5. Agitazione

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Oddio, ora come me lo tolgo di dosso?
Devo stare calmo e ragionare, e soprattutto inventare una scusa in fretta...ma cazzo, ho il cervello completamente in tilt ed il sangue che tenta di affluire dove non deve, il cuore sembra impazzito ed ho il respiro accelerato.
Poggio la mano sul suo petto cercando di tenerlo a distanza ma i miei muscoli si rifiutano di collaborare. Ormai è chiaro che sono in trappola e distolgo lo sguardo verso il basso.

Naruto: Vuoi parlare o no?

Sasuke: No. Non cambierebbe nulla.

Naruto: Se non ti apri mai con nessuno cosa puoi saperne?

Aprimi?! Vorrei vedere lui se in una situazione del genere si confidasse. Beh, conoscendolo, con me sicuramente ne avrebbe parlato. Ma io non sono mai stato come lui, non ho mai cercato consigli su questioni personali.

Naruto: Sasuke, parla con me, ti prego.

Sasuke: Io...

Azzero questa misera distanza tra noi e lo bacio chiudendo gli occhi, non mi importa cosa succederà ora ma intanto mi sono preso le sue favolose labbra. Infondo è stato lui a dirmi di aprirmi e non c'era modo migliore di questo.
Per quanto tempo ho desiderato questo momento? Nemmeno lo ricordo più.
Inizialmente non reagisce, poi sento la sua mano posarsi dietro la mia schiena, all'altezza del mio rene, e...ricambia il bacio?! Non posso crederci!
Mi godo questo momento finché dura. Non vorrei staccarmi più, ed ho davvero paura delle conseguenze di ciò che ho fatto.

Naruto: Sa-Sasuke...non possiamo...

Sasuke: Lo so. Per questo non volevo dirtelo.

Naruto: Ma da quando?

Sasuke: Me ne resi conto quando seguii Orochimaru, per questo non ebbi la forza di ucciderti.

Naruto: Perché non mi hai mai detto nulla?! Accidenti a te!

Sasuke: Devo fare una lista?

Naruto: Guarda, non voglio neanche sapere i duemila motivi che avrai trovato per impedirti di parlare fin ora. Ma una cosa devi dirmela, come hai fatto a sopportare?

Sasuke: Come ho fatto con tutto il resto, dal giorno dello sterminio del mio clan.

Naruto: Sei un cazzo di masochista!

Dice mettendosi una mano sul volto, come se gli fosse venuto un mal di testa improvviso.
Cosa dovrei dire? Ha ragione.
All'improvviso mi trovo sdraiato sulla sua scrivania con lui, piegato su di me, che mi bacia di nuovo. È stato così rapido che non ho compreso come sia successo, e nemmeno mi importa.
Avvolgo le braccia intorno alle sue spalle e sento la sua lingua premere per entrare nella mia bocca, e glie lo concedo, gli concederei ogni cosa.
Caspita, quanto bacia bene! Avrei dovuto farmi avanti anni fa invece di nascondermi da bravo codardo che sono stato, se solo avessi saputo di avere una minima possibilità.
Bussano alla porta e ci stacchiamo immediatamente ricomponendoci in fretta.

Naruto: Avanti.

Sakura: Ciao, sono passata a controllare che non vi ammazziate.

Naruto: Ahahah. Siamo cresciuti, Sakura.

Sakura: E meno male! L'ultima volta vi siete fatti saltare un braccio a vicenda.

Sasuke: E se non smette di raccontarmi le sue cose con Hinata salta pure qualcos'altro...

Naruto: Lo sai che Shikamaru non mi ascolta.

Sasuke: Non vuol dire che devi rimbambire me!

Sakura: Sei sempre molesto, Naruto. Su questo non cambierai mai.

Naruto: Ma perché? Tu non parli con le tue amiche?

Sakura: No, di queste cose parlavamo prima di diventare madri. Noi donne maturiamo prima e di più, non lo sai?

Sasuke: Ma cosa vuoi che ne sappia lui?

Naruto: Siete cattivi!

Sakura: Beh, sono contenta di avervi trovato tutti interi, almeno per ora. Torno a lavoro, ciao ciao.

Dopo che è uscita e si è allontanata abbastanza, Naruto chiude la porta e torna a sedersi alla scrivania.
Sembra stia riflettendo, si sarà pentito di quel che è successo.
Poi proprio adesso doveva passare mia moglie?! Che tempismo del cazzo!
Mi affaccio alla vetrata in fondo all'ufficio osservando Konoha e cerco di non pensare al peggio, ormai ciò che è fatto è fatto e ci saranno comunque delle conseguenze, posso solo affrontarle a testa alta.
Non ho nemmeno voglia di valutare le varie opzioni e ricominciare ad arrovellarmi il cervello sul prossimo futuro.
Appoggio la fronte al vetro, svuoto la mente per non farmi prendere dall'ansia di questo pesante silenzio.
Dovrei forse dirgli la verità sul rapporto tra me e Sakura. So che lui tiene molto a lei, infondo è stata la sua prima cotta e successivamente si sono legati tantissimo come fossero fratello e sorella. Naruto non le farebbe mai un torto del genere, forse si preoccupa più per lei che per Hinata.

Naruto: Se vuoi prenderti il resto del pomeriggio libero puoi andare, tanto quí c'è poco da fare oggi.

Sasuke: Va bene, se ti servo chiamami.

Naruto: Si, tranquillo.

Esco senza dire altro. Farò un giro per il villaggio, non ho voglia di starmene a casa.
In questo momento sento un vuoto enorme dentro di me, la freddezza con cui Naruto mi si è rivolto alla fine mi ha spiazzato.
Sento veramente il bisogno di parlare con qualcuno questa volta, di sfogarmi e capire cosa è meglio fare per evitare di fuggire di nuovo.
Busso alla porta del mio vecchio maestro sperando sia in casa, mi apre subito col suo solito libro preferito in mano. Ancora non si stanca di rileggerlo?

Kakashi: Oh, Sasuke. Prego, entra.

Sasuke: Grazie Sensei. Ho bisogno di parlare con lei.

Kakashi: Deve essere grave se sei venuto fino a casa mia. Siediti pure sul divano, ti preparo un thè o preferisci una birra?

Sasuke: La birra è meglio, grazie.

Posa il suo libro sul tavolino del salotto e va in cucina per poi tornare con due bottiglie appena aperte. Si accomoda accanto a me prestandomi attenzione senza mettermi alcuna fretta, attendendo che io mi senta pronto per parlare.

Sasuke: Sensei, io...sono innamorato di Naruto.

Kakashi: Questo lo sapevo, cos'è successo?

Sasuke: Eh? Come sarebbe a dire che lo sapeva?!

Kakashi: Probabilmente l'ho capito ancor prima che tu stesso te ne rendessi conto.

Sasuke: Mi auguro che non ne abbia parlato con nessuno.

Kakashi: Assolutamente no, non sono un pettegolo. Dai, racconta...

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