9. Cherofobia

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📌 Martina Attili


E cerco ogni forma di dolore

Mischiata al sangue col sudore


Il tempo passava veloce e gennaio era ormai agli sgoccioli. Non mancava più così tanto all'arrivo della prima gara della stagione 2024 e... e Charles e Camille si parlavano a fatica. Era difficile vederli conversare come prima del loro secondo bacio e la cosa intristiva entrambi.

Si volevano bene, quei due, c'era un sentimento forte... eppure si trovavano costretti ad allontanarsi dall'altro per non rischiare di commettere ancora uno sbaglio.

Soprattutto l'Angelo.

Lei si trovava sul filo del rasoio, avendo infranto le leggi angeliche. Per sua fortuna, sembrava che nessuno si fosse interessato a lei e che quindi potesse continuare ad ignorare il suo cuore bellamente.

Le cose erano diventate davvero troppo complicate e il solo pensiero di cosa sarebbe potuto accadere la tormentava. Aveva paura per Charles, in realtà. Lei sarebbe sopravvissuta, era immortale e abituata a soffrire... ma lui?

Appoggiata al balcone, se ne stava zitta zitta a guardare il panorama. Il pilota, nel frattempo, si stava allenando con il suo preparatore atletico, completamente deconcentrato. Faceva bene gli esercizi solo perché ormai, dopo anni e anni, il suo corpo si era perfettamente adattato e quasi si muoveva da solo. La realtà è che Charles pensava a lei, pensava ai loro baci, ai loro sorrisi, alle loro risate, alle loro giornate passate insieme a chiacchierare e a discutere, ai loro battibecchi. E provava nostalgia.

<<Okay, per oggi abbiamo finito!>> gli disse Andrea, recuperando tutto il materiale <<Per fortuna che la mononucleosi ti è passata! Almeno potrai tornare ad uscire in pubblico, i tuoi fan sono tutti preoccupati per te!>> rise l'uomo, divertito.

<<Già, per fortuna! Quasi non ci credevo quando il medico mi ha detto che ormai sto praticamente benone!>> rispose il monegasco, recitando la sua miglior scena <<Anche io non vedo l'ora di uscire!>>

<<L'importante è che tu ora ti riprenda completamente!>> e poi lo salutò, dirigendosi alla porta <<Ciao Charles, ci vediamo domani>>

<<Ciao Andre>>

Sospirando, il pilota raggiunse Camille e si lasciò cadere sulla sdraio. Aprì la bocca per parlarle, ma nessun suono ne uscì e per un attimo gli sembrò di tornare a quei momenti prima di conoscerla, quando non era in grado di dire neanche una parola. Una sensazione di timore lo invase, quasi bloccandogli il respiro.

Si sentiva soffocare.

<<Non ci tornerai>> esordì l'Angelo, chinando la testa in avanti e non voltandosi mai indietro a guardarlo <<Come prima, dico. Non ci tornerai>>

<<C-come puoi saperlo?>>

<<Perché non lo permetterò>> sentenziò Camille, lentamente ma con decisione <<E questa situazione è solo il risultato di una combinazione di stupidi eventi che non fanno altro che alimentare il dispiacere di entrambi>>

<<Ma...>>

<<Credi davvero che sia altro, Charles? Credi sul serio che questi momenti di timore così ci facciano bene? Abbiamo commesso degli errori e dobbiamo assicurarci che non succeda nuovamente una cosa del genere>>

<<Sì>> bisbigliò Charles, ferito, che non si accorse dei pugni stretti di Camille e delle sue unghie conficcate nella carne pur di non tradirsi <<Sì, hai ragione>>

Darkside- Charles LeclercDove le storie prendono vita. Scoprilo ora