Capitolo 12

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La mattinata successiva passa velocemente, tra le spiegazioni del prof di storia e quelle del professor Stiles Stilinski riguardo il sovrannaturale. Mi racconta tutto: di come lui e Scott sono andati nel bosco quella notte, di come il giorno dopo Scott è entrato nella prima squadra di lacrosse, di come ha perso il controllo durante la luna piena. E di come è stato quasi ucciso dal signor Argent, il padre di Allison. A quanto pare la sua famiglia è composta da cacciatori di licantropi da generazioni, ma la mia amica non sembra esserne a conoscenza.

Adesso mi sto dirigendo a casa di Allison insieme a Lydia. Ci vogliamo preparare per poi andare alla partita di lacrosse dei ragazzi.

O meglio. Loro vogliono prepararsi. Io ci vado struccata, con una felpa e un pantalone della tuta.

Casa di Allison è molto più bella di quanto immaginassi. È una piccola villetta, con un cortile sul davanti.

Arrivate alla porta, suoniamo il campanello. Pochi secondi dopo ci viene ad aprire una donna. Credo sia la madre della mia nuova amica. Anche se non le assomiglia per niente.

È magra e di altezza media. Il viso è segnato da diverse rughe profonde che, in tutta sincerità, la fanno sembrare una strega. Senza contare lo sguardo di ghiaccio, inquisitorio, che mi fa correre un brivido lungo la schiena. I capelli sono corti e di un rosso acceso, così come le labbra.

<<Voi dovete essere le amiche di mia figlia. Prego entrate>> dice, il suo tono di voce è freddo e controllato.

Io e Lydia ci scambiamo un'occhiata. Stiamo pensando la stessa cosa. Questa donna mette i brividi.

L'interno della casa è molto accogliente, e questo mi stupisce. Mi sarei aspettata un salotto pieno di teste di lupo impagliate, armi letali al posto dei quadri, e un profumo per ambienti allo strozzalupo. Ma mi sta meglio così.

<<Ragazze!>> la voce di Allison mi distoglie dai miei pensieri stereotipati.

Ci fa cenno di salire al piano di sopra, e dopo aver scoccato un'altra occhiata alla signora Argent, la seguo.

La camera della mia nuova amica è grande e luminosa, ma sinceramente sembra ci sia passato un uragano. Scatoloni pieni di roba e fogli di tutti i generi sono sparsi dappertutto.

<<Oddio, scusate! È solo che me la prendo comoda a sistemare le mie cose>> esclama la mora, spostando i due scatoloni poggiati sul letto.

Lydia le rivolge uno sguardo confuso: <<Ma non sei arrivata già da un mese?>> le chiede.

In tutta risposta Allison sorride: <<Appunto>>.

Io alzo le sopracciglia accennando un sorrisetto, stupita. Adoro questa ragazza sempre di più! È raro (almeno dal mio punto di vista) incontrare una ragazza disordinata. Senza contare me ovviamente.

Sento la rossa battere le mani entusiasta: <<Bene: capelli o trucco?>>.

Sollevo le mani, allontanadomi da loro e andandomi a sedere a gambe incrociate sul letto. Sono pronta per lo spettacolo!

<<Oh no. Tu non starai a guardare! Devo aiutarti a scegliere qualcosa di decente da metterti. Non penserai di andare alla partita conciata così, vero?>> mi domanda Lydia, squadrandomi da capo a piedi.

<<Ma è una partita! Non ci farà caso nessuno a come siamo vestite! Mica è una festa!>> sbuffo infastidita. Anche se, a dirla tutta, andrei vestita così anche ad una festa. Non me ne fregherebbe di meno.

𝐎𝐂𝐂𝐇𝐈 𝐃𝐈 𝐋𝐔𝐏𝐎, stiles stilinski¹ ✓Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora