5. Non avevo scelta

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Mi serviva un momento, un solo momento per mettere in salvo Rhyd.
Il cacciatore era ancora sopra di me, mi bloccava le braccia col suo peso mentre teneva la lancia puntata al mio collo.
Cosa avrei fatto ora? Non potevo lasciare che scoprisse la barriera, né che uccidesse mio fratello.
Coraggio Eve, pensa.
Potevo distrarre il cacciatore o potevo colpirlo, salvare Rhyd portandolo alla barriera e sparire entrambi definitivamente dalla sua vista.
No, troppo rischioso, ci avrebbe seguito nella stessa direzione.
I miei pensieri iniziarono a superare qualsiasi limite, finché non...ci sono.
Avevo capito. Non saremmo sopravvissuti entrambi, i cacciatori sono testardi ci avrebbero perseguitato.
O io o Rhyd.
Non avevo altra scelta.
Rhyd è solo un bambino, non sopravvivrebbe.
Non persi tempo, sferrai un calcio nell'inguine del cacciatore che si accasciò a terra gemendo. Presi la sua lancia colpendolo in testa col manico. Perfetto. Corsi verso Rhyd approfittando del cacciatore svenuto e dolorante.
<<E-e-ve...>> Rhyd era messo male.
<<Ti cureranno te lo prometto>> mi salirono le lacrime agli occhi.
<<C-cosa?>>
<<Ascoltami, una volta che ti risveglierai non prenderti nessuna colpa, non sei stato tu. Non avevo scelta. Sei il bambino più coraggioso che conosca.Ti voglio bene Rhyd, proteggi Vanya a tutti i costi. Tornerò presto>>
Arrivai alla barriera, Trish spinse tutti per venire ad aiutarmi.
<<Trish, guardami! Proteggili a costo della tua vita. Promettimelo.> Trish mi guardò implorante.
<<Cos'hai intenzione di-..no, no non lo farai>> capí tutto, forse dal mio sguardo folle.
Mi strinse la mano, ma avevo già deciso il mio destino. Glie la strinsi a mia volta e me ne andai.
<<EVE! NO!>>
La guardai negli occhi, chiedendole scusa con uno sguardo.
<<Mi dispiace>> bisbigliai ansimando.
<<TORNA QUI, TI PREGO>>
Stringendo la collana di quarzo richiamai tutta la magia che possedevo. Sentivo scorrere il potere, dietro i miei occhi fili dorati che mi avvolgevano, caldi e rassicuranti. Alzai un'ulteriore barriera più piccola ma più forte. Non sarebbero usciti per un bel po'. Il tempo necessario per non farli scoprire.
Trish gridava, ma non la sentivo. Piangeva. Lei non piangeva mai.
E Vanya, intravedevo i suoi capelli biondi, ma d'un tratto non vidi più nulla.
Tutto era sfocato, avevo usato troppa magia. Non mi era mai successo prima d'ora. Non ce la farò a nascondermi in tempo.
Strinsi di nuovo la collana e poi persi i sensi.
Mi risvegliai dopo un tempo che mi pareva infinito in una...cella? Una cella di legno. Ero loro prigioniera. Questo significava che ero ancora viva, o ancora per poco. Dove mi stavano conducendo?
La mia testa doleva. Udivo dei bisbiglii, i nitriti dei cavalli. Una luce fioca mi illuminava il viso mentre provavo a capire dove fossi.
Cercai di spiare dal buco di un'asse mal ridotta della cella per sentire da chi provenissero quei bisbiglii.
<< Ti ha conciato per le feste vero Thomas?>>
<< Oh no! Una fatina mi ha quasi spaccato la testa con il suo bastoncino fatato!>>
Si poteva essere più stupidi di così?
<<Davvero molto divertenti>>
<<Piantatela bamboccioni, ricordatevi che lui ha a malapena 19 anni, e ha già preso una di quegli esseri! Voi in 40 anni quante ne avrete preso? 2?>>
Nessuno parlò piú, ma vidi il cacciatore più giovane ridere di sottecchi.
<<Sono fiero di te Thomas. La comunità te ne sarà riconoscente, così come il Gran Maestro>>
Il cacciatore giovane si voltò verso la mia direzione. Mi spostai immediatamente per non farmi vedere. A quanto pare troppo tardi, sentivo addosso il suo sguardo cupo.
<< "Diligite iustitiam qui iudicatis terram", giusto?>> il cacciatore più anziano si rivolse a lui in latino.
<< Amate la giustizia, voi che siete giudici in terra.>>
<<È il volere di Dio, Tommy. E noi lo compiremo.>>
Ero troppo stanca anche per ribellarmi a quella frase sciocca. Pensai al mio popolo. Morirò? Non avevo idea, probabilmente si.
I miei fratelli, non li avrei più rivisti?
La malinconia e la preoccupazione lasciarono spazio al dolore. Il sangue inizió a colarmi dalla fronte.
<<Stonk, quanto manca?>>
<<Circa tre ore signore, a questa velocità anche meno.>>
<<Perfetto, all'accampamento si staranno preparando per la festa in tuo onore Thomas. Aumentiamo il passo, coraggio!>>
Una festa in onore dei nuovi e giovani assassini... però cacciatori, che eleganza.
Non ce la facevo più a tenere gli occhi aperti, così li chiusi bramando un po' di pace e ricordandomi degli occhi del mio popolo, di Trish, di Rhyd. Il mio Rhyd.
Ricaddi lentamente in un sonno profondo per tutto il viaggio, sognando la mia mamma che mi accarezzava. "Andrà tutto bene".
No, mamma. Non stavolta.

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