*t/n POV*
"permesso" dissi educatamente mentre sorpassavo l'ingresso della casa. Era un mix tra il tradizionale e il moderno, con in atmosfera confortevole, proprio quell'atmosfera che senti in un luogo che ti sta a cuore. Era come trovarsi a casa in poche parole... si, sono strana se giudico luoghi e persone come se li conoscessi da una vita, ma sono fatta così.
aiko: "i miei non ci saranno fino alla prossima settimana, quindi saremo qui da sole.... sai cucinare vero?" disse con uno sguardo un po' preoccupato.
t/n: "ehm.... sì cioè se hai gli ingredienti preparo la vera carbonara italiana... no pancetta, mi serve il guanciale." dissi quasi come una minaccia
aiko: "ti fai andare bene la pancetta..."
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silenzio
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t/n: "grazie ma no grazie ARRIVEDERCI E A MAI PIÙ-" venni afferrata dal colletto della mia maglia "okok stavo scherzando ma LA PANCETTA NON L'ACCETTO."
aiko: "che schizzinosa... va bene... è tutto in frigo..."
t/n: "yay"Visto che erano ancora le sei decidemmo di metterci sul divano e parlare un po' del più e del meno.
aiko: "hey hey, quindi quelle cicatrici come te le sei fatte?"
Arrivo subito all'argomento che speravo si fosse dimenticata, ma credo proprio che mi toccherà parlarne...
t/n: "speravo ti fossi dimenticata di quelle cicatrici... bhe non lo mai raccontato a nessuno da quando sono arrivata qui, quindi sei la prima e ti prego di non parlarne con nessuno." lei annui "bhe, molte persone conoscono le mie cicatrici come <ricordi del mio passato da bambina irrequieta>, ma in realtà...eh, è un po' triste raccontarlo ma io ero... come dire....ero maltrattata(?)... si, si può dire così" dissi con un sorriso malinconico in volto
Aiko rimase lì per un po' a fissarmi spaesata dalla mia risposta.
aiko: "c-cosa? E ME LO DICI COSÌ COME SE FOSSE UNA COSA A CUI SEI ABITUATA?!"
t/n: "il problema è che mi ero abituata..." dissi senza accorgermene.
aiko: "spero tu stia scherzo... dai, di che stai scherzando" disse avvicinandosi a me.
Non so perché quel suo modo di reagire mi fece ricordare tutto ciò che era successo, ma sentivo un peso sul petto diventare sempre più pesante e gli occhi bagnarsi.
aiko: "adesso hai risolto tutto vero?" io le afferrai i polsi e la guardai negli occhi.
t/n: "adesso è tutto ok, te lo giuro." dissi poi sorridendo. Mollai un po' la presa e lei mi abbracciò per poi dire: "se hai bisogno ci sono io qui, ok?"
t/n: "aaaaa così mi fai piangere davvero :')"
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Del resto la serata passò velocemente, a pezzettini raccontai del mio passato a quella che oramai era la mia migliore amica. Io, dopo tutto quello che avevo passato, sono riuscita a trovarmi una migliore amica. Il mio cuore stava esplodendo.
Alla fine andammo a dormire, ricordando che il giorno seguente mi sarei dovuta alzare ancora presto per quegli idioti.skip time
La sveglia suonava e le lamentele di Aiko stavano spaccando i miei timpani. La mattina era arrivata e non essendo abituata a svegliarsi così presto, Aiko era lì che stava maledicendo tutti e tutto. Spensi l'allarme e mi alzai per aprire le finestre (lo so che molti di voi non sono persone mattiniere, non lo sono neanche io tranquilli/e).Aiko: "perché quei ragazzi li del tuo club si svegliano così presto per sudare?!" disse un po' incazzata, un po' ancora addormentata.
t/n: "ada che te l'avevo detto che potevo tornare a casa e così stamattina potevi dormire.... ma sei testarda come pochi..."
Alla fine inizia a prepararmi mentre Aiko barcollava qua e là per i corridoi di casa sua, le tirai fuori la sua colazione che mi aveva chiesto tipo a mo' di cliente e cameriera.
Finito di preparare tutto e dopo aver ricontrollato di aver tutto, iniziamo ad incamminarci verso la palestra della scuola.t/n: "non era necessario che tu venissi con me, potevi farti gli affari tuoi sul divano"
aiko: "ormai mi ero svegliata, e poi voglio vedere cosa c'è di divertente nel vedere ragazzi prendere a ceffoni dei palloni"
t/n: "tu non conosci le vere emozioni che la pallavolo ti fa provare." dissi mentre la fulminai con lo sguardo
aiko: "ah ma quindi anche la tipa che durante le ore di ginnastica fa teoria e aiuta il sensei sa cosa vuol dire correre e sudare come degli animali..."
t/n: "... io facevo ginnastica e la farei volentieri anche adesso se non fosse PER LA MIA ROTULA CHE PARTIREBBE VAI COME UN AEREO CHE SPICCA IL VOLO"
aiko: "molto interessante.... a parte essere stata trattata da schiava hai anche dei legamenti della ginocchia tarocchi..."
t/n: "e piantala... la prossima volta mi metto a correre e se la rotula mi esce ci pensi tu a rimetterla a posto."
Lei fece una faccia alquanto schifata, probabilmente si era immaginata la scena e come biasimarla...
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~I wish you were mine~ // {Tanaka x reader}
FanfictionT/n, una ragazza che si è trasferita da poco durante il suo secondo anno di superiori, decide di unirsi al gruppo di pallavolo maschile come manager. All'inizio questo era solo un passatempo per farsi nuovi amici e cercare di pensare il meno possibi...