15. Parlare

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Kawaki: Mi hai fatto chiamare per via del litigio?

Naruto: No, voglio chiederti un consiglio invece.

Kawaki: A me?

Naruto: Si, perché so che con te ne posso parlarne...

Ascolto dallo sgabuzzino la conversazione, cosa sta farneticando quella testa quadra?! Dove vuole arrivare uscendosene così?
Si è impuntato di iniziare il discorso da solo e sembra non sapere minimamente come iniziare, ma si può essere più stupidi?!
È chiaro che non può dichiarare direttamente "sto con Sasuke" facendogli magari prendere un colpo, ma partire in questo modo è ridicolo.

Kawaki: Ma riguarda Boruto?

Naruto: No, riguarda me e...un uomo. Ed io non so come fare delle volte, durante gli impegni di lavoro più o meno importanti, a non pensare a lui e...limitare la voglia di toccarlo quando lo vedo.

Kawaki: Aspetta...sono confuso. Tu ti sei sposato per copertura?

Naruto: Assolutamente no, sono bisessuale ed Hinata lo sa. Ed è anche al corrente del fatto che negli ultimi tempi la mia ossessione per quell'uomo è aumentata.

Kawaki: È il Kazekage? Non voglio impicciarmi degli affari tuoi, ma più ne so e più, insieme, possiamo trovare una soluzione.

Quell'imbecille di Naruto lo sta solo confondendo più di quanto già non sia, è proprio negato per intercedere sulle questioni sentimentali altrui. E pensare che per qualsiasi, o quasi, altro tipo di problematica trova sempre delle soluzioni.
Basta! Esco da quí e gli parlo chiaramente senza girarci intorno, fingo di non sapere nulla delle sue confidenze a Naruto e mi lamento dei palpeggiamenti datimi di nascosto dall'Hokage sul lavoro in presenza di altri.

Naruto: È quello che cercavo di spiegare, Sasuke. Però non parlarne come se fosse la fine del mondo.

Sasuke: Finché qualcuno non ti becca con la mano sul mio fondoschiena.

Naruto: Uff...

Kawaki: Temo che l'unica cosa che potete fare quando non siete soli è tenervi a distanza di sicurezza l'uno dall'altro.

Sasuke: Lo hai capito anche tu che non sa controllarsi.

Kawaki: A quanto pare.

Naruto: Ehi! Non fate comunella contro di me!

Kawaki: Comunque mi preoccupa come la prenderà Boruto se dovesse scoprirvi.

Sasuke: Ci ha già beccato due volte e, saputo che le nostre famiglie ne sono al corrente, non ha fatto una piega.

Naruto: Però Himawari ancora non lo sa, non farti sfuggire nulla davanti a lei.

Kawaki: Potrei intanto vedere come reagisce dicendole che mi piace Mitsuki. Certo con te sarà diverso perché sei il padre ed è molto gelosa di te, però magari capiamo come potrete dirglielo.

Sasuke: Mi sembra una buona idea. E a Mitsuki quando lo dici?

Kawaki: Che?! No, no, no. Non se ne parla.

Sasuke: Vuoi fare come me che ho pianto per mesi quando si è sposato Naruto?

Naruto: Sul serio hai pianto?

Lo guardo male per fargli capire di starsi zitto e mi avvicino a Kawaki mettendogli una mano sulla spalla.

Sasuke: Ascolta un ex represso che si è svegliato a trentadue anni, non riempirti di rimpianti e rischia.

Kawaki: E se mi rifiuta?

Sasuke: Farà male, ma sarà una sofferenza più breve nel tempo e senza rimorsi.

Naruto: Non mi sembra incoraggiante così.

Kawaki: No, Sasuke ha ragione. È meglio dire le cose come stanno che creare false speranze.

Sasuke: Poi, se dovesse andar bene, sarà ancora più bello di quanto immagini.

Kawaki: Non so come ringraziarti. Vi farò sapere su entrambe le cose allora. Ciao.

Esce dall'ufficio con un altro livello di coraggio e sento di aver agito nel modo giusto evitando che Naruto facesse danni.
Mi rimetto a lavoro pregando che abbia dimenticato ciò che ho detto prima, ma lui continua a fissarmi come se attendesse una risposta e poi mi richiede se è vero che ho pianto per lui.

Sasuke: No, l'ho detto apposta.

Naruto: Non devi mica vergognarti.

Sasuke: Se ti dico che non è vero non lo è.

Naruto: Allora non mi ami come dici.

Sasuke: Non dire scemenze! Non si pesa l'amore in base alle lacrime.

Naruto: Eppure io ne ho versate un'infinità per te...e non mi vergogno a dirlo.

Sasuke: Avevi altri motivi.

Naruto: Si ma è lo stesso discorso, devi capire che aprirsi sinceramente non fa male.

Sasuke: Forse ho pianto un pochino per qualche giorno, ma nulla di più.

Naruto: Sasukeeeee! Ti mando in bianco finché non mi dici la verità!

Sasuke: Tu? Non ci riusciresti mai.

Naruto: Vuoi scommettere?

Sasuke: Va bene, tanto hai già perso.

Naruto: Lo dici tu.

Sasuke: Lo dice la tua mano sul mio culo. Idiota!

Sposta il braccio sul proprio petto arrossendo e guardandomi con un'espressione confusa. Neanche si era reso conto che, avvicinandosi a me per sfidarmi faccia a faccia, mi aveva abbracciato ed era sceso a toccarmi il fondoschiena. Sembra ormai muoversi in automatico con me, senza pensare a cosa sta facendo.
Lo bacio avvolgendo la sua vita con un braccio, una volta immaginavo soltanto di chiudere le discussioni con lui zittendolo in questa maniera ma ora posso farlo e ne approfitto.
Lui mi carica in braccio e mi porta verso il divano buttandomici sopra e salendo su di me infilando contemporaneamente la lingua nella mia bocca...non devo fargli prendere il sopravvento per quanto mi piaccia, almeno non ora.

Sasuke: Ci hai già ripensato?

Naruto: No, ho deciso che non mi avrai finché non parli.

Sasuke: Il tuo comportamento dice tutt'altro.

Naruto: Dici? Non pensi che invece voglio sverginarti?

Sasuke: Eh? No! Non ci pensare nemmeno! Non farò il passivo!

Naruto: Lo vedremo.

Sasuke: Naruto, non mi provocare. Non mi va di distruggere l'edificio.

Naruto: Arriveresti a scontrarti con me per una cosa del genere?

Sasuke: Si.

Si alza e torna alla sua scrivania offeso riprendendo a trafficare con le carte da visionare.
Perché mi sento in colpa ora? Non capisce che ho paura di lasciargli fare l'attivo? Non mi sento sicuro data la sua ignoranza verso i rapporti omosessuali. Dovrei dirglielo? Forse si, ma non è da me esternare certe debolezze. Non è da me esternare alcuna debolezza anzi.

Naruto: Comunque basterebbe che mi spieghi cosa devo fare, non sono del tutto scemo.

Sasuke: Vedremo...ci penserò.

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