Capitolo 6

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Mi svegliai un po' strana ma mi ritrovai uno spettacolo meraviglioso davanti.

Anna che dormiva con un mano sulla mia pancia e con la testa sulla mia spalla. Le nostre gambe erano incrociate e con la mano le accarezzai i capelli.

Guardai l'orologio e notai che fossero le 7.00.
Sono sempre stata molto mattiniera anche se quella mattina svegliandomi accanto alla mia vecchia amica delle elementari mi faceva sorridere.

Oggi finalmente provavo quel senso di grandezza che non provavo mai da tanto tempo. La ragazza che ho sempre voluto fin da bambina accanto a me che dormiva tranquilla. Mia madre che dormiva ancora.

CAZZO MIA MADRE.

Ricordo che un giorno mentre giocavo con Anna lei andò proprio dai suoi genitori...non so a fare cosa ma so solo che dopo neanche tanto tempo Anna si trasferì.
Non doveva sapere che la ragazza da cui ero stata divisa anni prima fosse in camera mia!

Sentì un movimento piccolo sulla mia pancia. Era anna che si stava svegliando. Sbadigliò e sorrise alzando la testa.

"Buongiorno" le dissi ricambiando il sorriso a tono non troppo alto.

"Buongiorno diciottenne" mi disse con lo stesso tono di voce dandomi un bacio sulla guancia.

Ero felice. Davvero.

"E io che pensavo di darti il mio regalo più tardi a scuola." mi disse e ci guardammo come per dire 'CAZZO E ORA?' lei aveva dormito da me perché le stava venendo un attacco di panico e mia mamma so che si svegliava in torno alle 7.30 per farmi la colazione.

"Amore andiamo giù" la chiamai in quel modo per la prima volta.

Corremmo silenziosamente e lei tornò a casa tranquilla. Ci salutammo per quei 30 minuti che sarebbero passati prima di incontrarci di nuovo.
Tornai in camera rapidamente e scesi vedendo mia madre.

"Buongiorno mamma" le dissi con un sorriso.

"Buongiorno e buon compleanno tesoro" le corsi in braccio e la abbracciai.

//

Andai a scuola con la felpa che mia madre mi aveva regalato e con lo zaino mezzo vuoto perché di solito Gioia esagerava con i regali.

Forse non ho mai spiegato una cosa. Io ero al terzo anno di liceo...come facevo ad avere 18 anni? beh in poche parole sono stata rimandata all'asilo e lo stesso vale per Anna e Federico...però quest'ultimo ha perso solo un anno invece io e lei 2.

Arrivai in classe e vidi Anna vicino al mio banco vuoto che come ogni mattina mi aspettava. Mi allungò un biglietto prima che potessi salutarla con un abbraccio.
Aprii il biglietto e mi spiazzò.

~Oggi pomeriggio sei libera?
Si        No~

Segnai il Si e lei mi diede un altro biglietto.

~Vestiti elegante e aspettami davanti a casa tua alle 14~

"Siamo di poche parole oggi eh?" le dissi ridendo facendola sorridere e lei, giustamente mi allungò un atro biglietto.

~Da domani inizierà il weekend e non avendo scuola una notte la passerai solo con me...Ho già parlato con i miei genitori e con Gioia. Saremo noi due da sole per la prima volta. Senza sguardi di altre persone.~

"Voglio rendere questo giorno il più bello della tua vita" si avvicinò al mio orecchio e mi sussurrò "Sonnie" si allontanò e io stavo morendo dalla voglia di baciarla. Per mia fortuna oggi la giornata passò rapidamente e corsi a casa ad avvisare mia madre che sarei uscita con Gioia.

Anna mi aveva spiegato che Gioia aveva convinto la madre in caso la mia la chiamasse.

//

Uscii di casa con uno zaino con dei vestiti e alcuni soldi per comprare qualcosa.
Vidi Anna lungo la strada che mi fissava con aria vogliosa, mi avvicinai sempre di più a lei.

"Ciao" le dissi un po' imbarazzata.

"Ciao piccina" la guardai mentre diceva quelle parole con aria divertita.

"Sono grande" le feci il broncio e lei si precipitò con le labbra sulle mie.

Si staccò e disse "So di non essere simpatica a volte...ma volevo strapparti un bacio" sorrise e prendendomi la mano iniziò a correre e io con lei. Mi aveva portata in stazione, dato i biglietti e aspettammo il treno senza nessuno nei paraggi.

"Posso?" mi chiese con aria interrogativa.

"Puoi fare tutto quello che vuoi, sono felice con te" dopo avermi lasciato finire di parlare mi baciò e io ricambiai.
Mi infilò praticamente la lingua in gola.
Poi arrivò il treno e mentre eravamo sedute nel vagone ci scambiavamo baci e coccole.

"Dove mi porti?" le chiesi curiosa.

"Dal tuo regalo...l'ho preparato in ogni minimo dettaglio da bambina" mi abbracciò e continuò "non posso credere che la persona più importante della mia vita sia di nuovo qui con me" e io sorrisi.

"Sei la mia vita davvero, e stare con te i primi momenti di oggi è stata la cosa più bella e più romantica che qualcuno potesse farmi." dissi guardandola. "Non ho mai chiesto nulla in particolare, ma ogni volta che ti vedo il mio cuore si sciolga, non desideravo altro che realizzare la promessa il giorno più importante per me con la persona che ho davanti...ma cosa siamo io e te?"  non so con che forza glielo chiesi ma lei aveva le lacrime e si limitò a baciarmi senza rispondere.

Le sue maledettissime e bellissime mani mi toccarono ovunque...ma quando arrivarono all'interno coscia...una parte di me avrebbe preferito che mi rendesse sua in quel momento.

"Sai che io ti leggo nel pensiero Sonnie?" disse lei dal nulla.

"D-davver-" mi interruppe mentre mi abbassò leggermente la felpa e mi fece un succhiotto sul petto...forse perché voleva che fosse suo.

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Allora che ne pensate?
Il continuo lo avrete la prossima volta.
Ciauuuu

-Vuvu

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