4. Divisi ma non abbastanza

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Cacciatori.
Si aggiravano per il bosco esterno in cerca di qualcosa.
Mi si gelò il sangue.
Mai nessun cacciatore si era avvicinato così tanto alla barriera e non solo perché solitamente cacciano nella zona ovest della terra, ma perché il nostro regno è così nascosto da non essere presente da nessuna parte, nemmeno su una cartina. Eravamo invisibili.
Erano in 7, con armi affilate alla mano pronte ad infilzare qualsiasi cosa, le loro tuniche scintillanti come se fossero già pronte a macchiarsi di sangue, a portare un trofeo nella loro casa.
C'era qualcosa che non quadrava.
Come avevano fatto ad arrivare qui? Com'è stato possibile superare il fiume più burrascoso che esista? Esso ci divide dal mondo umano, nessuno poteva sopravvivere.
Ma soprattutto, perché erano qui?
Io e Trish ci guardammo insospettite. No, se erano qui è perché stavano cacciando qualcuno in particolare, forse ci avevano seguito. Uscivamo dalla barriera solo per raccogliere delle bacche sacre per le nostre cene, ed eravamo comunque prudenti.
E allora chi?
Mi guardai intorno, i miei fratelli erano dietro di noi, nei loro occhi leggevo il panico.
<<Che nessuno si muova o dica niente>> Trish era visibilmente impaurita, coraggiosa e gagliarda com'era non me lo sarei aspettato.
<<Ragazzi, Hey dovete stare calmi, non fate un solo rumore e andrà tutto bene, capito?>>
Annuirono entrambi.
Cercai di pensare e pensare ma non riuscivo ad arrivare a delle conclusioni, solo ipotesi ingarbugliate.
<<Che facciamo ora?>> Trish affannava.
<<Non lo so, se evitiamo ti fare rumore se ne andranno>> o almeno mi sembrava la scelta più cosa da fare.
<<Pensi che abbandoneranno così in fretta? Sono cacciatori Eve! Non cagnolini in cerca di cibo, ma grossi lupi in cerca di sangue!>>
<<Non gridare maledizione!>>
<<Che diamine ci fanno qui?!>>
<<Qualcosa non va, ma la barriera ci protegge, se restiamo uniti non ci avvertiranno>>
Protus stava sudando, letteralmente sulla mia spalla.
<<Ragazze, non voglio morire vi prego, fate qualcosa>> a tratti piangeva.
<<Protus, chiudi quella bocca>>
<<E se li combattessimo?>> Misty si girò verso di noi con lo sguardo truce.
<<Oh sì ottima idea, così non cacceranno solo chi li combatte, ma anche tutto il resto del regno dato che ci scopriranno! Bel piano direi!>>
<<Piantatela subito!>> mi stavano esasperando.
<<Se li uccidiamo nessuno verrà mai a sapere che siamo qui, e soprattutto chi sia stato!>> volevo bene a Misty, ma era troppo imprudente.
<<Allora vai Miss cuor di leone, fatti ammazzare dai loro pugnali affilati come vetro! Io mi godrò la scena con dei pop-corn>>
Mentre lasciavo Trish e Misty litigare, mi voltai per cercare Rhyd e Vanya.
Rhyd era sparito.
<< Vanya, dov'è Rhyd?>> I miei occhi si perdevano tra la gente, non lo vedevo più. La paura mi stava attanagliando il cuore.
<<Non l-lo so! M- mi sono girata un secondo e un attimo dopo era sp- sparito>>
Mi feci largo tra la folla in cerca di mio fratello.
<<Rhyd! Rhyd! Qualcuno l'ha visto? Vi prego, Rhyd!>> spingevo chiunque mi intralciasse, e bisbigliavo nell'intento di non farmi sentire. Arrivai in prima fila e stentavo a crederci.
Rhyd era uscito dalla barriera, si stava nascondendo dietro una roccia e in mano aveva...una spada?
Oh merda.
I suoi occhi mi videro mentre, furibonda e nel panico totale, cercavo di fargli cenno di venire qui.
Ad un tratto sentì un ramo spezzarsi sotto i miei piedi.
Un rumore leggero divenne un'eco nel silenzio che ci avvolgeva.
Imprecai tra me e me.
I cacciatori lo sentirono, uno di loro seguiva l'eco del ramoscello spezzato.
Si stava avvicinando sempre di più.
Non osavo muovermi. I miei occhi oscillavano tra Rhyd e il cacciatore. Tutto a un tratto me lo ritrovai di fronte.
Un ragazzo fin troppo giovane, di carnagione chiara e molto alto mi stava osservando, non sapendo che io fossi lì. Io lo guardai, senza respirare.
Aveva uno sguardo guardingo, sapeva benissimo che c'era qualcosa lì, ma non riusciva a capire cosa o chi.
La sua lancia sfiorava la barriera e il mio stomaco. Eravamo divisi, ma non abbastanza.
Chiusi gli occhi, pregando che non vedesse Rhyd, o me.
Nel frattempo avevo la mano alzata, segno che Rhyd non doveva assolutamente muoversi.
<<Thomas, continui tu qui? Io e gli altri ci dividiamo, magari troviamo qualche fata già morta...se la fortuna ci assiste>> disse uno di loro sghignazzando.
<<Va bene George, ci penso io>> rispose lui.
<<Io preferirei farla fuori con le mie mani!>> se ne andarono ridendo di gusto. Disgustosi.
Eravamo rimasti solo noi.
Il cacciatore continuò ad osservarmi e a guardarai intorno per una decina di minuti, finché non si voltò lentamente per proseguire le ricerche altrove.
All'improvviso Rhyd fece una cosa che mai avrei pensato potesse fare.
Prese la spada, uscì dalla roccia e...
<<NON CI AVRETE MAI!>> urlò mentre correva brandendo la spada.
Il cacciatore girò la lancia al contrario pronto a colpire mentre Rhyd, troppo lento, cercò di schivare il colpo.
Ma il cacciatore era più esperto.
Lo colpì alla testa con un solo colpo secco, facendolo volare.
Dentro di me si scatenò una rabbia,
una furia.
<<EVE NO!>> Trish cercò di venirmi incontro, ma senza riuscirci.
Ignorai tutti, mio fratello non sarebbe morto davanti ai miei occhi.
Né oggi, né mai.
Uscì dalla barriera con una violenza tale che rimbombó il suono della magia nel bosco esterno.
Brandí le miAa freccia di Aghata, il mio arco e glie la puntai dritto in testa.
<<Non osare fare un altro movimento cacciatore, o ti ficco una freccia in quel tuo cranio maledetto>>
Si voltò verso di me con un piede posato sul petto di Rhyd.
<<Sapevo che c'era qualcuno, il mio istinto non fallisce mai. Certamente non mi aspettavo già una fata in carne e ossa. Buon per me>> il suo sorriso tetro mi mandava su tutte le furie.
<<Fagli del male, e io ti uccido>>
<<Ma io non voglio fargli del male, voglio liberarlo e liberare noi da ciò che siete>>
<<Ed io che pensavo foste più intelligenti da capire che non ce la farete mai>> per un solo momento guardai Rhyd che rinveniva e, proprio in quel nanosecondo di distrazione, il cacciatore prese la lancia, la roteò e mi sfilò l'arco. Scivolai a terra intenta ad attaccarlo a mani nude, senza mostrargli la mia magia, ma lui più grosso mi prese il braccio fino a stringerlo, mi fece girare nel mentre cercavo di combatterlo.
Con una mossa felina sfilai dalle sue mani, riuscii a prendere l'arco e nel voltarmi me lo ritrovai addosso.
Ero in trappola.
<<Ed io che pensavo foste più intelligenti da capire che vinceremo noi questa battaglia>> mi guardò senza trapelare troppe emozioni, ma solamente con una voglia matta di strapparmi il cuore.

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