Il team sette è rientrato dopo due giorni e Sakura si è defilata uscendo con le amiche lasciando a me l'onere di informare nostra figlia riguardo alla nostra situazione.
Dovevamo parlarle insieme ed invece lei se l'è squagliata con la scusa che in un momento così delicato due bombe a orologeria nella stessa casa è meglio evitarle.
È vero che, loro due insieme, sono capaci di distruggere mezzo villaggio quando sono incazzate, ma mi pare un'esagerazione. Perché non ammette che non ha semplicemente il coraggio di darle una notizia del genere?
Comunque sia, mentre ceniamo soli io e mia figlia, le parlo senza girarci intorno.Sarada: Ah...ok.
Sasuke: Ok? Come sarebbe? È tutto quí quello che hai da dire?
Sarada: Più che altro mi stupisco che tu e mamma siete stati insieme tutti questi anni. Si vedeva benissimo che non c'era un minimo di passione tra voi due.
Sasuke: Perciò non ti dispiace che divorziamo?
Sarada: Si, è normale che mi dispiaccia, ma comprendo pure che è assurdo stare con una persona se non sei felice. Sembra una situazione simile a quella di un matrimonio combinato. Che poi come va a finire? Che uno dei due, se non entrambi, tiene come amante colui o colei che ama veramente.
Sasuke: Tu sei troppo sveglia per avere dodici anni.
Sarada: Ho preso da te.
Sasuke: No, hai più l'intelligenza di tuo zio.
Sarada: Allora mi sento davvero onorata. Essere paragonata ad Itachi Uchiha è la soddisfazione più grande.
Sasuke: Si, ma non montarti la testa.
Sarada: Vanno bene le cose con l'Hokage?
Sasuke: Cosa?! Fatti gli affari tuoi!
Sarada: Parlo del lavoro, non mi interessano le vostre questioni private.
Sasuke: È tutto tranquillo, missioni, rapporti e niente grosse minacce per ora.
Sarada: Quando tornerà Shikamaru ripartirai?
Sasuke: No, non penso. E poi Boruto mi ha chiesto di allenarlo e gli ho già detto di si.
Sarada: Va bene, sono contenta che resti.
Finita la cena ripulisco e vado nel mio studio. Oggi ho fatto montare il nuovo armadio, tiro giù il letto e mi stendo per qualche minuto ancora vestito.
Sono sollevato della comprensione mostrata da Sarada, e sono fiero di lei per come è già matura. Ringrazio il cielo che non abbia preso da Sakura su questo, che alla sua età era una palla al piede.
Si affaccia per darmi la buonanotte e sale al piano di sopra andando in camera sua. Tutto normale, come se avessimo parlato di cose di poco conto.
Sento uno spiffero arrivare dalla finestra, mi giro a guardare e vedo Naruto intrufolarsi quí dentro. Vorrà sapere com'è andata ma trovo strano che non abbia mandato una copia.Naruto: Allora? Come l'ha presa?
Sasuke: Meglio di quanto sperassi.
Naruto: È una Uchiha, cosa ti aspettavi? Scenate?
Sasuke: Guarda che non siamo tutti fatti con lo stampino.
Naruto: Quasi.
Sasuke: Come mai sei quí?
Naruto: Che domanda! Mi va di stare con te. Ho mandato una copia a casa per non destare sospetti.
Sasuke: Non penso di essere l'unico a saper distinguere le tue copie da te.
Naruto: Per fortuna si, invece.
Richiude la finestra e va verso la porta per dare un giro di chiave, dopodiché sale sul letto, gattonando su di me, e mi bacia voglioso.
Gli slaccio la felpa e porto le mani sotto la sua maglietta, tasto i suoi addominali, duri e scolpiti, poi salgo verso i pettorali prendendo i suoi capezzoli tra le dita. Lui ansima eccitato contro la mia bocca, inizia a strusciarsi col suo bacino sul mio facendomi crescere una voglia di farlo mai provata prima.
Scendo con le mani a giocare con l'elastico dei suoi pantaloni, infilando alcune dita all'interno per sfiorargli la pelle nuda dell'inguine.
Sopporta poco questa tortura a quanto pare perché mi afferra un polso e spinge la mia mano sulla sua erezione muovendosi contro il palmo.Sasuke: Stai messo bene, eh...?
Naruto: Vedo che apprezzi...
Si tira su sorridente togliendosi la felpa e la maglietta, poi si libera del resto rimanendo completamente nudo.
Torna a stendersi sul mio corpo facendo piazza pulita anche dei miei vestiti. Le sue mani scorrono sulla mia pelle accaldata e la sua lingua lungo il mio collo.
Ansimo volendolo sempre di più, ribalto le posizioni portandolo sotto di me e lo bacio e lecco lungo il petto e l'addome assaporando la sua pelle.
Giungo al suo inguine e passo la lingua per tutta la lunghezza della sua erezione che poi prendo interamente in bocca iniziando a succhiare.
Naruto geme senza controllo, è la prima volta che prova una sensazione del genere, come lo è stata per me quando me l'ha fatto lui. E mi ha decisamente fatto impazzire.
Dopo poco mi ferma non volendo fermarsi a questo e mi tira sopra di lui per baciarmi ancora mentre la sua mano scivola tra le mie natiche.Sasuke: Chi ti dice che farò io il passivo?
Naruto: Lo dico io, sono l'Hokage.
Sasuke: Come no, nel mio letto non sei nessuno.
Naruto: Beh, io non posso permettermi di stare con i dolori al culo in ufficio.
Sasuke: Perché, io si?
Naruto: Tu passi più tempo in piedi.
Sasuke: Trova un'altra scusa.
Naruto: Figuriamoci se cedi mai una volta su qualcosa tu...
Sasuke: Mi conosci, e non starò sotto.
Naruto: Va bene...ma vacci piano.
Sasuke: Non sono stupido. Girati.
Naruto: Come?
Sasuke: A pecora. Come sennò?
Naruto: Mi vergogno...
Sasuke: Sei scemo o cosa?
Naruto: Smettila di insultarmi!
Sasuke: Ma se ti fai problemi per niente è normale che ti rispondo così.
Naruto: Sono io quello che sta per farsi spaccare il culo! Abbi un po' di comprensione.
Sasuke: Mi stai facendo passare la voglia.
Sbuffa e si si gira come ho detto, ma poggiandosi sui gomiti e con la fronte tra gli avambracci.
Che fatica! È fatto apposta per complicare ogni cosa.