📌 Alfa
Il "per sempre" nella vita non esiste
Una rosa sfiorita e triste avrà comunque tanto fascino
Charles Leclerc aveva perso tutto. Suo padre. Il suo migliore amico. La sua ragazza. Il titolo mondiale. Non c'era più niente a quel mondo che per lui avesse senso, in quel momento. Si sentiva vuoto, come circondato da un alone nero impossibile da sbiancare.
I suoi amici avevano provato ad aiutarlo, a cercare di salvarlo da quel baratro di disperazione in cui quel pilota tanto bravo era finito. Ma niente. Niente di niente. E alla fine si erano arresi. Persino Charlotte, la sua ex, lo aveva fatto - <<Io ci ho provato, Charles>> diceva <<Ma tu non vuoi essere aiutato ed io sono stanca di questo>>
Correva il 15 dicembre del 2023 - l'anno in cui il predestinato subì la più grande batosta della sua carriera in Formula 1. Dopo il ritiro di Lewis Hamilton, diventato per 9 volte campione del mondo, la battaglia si era di nuovo infuocata tra Red Bull e Ferrari, tra il diavolo rosso di Charles Leclerc e il leone indomabile di Max Verstappen. La distanza di punti tra loro due prima dell'ultima gara era di venticinque punti, quasi impossibile per Charles perdere.
Ma fu così.
Max Verstappen vinse di forza il Gran Premio, conquistando il punto addizionale del giro veloce. Mentre Charles fu costretto al ritiro per via di uno scontro dopo Safety Car provocato da una delle Haas.
Sembrava che l'universo ce l'avesse con lui. Per una volta aveva quello che desiderava, stava per sfiorare l'agognato trofeo, quella coppa che lui e Jules avevano tanto sognato insieme quando erano piccoli. Invece si ritrovava con un pugno di mosche in mano.
Lì, era scoppiato, e nel suo vaso era caduta una goccia di troppo. Per la prima volta, aveva tirato fuori tutto quello che non si era mai permesso di dire a nessuno.
Era sempre stato ritenuto una persona buona, gentile, persino sua madre faticò a riconoscerlo in quei momenti. Arthur e Lorenzo si erano spaventati davvero nel vedere loro fratello in quello stato. Non era più il predestinato. Non era più Charles.
Il monegasco non dormiva da giorni, se ne stava seduto sul letto del suo appartamento da solo, rimuginando su quanto la sua vita facesse schifo. Le occhiaie sul suo viso erano marcate, neanche fossero state ricoperte di strati e strati di trucco.
Il suo stomaco brontolava a ripetizione: l'unica cosa che sapeva cucinare era la pasta al tonno (che, tra parentesi, gli faceva anche altamente schifo in quel momento). Ma non aveva voglia di alzarsi: credeva di non essere in grado di fare nemmeno quello.
Sentiva gli occhi bruciare, probabilmente per mancanza di sonno. Percepiva le lacrime salire sempre di più, ma lui non piangeva. Né si lamentava. Stava zitto. Nascosto tra le ombre del suo stesso silenzio.
Forse, però, era quel mutismo il dolore peggiore. Se avesse gridato, almeno, avrebbe provato a buttar fuori tutto il dolore, tutta la sofferenza accumulata. Ma non era uscita nemmeno una parola.
Quando Charlotte se n'era andata, aveva provato un'ultima volta a svegliarlo da quel suo stato orribile, ma neanche un suono. Niente. Così aveva girato i tacchi ed era uscita sbattendo la porta così forte che per un attimo pensò di averla staccata dai cardini.
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Darkside- Charles Leclerc
Teen Fiction"Sappi, Camille, che sei l'unico motivo per cui ho continuato ad alzarmi" ~ Charles Leclerc ha toccato il fondo. Ogni cosa per lui ha perso valore, va avanti solo perché non può permettersi di provocare altro dolore alle persone che ama e i suoi fam...