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Si addormentarono abbracciati, entrambi felicissimi di quello che stavano costruendo ma, neanche in un momento così bello, Sangio fu abbandonato dagli incubi che lo tormentavano da ormai due anni.
Aveva perso la sorella, qualche anno prima; lei era malata di fibrosi cistica, una malattia che può devastarti soprattutto se entri a contatto con altri malati. Aurora, la sorella di Sangio, era nata con questa malattia genetica e se ne era sempre presa cura attraverso controlli e medicinali finché non ha incontrato quello che, per lei, era l'amore della sua vita; si erano conosciuti in ospedale, anche lui malato di fibrosi cistica, classica storia da libro con la differenza che, stavolta, il lieto fine non c'era stato. I valori di Aurora avevano iniziato ad essere sempre più sballati e poco dopo aveva smesso di respirare.
Dalla sua morte Sangio aveva iniziato a pensare che l'amore non esistesse, Giulia era la prima ragazza alla quale dava fiducia dopo la devastante perdita, e aveva iniziato a comunicare con lei attraverso i sogni, a volte belli ma più spesso brutti. Quella notte aveva fatto un incubo terribile, probabilmente spaventato dal fatto di essersi affezionato a Giulia, ma appena aprì gli occhi e la vide lì, dormiente accanto a lui si rilassò (sempre grazie al profumo dei suoi capelli, che per lui continuava ad essere la medicina più efficace).

La mattina, quando si svegliarono, riuscirono quasi subito ad eliminare l'imbarazzo iniziale e si confrontarono su quello che era successo il giorno prima, entrambi erano contenti di aver ammesso a loro stessi ciò che provavano ma, se a lei sembrava di essere sulle stelle, lui era anche estremamente spaventato. Dopo l'incubo fatto durante la notte decise che era il caso di raccontarle anche questa parte della sua vita, forse la più importante, anche per metterla in guardia sul suo carattere. Lui sapeva di essere pesante e incazzoso ma era anche sicuro che avrebbe potuto darle ciò che si meritava, perché era pura e lui aveva bisogno di una persona proprio come lei.

Lei, una volta capita la situazione, fu bravissima, non sbagliò una parola e dimostrò ancora una volta quanto potesse essere matura. Promise a se stessa che gli sarebbe rimasta accanto e che sarebbe stata in grado di affrontare con lui le sue debolezze anche perché lui era stato capace di demolire, in poco tempo, gran parte delle sue.

Rimasero ancora un po' nel letto a scambiarsi qualche tenero bacio e, con la scusa che lei "dovesse fare pratica", rimasero incollati un bel po' di tempo.
A interrompere i loro primi momenti romantici ci pensarono Deddy e Rosa che spalancarono la porta videro entrambi i loro migliori amici mentre si scambiavano un piccolo bacio
"No vabbè hai vinto non ci credo" disse Deddy a Rosa appena li vide
Giulia si nascose sotto le lenzuola dalla vergogna appena capì che li avevano visti ma poi fu riportata alla realtà da Sangio che chiedeva "ma vinto cosa?"
"Ho vinto la scommessa, Lola ti conosco troppo bene sei un libro aperto" affermò Rosa
"Ma che state dicendo?" Chiese Giulia scoprendosi, finalmente, la faccia confusa
"Ieri abbiamo scommesso su quando vi sareste baciati, io pensavo ci volesse ancora qualche serata mentre Rosa era convinta che stasera sarebbe successo" spiegò Deddy
"E non chiedeteci come abbiamo fatto ad immaginarlo perché era palese a tutti che ci fosse qualcosa tra di voi solo che facevate finta di non averlo capito" aggiunse Rosa
"Mh bene" rispose Sangio imbarazzato "e cosa avete scommesso?" chiese
"Non possiamo dirlo, è un po' porno" rispose Deddy ridendo
"Sei il solito" rise Sangio dietro di lui
"Dovreste solo che ringraziarci per avervi lasciato tutto questo tempo da soli" continuò Deddy
"vero, grazie Brody" rispose Sangio ridendo

Nel pomeriggio Sangio avrebbe avuto una lezione importantissima, avrebbe dovuto presentare il suo primo pezzo da incidere ma aveva un problema: il pezzo era ancora incompleto o meglio, lo era fino a poche ore prima della lezione. Cercava in tutti modi di sforzarsi a trovare le parole giuste fino a quando lei non gli passò davanti correndo per andare verso la lezione di danza, era in ritardo come al solito ma appena lo vide si fermò e gli diede un piccolo bacio a sulle labbra e, quel gesto, gli ricordo cosa aveva fatto lei per lui e poté finalmente completare il suo pezzo.
Scrisse "se mi togli i dubbi, se mi cuci i buchi, se mi chiudi le ferite sono più felice"
Perché era esattamente questo che lei stava facendo.

Art Academy ||SangiuliaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora