Il bagno dei prefetti

228 12 6
                                    

I vecchi scaffali erano pieni di libri vecchi e usciti da poco, differenti per il colore della copertina e per la storia che narrano, ma anche di differenti odori che raccontano la loro storia, alcuni profumavano di antico, altri trasmettevano l'odore della brezza marina, altri ancora odoravano di gigli e di rose, alcuni venivano da terre lontane, altri magari erano stati persi da un pittore o un pirata, insomma il loro odore lasciava libera immaginazione alle storie più antiche e nobili, tutto ciò era adorato da una testa corvina, che prima di leggere un libro, l'odorava per bene e immaginava le storie più bizzarre su di esso, poi girava con delicatezza le pagine e si chiudeva in un'attenta lettura, insomma per lei i libri non erano solo fonte di saggezza, ma racchiudevano una fantastica storia che, con una bocca, avrebbero potuto raccontare volentieri. Ritorniamo alla testa corvina, ovvero la nostra Sophie Black, ella stava leggendo uno dei tanti amati libri della biblioteca, non si era accorta minimamente dell'orario, difatti tra un po' sarebbe cominciato il banchetto serale, fortunatamente la sua amica riccioluta la smosse dal libro, distogliendola da una lettura sulle guerre dei goblin.

Hermione: ehi Soph, è ora di cena, andiamo
Sophie: va bene, fammi prendere in prestito questo libro, se ci riesco lo finisco stasera
Hermione: e va bene

La ragazza andò dalla bibliotecaria, che a dirla tutta era parecchio anziana e anche un po' scorbutica, ma la bibliotecaria aveva imparato ad apprezzare quella testa corvina, che passava ore in biblioteca a leggere, provava una certa simpatia per lei, non le capitava certo tutti i giorni di vedere un giovane così propenso alla lettura, per di più una Grifondoro e per giunta anche figlia di Sirius Black, ah lei se lo ricordava il padre, l'unico ad Hogwarts a non aver messo piede in biblioteca, se non per i G.U.F.O. o per i M.A.G.O. verso fine anno

Sophie: salve Madama Pince, dovrei prendere in prestito questo libro
Madama P: va bene, ma bada bene che lo porti in dietro
Sophie: dopo anni che prendo libri ancora non vi fidate
Madama P: non si sa mai

Sophie giurò di aver visto un sorriso sul volto dell'anziana, certo era durato poco ma almeno aveva sorriso, così la Black le sorrise e le porse il libro, la bibliotecaria lo incantò per far in modo che tornasse alla biblioteca, lo porse alla fanciulla, che lo ripose nella borsa

Madama P: adesso leggi le guerre dei goblin?" Chiese curiosa
Sophie: beh lo sapete che leggo di tutto, non ho nulla da fare
Madama P: se solo tuo padre fosse stato come te, ma non si può dire neanche che tu abbia preso da tua madre, nemmeno lei era propensa alla studio, ma c'era quella Evans che la costringeva ad accompagnarla e a studiare con lei
Sophie: Evans!? Lilian Evans?
Madama P: oh sì, morte tragica la sua e anche quella di Potter, ma lui non mi stava poi così simpatico, assieme a tuo padre mi hanno fatto impazzire, non sai quante volte hanno dovuto ripulire questo posto dopo un loro stupido scherzo
Sophie: quindi anche mia madre e Lily erano amiche
Madama P: oh ci puoi giurare, stavano sempre insieme, forse solo Potter e Black le superavano, suppongo che quei due andassero anche in bagno assieme, erano legati per la vita, ci sono rimasta di stucco quando Black disse a tu-sai-chi dove si trovavano Lily e James, non me lo aspettavo, dopo che anni a fare i fratelli siamesi
Sophie: mio padre non ha detto niente a tu-sai-chi, lui non lo ha fatto, è stato un altro a dirlo
Madama P: oh cara è comprensibile che tu lo difenda ma..
Sophie: dovrei andare si è fatto tardi, arrivederci

Detto questo la ragazza se ne andò rossa di rabbia, la faceva infuriare che dessero ancora la colpa suo padre, la sua amica che fino a quel momento era stata zitta, le mise un braccio intorno alla spalla

Hermione: tranquilla, solo noi sappiamo la verità, ormai sono anni che danno la colpa a tuo padre
Sophie: lo so ma mi da lo stesso fastidio Herm

La Granger fese una smorfia di comprensione ed entrambe si diressero a mangiare, arrivate in sala trovarono lì seduti i loro amici già pronti ad abbuffarsi, dopo averli salutati, si sedettero di fronte a loro e qualche minuto dopo, il banchetto iniziò

Dear Diary [Sophie Black]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora