14. Tutta questione di numeri

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Il CAOS!

Nella camera di Mavi si era creato un completo caos. I vestiti erano sparsi lungo il letto a castello, le scarpe erano state messe sulla scala per poter scegliere quale stava meglio. Sulla scrivania invece sembrava scoppiata una bomba da quanti trucchi erano sparsi mentre in terra si ammassava una montagna di zaini,borse e pochette.

Nella mia testa continuavo a ripetere la parola Caos!

Dovevo però concentrami nel mio lavoro e scegliere gli abbinamenti più giusti per le ragazze, ne avevo completate tre finora quindi ne mancava ancora una più dovevo pensare a me.

La festa sarebbe inizia alla 10 e l'orologio attaccato accanto all'armadio della camera di Mavi rintoccavano le 9:15. Mi convinsi sempre di più che questa sarebbe stata una missione suicida.

Continuai a pensare per tutta la giornata all'utilità di questa festa "particolare", l'avevo vista più volte in film e serie tv americane ma di solito a partecipare erano gli adulti che non avevano vita sociale.

Stasera invece toccava ad una mandria di ragazzi incontrare "l'anima gemella" per quella sera.

«allora quale mi sta meglio?» chiese Maty indicando prima il vestito che le avevo fatto provare antecedentemente di un rosso accesso poi passò a quello che stava indossando, era lilla con maniche leggermente a sbuffo, le stava d'incanto.

Ci fermammo tutte a guardarla quello era il vestito per lei!

Ora toccava a me, non avevo più nemmeno tanta scelta considerando che il vestito che volevo mettermi è stato macchiato con il fondotinta da Giulia.

Cercai disperata fra i vestiti rimasti poi mi accorsi di quel vestito, aveva la forma di un tubino ma era tutto arricciato lo scollo era a barca e le maniche erano a sbuffo. Era nera con una stampa floreale sui toni del rosa, era il mio.

Quel vestito era veramente mio, lo diedi alla djami però dopo l'ultima volta che lo usai perché faceva troppo male vederlo. Ogni volta che aprivo l'armadio e lo notavo i miei ricordi cominciavano a vagare a quella sera.

Decisi di provarmelo mentre le altre erano tutte impegnate a finire gli ultimi ritocchi, non mi erano mai piaciuti vestiti troppo brillantinosi io avevo un mio stile e quel vestito avrebbe potuto risolvere tutti i miei problemi.

«che ne dite?» chiesi girandomi verso le ragazze cercando contemporaneamente di chiudere la cerniera. Vidi le loro bocche aprirsi e commentare positivamente, tirai un sospiro di sollievo.

«aspetta un secondo» Djami si avvicinò a me per sistemarmi una spallina che si era arricciolata su se stessa.

Dopo una ventina di minuti eravamo finalmente tutte pronte per dirigersi verso la festa, si teneva in un locale molto conosciuto della Versilia ma il nome continuava a sfuggirmi.

Ero solita a guardare fuori dal finestrino i paesaggi passare veloce mentre canticchiavo a bassa voce "try" di P!nk, Mavi continuava a darmi leggere gomitate senza accorgersene visto che continuava a cantare e ballare come nulla fosse.

Dentro la 500 rossa mi chiedevo se avessi conosciuto dei ragazzi nuovi, se fossi riuscita a incontrare il numero corrispondente al mio, se avessi avuto la fortuna o sfortuna di capitare con Tommaso. Ancora non sapevo come comportarmi.

Entrate nel locale che dava sul mare l'odore di alcool inebriò le mie narici e la musica martellava i miei timpani, non potevo negarlo mi piacevano queste situazioni se ero in compagnia giusta, e quello era il caso.

Affarai la spilla che mi posizionò qualche minuto prima la ragazza addetta, avevo il numero 13, semplice da ricordarsi era il giorno del mio compleanno.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Sep 12, 2021 ⏰

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