2. Assistente

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Quattro giorni...sono passati solo quattro miseri giorni e già devo prendere il posto di Shikamaru. Credevo di avere un tantino più di tempo per digerire la cosa.
Il lavoro di per sé non è difficile, anzi, e fortunatamente riesco pure a concentrarmi abbastanza bene finché evito di guardarlo troppo.

Naruto: Pranziamo da Ichiraku?

Sasuke: Si, va bene.

Rispondo automaticamente mettendo in ordine i documenti già visionati da archiviare.
Devo ammettere che è comoda la protesi al braccio che mi ha costretto a mettere, l'ho rifiutata per anni ma alla fine mi ha minacciato di rimuovermi dalla carica di ninja se non avessi accettato di usarla.
Dopo un battibecco infinito, in cui gli ho dato anche del dittatore, l'ha avuta vinta. Più passa il tempo e più testardo diventa.
All'improvviso mi afferra per il braccio distogliendomi dai miei pensieri.

Naruto: La smetti di ignorarmi? Sai quanto mi da fastidio.

Sasuke: Stiamo lavorando, non è un'uscita tra amici.

Naruto: Non devi mica sbrigare tutto stamattina. Dai, andiamo a mangiare.

Sospiro riponendo al loro posto gli ultimi documenti archiviati e lo seguo fuori dall'ufficio.
Lui chiacchiera lungo tutta la strada, in particolare dei nostri figli e di quanto lui li trovi affiatati nella stessa squadra.
Non che quando arriviamo al chiosco cambi qualcosa, non è mai stato capace a stare in silenzio a lungo.

Naruto: ...perciò penso che Sarada abbia una bella cotta per Boruto.

Sasuke: Ci avrai sicuramente visto male.

Naruto: Non credo.

Sasuke: Io penso proprio di sì.

Naruto: Ti fa così schifo l'idea di poter diventare consuoceri un giorno?

Sasuke: Già ti stai figurando un matrimonio?! Sei il solito esagerato.

Tsk...consuoceri un cazzo! Io ti amo maledetto idiota!
Quando se ne esce con questi discorsi mi fa salire il sangue al cervello.
Sono i momenti in cui vorrei afferrarlo dalla nuca e baciarlo di forza per fargli aprire gli occhi. Cosa che figuro sempre nella mia mente, lasciandola lì, repressa, e che non farò mai veramente.

Naruto: Misà che non vuoi proprio imparentarti con me...

Sasuke: Se dici cose assurde non è colpa mia.

Naruto: Ma dimmi la verità, semmai i nostri figli si mettessero insieme ti darebbe così fastidio?

Sasuke: Deve piacere a Sarada, mica a me.

Naruto: Stai dicendo che non ti piace mio figlio?

Sasuke: Spero sia più intelligente di te se trai tali conclusioni a vanvera.

Naruto: Volevo solo capire bene il discorso.

Cosa ho fatto di male per innamorarmi di un imbecille logorroico? Avrei vari modi per farlo stare finalmente zitto, ma nessuno di questi è fattibile.
Se mi sta facendo impazzire solo il primo giorno non so se reggerò fino al termine dei due mesi...la vedo dura.
Finiamo di mangiare e torniamo nel suo ufficio per riprendere il lavoro, e prego davvero che riesca ad evitare di sparare altre idiozie.
Scorre un'ora abbastanza tranquilla finché lui non si prende una pausa rilassando la schiena contro la sedia imbottita.

Naruto: Sono due settimane che non faccio sesso, cominciano a sentirsi...

Rabbrividisco senza volerlo, ma che cazzo! Non poteva tirare fuori un altro argomento? Ora mi tocca pure sopportare e soffrire dei suoi rapporti con Hinata?
Ho l'impressione che il karma si sia ampiamente accanito su di me per qualche strana logica punitiva.

Sasuke: Capirai, non è una cosa tragica.

Naruto: No, ma per uno focoso come me è strano.

Non-voglio-saperlo-per-la-miseria!
Ok...calmo, respira, svuota la mente e soprattutto non cedere alle tentazioni.

Sasuke: Che devo dirti? Vai al bagno e fai da solo.

Naruto: Ma tu come diamine fai a resistere per mesi?

Sasuke: Ho altre priorità.

Naruto: Povera Sakura...

Sasuke: A lei non cambia nulla, ci è abituata.

Naruto: Ma ieri sera vi sarete divertiti, beati voi.

Sasuke: Ti fai gli affaracci tuoi e mi lasci lavorare?

Se continua su questo argomento rischio di pensare a cose inopportune e di conseguenza l'affacciarsi di un certo organo che deve tassativamente restare sopito.
Mesi...mi viene quasi da ridere. Sono passati quasi tredici anni, ma sai che figura ci faccio se dico una cosa del genere?
Se poi ci mettiamo che le poche volte che l'ho fatto con Sakura pensavo sempre a lui, finirei col sembrare davvero pazzo.

Naruto: Sai di cosa avrei voglia ora?

Sasuke: Ancora ramen?

Naruto: No, scemo. Volevo chiederti se mi andresti a prendere un caffè.

Sasuke: Si, dammi due minuti.

Naruto: Certo. Grazie, Sasuke.

Devo smetterla di pensare male. Oddio, credo che chiunque avrebbe frainteso una frase del genere a seguito di quel discorso.
L'ho buttata sul ramen anche se, sotto sotto, un po' ci speravo. Invano vista la sua tendenza a variare l'oggetto della conversazione all'improvviso.
Esco per dirigermi al bar e sospiro, è inutile che mi faccio fantasie di qualsiasi tipo poiché servirebbero solo a farmi stare peggio.
Lo sapevo che non era una buona idea lavorare di nuovo a stretto contatto con lui. Troppo spesso il mio cervello si inabissa in mondi di fantasia ove Naruto è solo per me, e dai quali faccio più fatica a riemergere di quando sono distante.
Gli porto il suo caffè e torno immediatamente alle mie mansioni affondando il più possibile la mente nel lavoro.

Naruto: Puoi farla una pausa se vuoi, non sono uno schiavista.

Sasuke: Non mi serve.

Naruto: Come preferisci.

Non mi fermo più fino a sera evitando anche di parlare più del dovuto.
Una volta a casa mi butto direttamente sul letto, stremato più che altro a livello mentale.
Sakura non mi disturba, sa che quando sono esausto non è il caso di cercare moine o quant'altro.
Per alcuni può essere un grande pregio e per altri semplice stupidità, ma apprezzo la pazienza ed il rispetto che mi mostra. È una donna molto forte sia mentalmente che fisicamente.
Alle volte mi dispiace davvero che si sia innamorata di uno come me, infondo meriterebbe di meglio. Avrebbe dovuto valutare qualcuno in grado di darle più di un'apparenza di famiglia.
Spesso seguire il cuore fa solo male, ma questo penso che lo sappiamo bene entrambi.

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