Fifteen

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<Capo ne è sicuro? Potrebbe volerci davvero molto più tempo di quanto ci si aspetta... le Arrario si sono alleate con i K5 e sarà difficile da batterli ora che hanno raggruppato le loro forze, lo sa anche lei, perderemo moltissimi uomini> un sordo rumore causato dalla ricarica della pistola dell'uomo seduto nella sedia morbida e confortevole, voltata di spalle al ragazzo che tentava invano di parlare con lui, lo fece fermare dall'esporre tutte le sue congetture riguardanti il piano che sarebbe avvenuto da lì a poco.

<Jimin... vorresti per caso vivere in giappone? So che tu e tua moglie state per avere un bambino, il giappone è un posto molto più "pulito" di questo in cui vivi> se ne uscì come dal nulla. Il biondino subito abbassò la testa sentendo un groppo in gola. Nessuno sapeva, o doveva sapere, che era sposato, e che soprattutto avrebbe avuto un bambino... ma le carte in tavola erano cambiate. Come se qualcuno avesse barato, usando la sua faccia da poker per poter portare via tutta la vincita a uno dei suoi più alleati uomini. Deglutì a fatica.

<O anche la Tailandia. Ho degli amici anche lì, ma sono diventati subito gay... aish, forse non la consiglierei, non potresti avere un figlio sano> a quelle parole Jimin rabbrividì. In adolescenza aveva avuto degli amici, molto stretti, costretti alla discriminazione per questo: essere gay. Lo trovava inconcepibile, e pur essendo un ragazzo del "lato oscuro" della giustizia, non avrebbe mai discriminato nessuno.

La poltrona si girò con un abile movimento dovuto al gesto dei piedi del capo. Stava osservando come il più bello dei quadri quella che avrebbe ucciso decine e decine di uomini, tra le sue mani... se non centinaia. <Mi s-scusi... andrò subito a preparare la squadra> disse il ragazzo inchinandosi, e non accennando minimamente ad alzare lo sguardo verso l'uomo che avrebbe potuto ucciderlo solo per aver detto qualcosa che non gli andava a genio.

<Non ce n'è bisogno Park> disse facendo fermare tutti i movimenti del biondino. <C-che vuole dire, signore- capo!> chiese con tono preoccupato. Senza nemmeno volerlo stava facendo cadere la sua maschera proprio di fronte al nemico. <Lo sai che mi fido ciecamente di te, quindi perché non svolgerai tu il ruolo da spalla? Insomma... non sarà poi difficile doversi intrufolare e cercare di entrare nella loro enorme gang, di bambini dell'asilo. Andiamo Jimin, sei stato addestrato per tutti questi anni per essere l'uomo migliore, dopo di me, ovviamente, nella gang mafiosa più famosa dell'asia... l'Ajusa. Mi aspetto grandi cose da te, e un reportage delle loro stupide azioni che disturbano i nostri affari, ogni due settimane> disse per poi congedare con uno stupido e orrido gesto della sua lurida mano, il giovane che adesso si trovava incastrato in qualcosa di più grande di lui.

Ebbene si, non poteva rifiutarsi, sapeva le conseguenze, e non avrebbe lvoluto far la stessa fine di Shotaro...

Era questo che ancora frullava nella sua mente una volta posizionato per entrare in quella gang di "bambini" come la aveva definita il suo capo. <Ci sono tutti?> chiese un uomo della Ajusa. Jimin sapeva cosa fare. Di lì a poco, sarebbe scoppiato tutto, e avrebbe visto gli stessi uomini con cui aveva lavorato per tutta l'età adulta, morire... e tutto secondo i piani di quello per cui tutti quegli uomini lavoravano, il capo. Abbassò lo sguardo, osservando la sua granata stordente, la sua insulsa pistoletta, all'apparenza. Poteva, in realtà, bucarti la testa con un solo colpo. Colpo che avrebbe inflitto a quelle persone con una famiglia a casa, da proteggere e da sfamare.

Egoista del cazzo. Continuava a pensare caricando la sua arma. Era la verità. Era stato egoista. Per salvare la sua famiglia ne stava distruggendo forse cinque. Ma essere egoisti a volte è ciò che è giusto da fare. <Se ne rubiamo una mazzetta non se ne accorgerà nessuno> disse un altro ghignando. <Sai anche a me farebbero comodo. Mia moglie sta solo dietro ai bambini, non fa più sesso con me, e quindi mi ritrovo a cercare troie per strada.Tsk, non sanno nemmeno usare la loro lurida bocca, e pensare che dovrebbero stare zitte e ciucciarmi il cazzo> era davvero spregevole come uomo, sapendo di avere persino una famiglia a casa.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Jun 23, 2021 ⏰

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