2. Quando Dio ti ha inventata

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📌 Emanuele Aloia


Quando Dio ti ha inventata

Probabilmente quel giorno sai

È iniziata la mia vita


<<La mononucleosi? Seriamente?>> domandò Camille ironicamente, materializzandosi nella stanza di Charles e costringendolo a cacciare un urlo per lo spavento.

<<ODDIO!>> l'altro scattò, tremando e portandosi la mano al cuore <<Non farlo mai più, Cami! MAI PIÙ!>> solo poi si accorse del giornale che l'Angelo sventolava rapidamente <<Che cos'è?>>

<<Te l'ho appena detto. Da quando hai la mononucleosi? Se sei contagioso, sappi che non voglio ammalarmi!>> lo prese in giro lei, ridacchiando <<Dovresti farti curare, Charles! Non è una cosetta da niente!>>

<<Eh?! Ma io non ho la mononucleosi! Che cosa vai blaterando, Cami? Ti sei drogata anche tu, per caso?>>

<<Questo è quello che ha annunciato la Ferrari, mio caro e rimbambito protetto>>

<<Si sono ammattiti tutti?>> chiese il pilota, allungandosi e strappando il giornale dalle mani dell'Angelo <<Mononucleosi? Ma scherziamo?>>

<<A quanto ho letto in giro, serviva loro una scusa per giustificare la tua assenza dalla scena pubblica. Nessuno dei tuoi conoscenti ha detto una parola, nemmeno Charlotte>> lo informò lei, storcendo il naso <<Comunque sia, è una buona scusa! E regge anche!>>

<<Ho capito... ma tipo qualcosa di più semplice?>>

<<Non chiederlo a me!>> Cami alzò le mani, scrollando le spalle <<Non importa, però! Tuttavia, mio caro...>>

<<Che c'è?>>

<<Tra pochi giorni è Natale...>> incominciò a dirgli lei, gettandola lì come se fosse una cosa leggera, un qualcosa di poco conto <<E penso che dovresti andare dalla tua famiglia>> concluse, scaricando la botte più pesante dalla nave.

<<No!>> si affrettò a gridare Leclerc, scuotendo la testa con forza.

<<Capisco la foga, ma così ti parte la testa dal collo>> gli fece presente lei, cercando di sdrammatizzare, ma trovandosi a becco asciutto quando lui la fulminò con gli occhi <<Oookay, allora. Vediamo di metterci d'accordo su questa cosa...>>

<<Non c'è niente di cui discutere, Camille! Non voglio andarci!>>

<<Ma allora sei sordo, amico mio. C-A-M-I! CAMI! Camille non mi piace, è meglio più corto come nome!>> lo interruppe per correggerlo. Doveva in qualche modo evitare che Charles rifiutasse la proposta.

<<Ma... stavamo parlando di un'altra cosa!>>

<<No, non stavamo parlando. Tu stavi blaterando cose senza senso sul fatto di non andare dalla tua famiglia per Natale, mentre io ti stavo bellamente ignorando, troppo impegnata a notare la tua completa mancanza di memoria nel ricordare il mio nome>> sentenziò velocemente l'Angelo, ammiccando in direzione del ragazzo <<Allora... che ci mettiamo? Smoking? No? Troppo da pinguino? Hai ragione>>

<<Camille, vuoi calmarti?!>>

<<No>> replicò l'Angelo, tornando a concentrarsi sull'outfit che il pilota avrebbe dovuto indossare <<Allora, abbiamo detto che lo smoking no. Quindi possiamo fare con camicia e i pantaloni eleganti, tanto con quelle gambine secche che hai ti entra tutto>>

Darkside- Charles LeclercDove le storie prendono vita. Scoprilo ora