Naruto non si è azzittito nemmeno mentre lo preparavo, terrorizzato dall'idea di provare dolore. Gli ho ricordato che non ha fatto una piega nemmeno quando ha perso il braccio ed ha continuato ad insistere che sono cose differenti.
Solo quando ho iniziato a stimolare il suo punto più sensibile con le dita ha finalmente tagliato fuori le lamentele sostituendole con gemiti ed incitamenti a continuare quel movimento.
Poi, al momento di passare alla fase successiva, si ritira raggomitolato sul letto con le ginocchia al petto strette tra le braccia. Ma proprio di un idiota del genere dovevo innamorarmi con la poca pazienza che mi ritrovo?!Sasuke: Che c'è ora?
Naruto: Ce l'hai troppo grosso...ho paura...
Sasuke: Quanto sei difficile! Non so più che posso fare con te.
Naruto: Fammi stare sopra, così posso regolarmi meg...
Sasuke: No, così non ti alzi proprio dal letto domattina, non hai la giusta elasticità.
Naruto: Come fai a sapere tutte queste cose?
Sasuke: A differenza di te, io leggo.
Naruto: Posso almeno restare supino?
Annuisco esasperato, non so come io abbia ancora voglia di farlo dopo tutte queste storie. Sarà che sono anni che aspetto questo momento, tanto che lo desidero più di quanto i miei nervi siano pronti a saltare.
Naruto si sdraia allargando le gambe ed io mi posiziono tra esse abbassandomi a baciarlo facendo scontrare le nostre lingue. Lui porta le braccia intorno al mio collo mettendoci più foga ed erotismo mentre solleva il bacino invitandomi ad entrare.
Prendo la mia erezione per indirizzarla con precisione sull'ingresso del suo ano ed evitare così qualsiasi imprudenza che possa creargli troppo dolore. Ed inizio a spingermi dentro, molto piano, trattenendo a fatica la voglia immensa di affondare subito nel suo fantastico corpo.
Lo sento irrigidirsi dopo pochi centimetri. Avevo previsto che sarebbe successo, Naruto è una persona che si agita troppo facilmente e bisogna avere un'infinita pazienza con lui.Sasuke: Cerca di rilassarti, così ti farai male.
Naruto: La fai facile tu...
Sasuke: Se non te la senti mi fermo.
Naruto: No, dammi un attimo.
Tenta di attutire la sua tensione e lo aiuto a distrarsi massaggiando la sua erezione con la mano e prendendo a leccargli e mordicchiargli un capezzolo. I suoi ansimi aumentano ed al contempo i suoi muscoli cedono abbandonando lo stato di contrazione, permettendomi così di passare oltre senza venire ostacolato da quella rigida barriera.
Una volta entrato completamente mi fermo comunque per farlo abituare all'intrusione continuando nel frattempo a leccargli il torace ed il collo ed a succhiare un po' di pelle qua e là lasciando dei lievi segni.
Naruto intreccia le gambe dietro le mie cosce sollevando appena il bacino ed invitandomi a muovermi. Finalmente! Non vedevo l'ora, stavo impazzendo nel costringermi a restare fermo avvolto dalle sue carni bollenti. È una vera e propria tortura seppur necessaria.
Non fosse che lo amo penso che non avrei sopportato così a lungo per non fargli male.
Inizio a tirarmi indietro e a riaffondare in lui, aumentando gradualmente il ritmo. Mi lascio andare a dei bassi gemiti rochi, esternando il piacere che mi assale nello spingermi sempre più velocemente al suo interno.
I suoi gemiti si fanno man mano più acuti, un suono meraviglioso e tremendamente eccitante. I suoi occhi languidi, socchiusi, comandati dalla lussuria e le labbra schiuse, vittime del godimento che si sfoga forzatamente in voce, sono ciò di più bello che abbia mai visto.
Pensare che sono io la causa della sua libidine mi fa scorrere forti brividi lungo tutto il corpo. Avevo paura di non durare per quanto desideravo averlo, ma la voglia di vederlo godere per me è così forte che riesco a tenermi dal venire troppo presto.
Quando i suoi versi iniziano a farsi troppo forti lo coinvolgo in un bacio prepotente ed appassionato, un bacio volgare e lussurioso che gli impedisce di urlare nel momento in cui raggiunge l'orgasmo riversandosi tra i nostri addomi.
I suoi muscoli si contraggono tutti in quel momento liberatorio, e la forte stretta del suo retto intorno alla mia erezione porta anche me al limite facendomi venire dentro di lui sovrastato da un piacere immenso.
Magnifico. È l'unica parola che mi viene in mente per descrivere ciò che ho finalmente potuto provare. Và al di là di ogni mia immaginazione, di ogni fantasia avuta in questi lunghi anni persi a fuggire e a crearmi scuse su scuse.
Mi sdraio accanto a lui che mi abbraccia tirandomi vicino a sé e facendomi appoggiare la testa sul suo petto. Non me lo aspettavo ma mi stringo volentieri avvolgendo il braccio destro intorno alla sua vita.Naruto: Sembri più che abituato con gli uomini.
Sasuke: Parli per esperienza?
Naruto: Cosa? No! Hai visto benissimo che ero vergine.
Sasuke: Allora non hai paragoni per dire una cosa del genere.
Naruto: È che mi sembra strano che tu sia così abile.
Sasuke: Te l'ho detto, basta leggere ed informarsi. E metterci anche un po' di impegno.
Naruto: Sono in crisi...
Sasuke: Figuriamoci se non c'era qualche altro problema.
Mi sollevo poggiandomi sul gomito per guardarlo in faccia. Ora ha l'espressione di un bambino confuso da una nuova strana scoperta.
Naruto: No, è che mi è piaciuto troppo...più che con Hinata.
Sasuke: Non credo si possano paragonare le due cose, sono completamente differenti.
Naruto: Beh, si. È vero.
Sasuke: Piuttosto spera che Sarada non abbia sentito nulla...
Naruto: Oddio...questo potevi evitare di dirmelo.
Sasuke: Cosa potevo saperne che gemi così tanto.
Naruto: È che dimentico pure dove sono mentre godo.
Sasuke: L'ho notato. La tua copia sarà svanita?
Naruto: Si, da un pezzo. Grazie al cielo era già in camera, ed avevo comunque già informato Hinata che venivo quí.
Sasuke: Che venivi in tutti i sensi?
Naruto: ...idiota!
Sasuke: Non ci scambiamo gli insulti.
Mi sorride e porta una mano sulla mia nuca tirandomi a se e baciandomi di nuovo con dolcezza.
Poi, con mio stupore, si mette sotto le coperte facendomi stendere al suo fianco. Non avrei mai sperato che restasse anche a dormire con me, ma so che se avesse saputo dell'imminente intervento di sua moglie non lo avrebbe fatto.
Però ho giurato di rispettarla e non dire nulla a riguardo, seppur mi sento un poco in colpa so che lei preferisce così.