di nuoto, continuava a ripetermi quanto sarei stata bene con il costume e che sarebbe venuto ad ogni gara per fare il tifo solo e solamente per me. Non riuscivamo a stare senza l'altro, questo fino due anni fa. Si era dovuto trasferire al Selmore High School e da li i nostri rapporti sono cambiati. Non uscivamo più insieme, non facevamo più lunghe telefonate la sera. Ormai eravamo diventati dei normali vicini di casa, ci salutavamo e ognuno per la sua strada.

Lasciamo il vialetto di casa e ci dirigiamo verso la scuola.

__________________________
Parte più lunga del solito! Non vedo l'ora di andare avanti con la storia, ho tante idee per la testa AAA

LASCIATE QUALCHE COMMENTO E VOTATE PLSS ❤️✨

I kinda sorta really like you ~TOM HOLLANDDove le storie prendono vita. Scoprilo ora