Rosie.
Cinque,quattro,tre,due,uno.
Sentii il rumore del microonde che mi entrò nelle orecchie.
Il thé per la mamma era pronto.
Presi il bicchiere e cominciai ad avviarmi lentamente verso la camera da letto.
Odiavo quei momenti.
Era una di quelle giornate dove il suo sguardo sembrava sempre più spento.
Ogni volta che il mio sguardo incrociava il suo era un continuo colpo al cuore che non riuscivo a descrivere.
Appena aprii la porta vidi che era intenta a leggere una di quelle sue riviste da gossip e non appena si accorse di me mi fece segno di raggiungerla.
Austin era accanto a lei ma la ignorava totalmente,continuando a picchiettare rumorosamente sul suo tablet.
"Grazie tesoro."
Mi ringraziò e mi sistemai nella sedia accanto al suo letto vedendola mettere via la rivista.
"Come è andata oggi a scuola?"
Chiese e subito ripensai alla brutta giornata che avevo dovuto subire.
"Rosie non ha passato di nuovo l'esame per la patente."
Vidi Austin cominciare a dire e diventai tutta rossa.
"Sei un idiota!"
Esclamai e gli tirai contro il cuscino facendolo sussultare.
"Rosie tesoro,non preoccuparti andrà meglio la prossima volta."
Guardai la mamma approcciare un sorriso.
"Non è vero,non ci riuscirò mai,me l'ha detto anche l'istruttore,sono una frana."
Guardai in basso cercando di trattenere le lacrime.
"Ehi,guardami."
Spostai di nuovo lo sguardo su di lei e non appena lo feci mi prese le mani stringendole a se.
"Nessuno può dirti che non ce la farai,non lasciarti scoraggiare,se vuoi fare una cosa devi essere tu la prima a crederci,e vedrai che ci riuscirai,non lasciare mai più che qualcuno ti dica che non sai fare qualcosa solo perchè alla prima volta non ci riesci,tu puoi diventate chiunque tu voglia,e questo sei tu a far si che un giorno questo si realizzi."
*
Mi ritrovavo sulla panchina del parcheggio della scuola,e come al solito avevo questi flashback che mi rimbombavano in testa come se non ci fosse un domani.Ero appena uscita dall'aula di recitazione,dopo che Mr Snow ci aveva fatto provare qualche pezzo di Grease per lo spettacolo di fine anno.
Era proprio questo a cui aspiravo.
Le parole della mamma continuavano a rimbombarmi nella testa.
"tu puoi diventare chiunque tu voglia."
Non appena mi tolsi le cuffiette mi resi conto che si erano fatte quasi le tre e che avrei dovuto iniziare il progetto di Biologia.
Avrei voluto uccidermi.
Quando mi alzai per dirigermi verso l'auto sentii qualcuno chiamarmi.
"Rosie!"
Era Mason.
Era tutto il giorno che cercavo di evitarlo.Dopo tutte le occhiatacce da parte di tutta la scuola ne avevo proprio abbastanza.
"Mi stai evitando?"
Chiese avvicinandosi e sbuffai mettendo le mani ai fianchi.
"Senti Ros,mi dispiace per quello che ti sta succedendo,e dio se me lo ritrovassi di nuovo davanti farei di nuovo fuori Ryan per quello che ti ha fatto...."
Scossi la testa per poi avvicinarmi a lui arrabbiata.
"Tu non capisci Mason,non me ne importa un fico secco se la gente adesso pensa questo di me,nessuno lo capisce,io non sono come loro,dovresti capirlo."
Come se poteva interessarmi se adesso pensavano tutti che ero una troia soltanto perchè lavoravo al Black Diamond.
"Lo so Ros,cazzo se lo so... è solo che non capisco,perchè stai lavorando per il Black Diamond?"
Controllai di nuovo l'orario per poi guardare Mason che stava aspettando una risposta da parte mia.
"Senti Mason non voglio mentirti,mi servono dei soldi,non ce la passiamo bene in casa dopo la morte della mamma sai... non voglio che ti preoccupi per me,non voglio che nessuno lo faccia,so cavarmela da sola,per favore voglio che almeno tu capisca..."
Lo vidi avvicinarsi ancora di più a me e lo vidi allungare la mano sul mio viso per poi spostarmi una ciocca di capelli dietro l'orecchio.
"Ti capisco,e so che se non fai di testa tua non sei contenta... però ti prego sta attenta."
Annuii per poi rimanere a guardarlo.
Cavolo no. Rosie cosa stai facendo.Nemmeno due secondi dopo sentii la mano di Mason appoggiarsi sulla mia guancia e premette le sue labbra sulle mie.
Misi due mani sul suo petto allontanandolo e rimasi a guardarlo non sapendo cosa fare.
"Starò attenta,non preoccuparti,adesso devo veramente andare ho un progetto da fare.."
Senza esitare cominciai a camminare velocemente verso la mia auto e mi ci buttai dentro mettendo le mani sul volante per poi sbatterci la testa sopra.
"Sono un'idiota."
Controllai dallo specchietto retrovisore se Mason era ancora lí ma non vidi nessuno e cercai di tranquillizzarmi.
Ad un certo punto sobbalzai quando sentii la portiera aprirsi.
"Tu che cosa ci fai qui?"
Harry si era appena seduto accanto a me e mi guardava come se nulla stesse accadendo.
"Cavolo hai una faccia,credo proprio che quel bacio non ti sia piaciuto."
Lo guardai e sentii la mia faccia andare a fuoco mentre spalancai gli occhi.
Aveva visto tutto.
O mio dio,era appena iniziata una crisi di nervi.
"Te lo ripeto,che diavolo ci fai nella mia macchina?!"
Si sistemò per poi abbassare lo specchietto e darsi una sistemata al ciuffo.
"Abbiamo un progetto da fare,ricordi? O se hai cambiato idea per me fa lo stesso ho altro da fare."
Lo vidi poggiare la mano sulla portiera intento ad aprirla.
"Pensavo che ci saremmo visti da te brutto idiota,non hai la tua macchina?"
Scosse la testa e lo vidi scrivere un messaggio sul suo cellulare.
"Sono venuto con l'irlandese poi mi ha scaricato per la tua amica,allora vogliamo andare non ho tutto il giorno."
Fantastico.
Che l'inferno abbia inizio._________________________________

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Damn You,Styles. {hs}
FanfictionRosie ha bisogno di cercarsi un lavoro per aiutare suo padre a non perdere la casa e cercare di mantenersi gli studi alla River High School. Quando finalmente troverá lavoro nella casa della Signora Styles facendo ripetizioni al piccolo Tyler sarà l...