22.

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Rosie.

Non ricordo quanto fosse passato.
Forse un'ora al massimo?

Ero rimasta da sola seduta tra gli spalti dell'auditorium.

Non facevo che pensare alla mamma.
Pensavo a come fosse stato se sarebbe stata presente al musical di oggi.

Avevo dimenticato le mie battute.
Non era mai successo prima.

Non era una grande tragedia alla fine,ma non so perchè mi sentivo come se l'avessi delusa.

Continuavo a ripetermi che se fosse stata qui a vedermi non l'avrei resa fiera di me.

Non so che cosa mi stava succedendo.
Stavo seguendo ritmi impossibili.

Mancava poco al pagamento dell'affitto e non ero ancora riuscita a raccimolare abbastanza soldi per pagarlo.

Mi sentivo a pezzi nel profondo.

Sentii il mio telefono vibrare per la decima volta durante l'ora.

Era Kat che continuava a chiamare,le avevo detto che la avrei raggiunto per festeggiare ma non mi sentivo proprio dell'umore.

Tra quelle chiamate ce n'era anche qualcuna di Zayn.

Dio non avrei voluto vedere nessuno in questo momento.
Ma che cosa avevo che non andava?

Ad un certo punto sentii la porta dell'auditorium aprirsi e quando mi
voltai vidi Harry fare capolino dalla porta.

"Che ci fai ancora qui?"

Roteai gli occhi girandomi nuovamente verso il palco.
Non avevo assolutamente voglia di cominciare un'altra pseudo conversazione con lui.

"Va via Harry,non sono dell'umore per insultarti."

Gli dissi solamente continuando ad ignorarlo.

"Rilassati raggio di sole ho scordato il mio borsone dietro le quinte."

Continuai ad ignorarlo e accavallai le gambe per stare più comoda.
Qualche secondo dopo vidi Harry apparire dalle scalette del palco con il sul borsone da football in spalla.

"È per quelle stupide battute?"

Vidi che si fermó per qualche secondo a guardarmi per poi venire verso di me.

"Te l'ho detto non sono dell'umore di iniziare una pseudo conversazione con te dove finirei soltanto per insultarti e nient'altro."

Harry roteó gli occhi per poi posare il borsone a terra e sedersi accanto a me.
Ma che avevo fatto di male?

"Sono cose che capitano,non capisco perchè te la prendi cosí tanto."

Infatti non capiva.
Non avrebbe capito mai.

E in quel momento avrei solo voluto prendermi a schiaffi da sola.

"Infatti non puoi capire."

Continuavo a guardare verso il palco.
E stavo cominciando ad innervosirmi.

"Allora spiegamelo."

Mi girai a guardarlo vedendo che stava aspettando una mia risposta.
Ma perchè era ancora qui?

"Sei un fascio di nervi Walker."

Mi disse poi mentre continuavo a fissarlo come un predatore in fase di attacco.

"È perchè sei ancora qui seduto vicino a me e non te ne sei andato quando ne hai avuto l'occasione."

Dissi replicando arrabbiata.

Damn You,Styles. {hs}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora