«la Rebecchina ha fatto colpo» Matteo si avvicinò a me posando un suo gomito sulla mia testa, se non mi fosse andata bene nel mondo della moro avevo un posto assicurata nel mondo dei mobili, ero un perfetto appoggia braccia.
«non ti toglie gli occhi di dosso» commentò poi la mia migliore amica che stava fissando attentamente i movimenti del ragazzo per capire le sue intenzioni.
«grande Reb stasera ci scappa qualcosa» Matilde sembrava più entusiasta di me e Giulia messe insieme, penso fosse per l'idea del sesso.
«pff ridicole» il commento fuori luogo di Dylan me lo feci scivolare addosso, continuava a scambiarsi occhiate con Andre e Massi come se stessero parlando fra di loro tramite delle semplici occhiate. Pensavo che questo potere lo avessimo solo noi femmine.
«pausa cicchino?» urlai fermando le sclerate da fangirls delle ragazze e le occhiate dei badboy. Il risultato fu quello sperato, più o meno. Posero tutti lo sguardo su di me increduli come se io non potessi fumare.
«che c'è? Voi siete delle ciminiere» dissi scrollando le spalle. Era vero gli unici che si salvano da quella dipendenza erano Mavi, Matteo e Francesco poi per il resto ,chi più o chi chi meno e chi per nascosto come Giulia, famavano.
Ci appartammo lontano dalle luci stroboscopiche e la miriade di gente che si era ammassata in prossimità del palco.
«da quanto fumi?» chiese Andre prendendone una dal suo pacchetto, nel mentre Maty mi porse il suo accendino rosso fuoco.
«da Ottobre scorso» risposi vaga, non avevo voglia di raccontare il perché ho iniziato e quando fumo. Era una cosa mia e la sapevo solo Dja.
«fumi per moda insomma» strabuzzai gli occhi verso il moro che si era appena appoggiato ad uno muro dello stabilimento mentre la rossa cercava continuamente delle sue attenzioni.
«quando smetterai con i tuoi fottuti pregiudizi fammi un segno, sempre se sei capace» aspirai il più possibile dal filtro di quella Winston blu rilasciandolo poi a pieni polmoni, intanto contavo fino a 10 per non tirarli un pugno dritto sul setto nasale.
«dimostrami che mi sbaglio » era una sfida? Mi stava davvero sfidando? Assottigliai la vista, io non dovevo dimostrargli niente di niente ma era una sfida ed io non ci rinunciavi mai
«mi accompagni in bagno?» la piccola di casa O'brien mi strattonò un braccio per richiamare la mia attenzione, mi guardai verso di lei e lo capii dal modo in cui mi guarda che non sarebbe dovuta andare in bagno.
«vengo anche io» si aggiunge Mavi che si beccò un risata generale, confermai ancora una volta la teoria.
Andammo verso l'uscita in modo che nessuno dei presenti potesse vederci «ragazze so che non andate a fumare quindi io intanto mi avvio poi vi raggiungo» adoravo sentire la sua R moscia, l'ho sempre trovato attraente su una ragazza.
«ma mi puoi spiegare perché ti nascondi? Hai visto quanto fuma lui?» gli chiesi una volta fuori dallo stabilimento. Decisi di appoggiarmi con le spalle ad uno dei pali della luce ubicati e incrociai le gambe per avere più equilibrio.
«diciamo che sono successe cose brutte prima e ha paura, a causa di queste cose brutte, che possa succedere qualcosa di brutto anche a me» balbettò qualche parole mentre gesticolava con le mani, nemmeno lei sapeva con certezza se avesse fatto un discorso sensato.
Corrucciai la fronte e piagai la testa verso destra, non avevo capito nulla della sua spiegazione se non che fosse successo qualcosa di brutto.
«scusami ma se dovessi parlarne e lorenzo lo scoprisse mi ucciderebbe però ecco lui mi tratta un po come Bellamy tratta Octavia in The 100» cerco di scusarsi e rimediare al casino che aveva fatto ed in effetti con l'esempio mi era un po' più chiaro.
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Fiksi PenggemarFinita la maturità Rebecca è pronta a godersi l'ultima estate da teenager, pronta a mettersi alla prova e a superare i dolori provati nell'ultimo anno. È una ragazza piena di speranza, genuina e piena di vita ma anche molto testarda . Crede in un am...