9. Gesti di Cortesia

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<< Stai bene? >> Il cacciatore mi si sedette di fronte. Mi ritrovai ad annuire, anche se sapevamo entrambi che non era vero. Continuavo a sanguinare e non era un buon segno.
In mano aveva una ciotola, con all'interno una specie di unguento e delle piccole bende giallastre.
<< Posso? >> Mi chiese prima di avvicinarsi. Lo guardai un po' sospettoso, ma non avevo più le forze per oppormi.
<< Ti brucerà un po', ma passerà dopo pochi minuti >> prese il mio volto tra le mani, premendo quell'unguento su tutta la mia ferita.
Effettivamente era fastidioso e puzzava da fare schifo, ma dopo poco mi ci abituai. Storsi il naso per la puzza tremenda, che diventava sempre più forte.
<< Fa schifo, vero? >> e ridacchiò.
<< Si, leggermente >> d'un tratto era diventato gentile?
Passarono pochi minuti di silenzio finché non inizió a pormi delle domande.
<< Allora...e così hai due fratelli. Posso sapere come si chiamano? >> non sapevo se rispondergli fosse una scelta giusta.
<< Rilassati, anche io avevo due fratelli. È una domanda di cortesia >>
<< Avevi? >>
<< Si, sono morti un po' di tempo fa >> lo disse bisbigliando. Non avrei potuto immaginare tanta sofferenza. Al solo pensiero che i miei fratelli morissero mi si straziava l'anima.
<< Rhyd e Vanya >> li rividi nella mia mente mentre giocavano a schiaccia il serpente, le loro grida di gioia mi scaldarono il cuore.
<< Sono più piccoli di te? >>
<< Si, hanno dodici anni ma sono delle pesti >>
<< E tu invece? Come ti posso chiamare invece di creatura? >> Si mise a braccia conserte e mi osservò incuriosito.
<< Te lo hanno mai detto di non fare amicizia con il tuo nemico? >>
<< Tieni l'amico vicino, e il tuo nemico ancora più vicino, mai sentito? >> disse sorridendo.
<< Mai sentito, soprattutto perché li ho sempre eliminati prima che potessero aprire bocca >> risposi ammiccando.
<< I tuoi genitori avranno un bel da fare anche con te e la tua lingua lunga che ti ritrovi >>
<< Non ho i genitori, mia madre morì tempo fa...mio padre non l'ho mai conosciuto. Mi occupo io dei miei fratelli. O così facevo >> dissi indicando la sedia su cui ero legata.
<< Mi dispiace. Io ho solo mio padre che è qui con me, mentre mia madre.. è morta con una brutta malattia circa tre anni fa >>
<< Siete tutti cacciatori quindi >>
<< In realtà mio padre è più un... messaggero di Dio, se così vogliamo dirlo >> aspetta un secondo...
<< Quel vecchio bacucco fuori di testa è tuo padre?! >> non ci potevo credere. Ma che diavolo stava succedendo?
<< Esatto, proprio quel vecchio bacucco fuori di testa che, tra parentesi, non è rimasto contento del tuo gesto >> rise di gusto nonostante all'inzio sembrasse infastidito dai miei modi.
<< Dovresti ringraziarmi per non averlo polverizzato con uno schiocco di dita, cacciatore >> ed era la verità, se solo dopo non avessero rintracciato il mio popolo con la magia.
<< Si forse dovrei, ma non sarebbe finita bene nemmeno per te, fatina. E comunque, il mio nome è Thomas >>
<< Perché tutto d'un tratto sei così socievole, cacciatore? Con una come me poi? Hai sbattuto troppo la testa prima o sbaglio? >>
<< Cerco solo di fare conversazione >> fece lui con un'alzata di spalle.
<< Stavi per torturarmi>> gli ricordai.
<< Volevi uccidere mio padre >> mi disse in tono accusatorio.
<< Tu vuoi uccidere il mio popolo! >> i miei respiri divennero più veloci dalla rabbia.
<< E tu stavi per trapassarmi il cranio con una freccia, oltre che farmi diventare un eunuco. Direi che siamo pari >> quanto egocentrismo in una sola persona. Mi faceva venire voglia di dargli un pugno. Sbuffai dal fastidio.
<< Proprio così. Hai intenzione di collaborare sul serio o mi prendevi in giro? >>
<< Il tuo Dio ti darà certamente una risposta >>
<< Spiritosa. Morirai se non lo farai >> sentivo che stava iniziando ad esasperarsi.
<< E a te cosa importa, cacciatore? Non era questo quello che volevi? Inizia con uno e ne sterminerai mille, giusto? >>
<< È la prima volta che mi capita di interagire con una creatura del mondo magico. E anche se pensi che io sia un mostro non vuol dire che... >>
<< Che mi darai subito in pasto agli altri maiali assetati di sangue che intendono sterminare popoli innocenti? >>
<< Puoi farmi finire di parlare? Dio, siete così difficili anche sottoforma di creature magiche? >> gesticolava in modo compulsivo.
<< Non lo so, dipende da quanto rispetto nutrano le altre per se stesse e la loro vita >> ci fissammo in cagnesco.
<< Non intendo farti del male, eseguo solamente gli ordini. Domani parlerai col Gran Maestro, io gli spiegherò l'accordo. Fine della storia >> purtroppo sapevo di non avere altra scelta. Ma li avrei raggirati non appena fosse stato possibile. Si, sarebbe stato questo il mio piano.
<< Quanto tempo resterò qui, cacciatore? >> il fatto che semplicemente cercava di conversare non lo rendeva come me. È un cacciatore, mio nemico da tempo immemore. Niente avrebbe potuto cambiare le cose.
<< Thomas. E questo dipenderà da te. Nel frattempo resterai sotto la mia custodia >>
<< In quella schifosa cella? >>
<< Troverai un modo per passare il tempo >> dopo aver finito di pulire gli attrezzi da tortura si voltò.
<< Come provare a staccarti la testa? >> quasi quasi non mi dispiaceva.
<< Questo non è un gesto di cortesia. Sono sicuro che puoi fare di meglio >> venne da me e mi liberó. Voleva dire che era giunto il momento di tornare all'accampamento.
L'indomani avrei dovuto inventare qualcosa da dire, un luogo dove condurli per poi fuggire e perché no, forse ucciderli.

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