15. Eclissi del cuore

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📌 L'Aura


Se solo tu mi sfiorerai

Ci stringeremo eternamente

Ce la faremo se tu vorrai

Non sbaglieremo mai


Mancava sempre meno al primo Gran Premio dell'anno e Charles era sempre più in ansia. Aveva già dovuto affrontare, prima di qualsiasi altra cosa, i test pre-stagione e il responso era stato positivo: era quasi praticamente guarito e Camille era felicissima.

La promessa che le aveva fatto brillava nella sua mente e se solo avesse potuto - non sembrando uno psicopatico - se la sarebbe tatuata in fronte: doveva vincere. Doveva vincere e solo in quel caso lei avrebbe chiesto a Dio il suo favore divino.

Il pilota Ferrari in realtà era convinto che la sua guardiana avrebbe dovuto chiederlo anche in quel preciso istante. La situazione con suo padre non era delle migliori, l'uomo infatti stava cercando di fare l'impossibile pur di distruggere la figlia. Quale occasione migliore per tentare di salvarsi la pelle?

Gli Angeli del Giudizio, stando a quanto Cami gli aveva detto, erano passati a fare dei sopralluoghi almeno quattro volte nell'arco di due settimane. Non era per dire, ma anche lui si sentiva un po' in imbarazzo e sotto stress.

Era vero che in quell'occasione l'Angelo gli aveva spiegato tutto e non lo aveva tenuto all'oscuro di niente ma non era affatto contento di sapere che altre persone lo osservavano - persino mentre era in bagno.

Tuttavia aveva giurato a sé stesso che avrebbe fatto l'impossibile per proteggere Camille e così era stato zitto. Non aveva detto una parola, nemmeno quando aveva visto la sua guardiana in un'azione che sembrava insolita - un inchino. Lei poi gli aveva spiegato che davanti agli Angeli Superiori bisognava inginocchiarsi o inchinarsi come segno di rispetto nei confronti della loro autorità incontrastabile.

E se persino una come Camille si inginocchiava, beh... non c'era davvero molto su cui scherzare.

Avevano deciso, di comune accordo, di imparare un alfabeto speciale, in modo da poter comunicare a modo loro senza che i loro stalker capissero, una sorta di codice sotto forma di immagine. Charles disegnava qualcosa e Cami faceva in modo di rispondere senza destare sospetti. Era ingegnosa come cosa ed era stata tutto frutto della spiccata intelligenza dell'Angelo.

Usavano quella scrittura prevalentemente all'inizio di ogni conversazione: stando a quello che la guardiana aveva spiegato, gli Angeli del Giudizio erano in grado di assumere l'aspetto di qualsiasi persona che doveva essere interrogata e nessuno, probabilmente nemmeno Dio stesso, sarebbe stato in grado di distinguere la copia dall'originale. E anche se Charles aveva assicurato che lui l'avrebbe riconosciuta in qualsiasi caso, Camille aveva preferito non rischiare e dargli una possibilità di salvezza.

Il pilota afferrò la lavagnetta che aveva comprato, si sedette sul divano con Cami accanto e disegnò sopra un sole, poi una nuvola e poi una corona - significava "Qui", inteso come domanda. Se avesse scritto anche il punto interrogativo sarebbe stato ovvio realizzare che si trattasse di un modo di comunicare e di certo gli Angeli non l'avrebbero apprezzato.

Camille scosse il capo <<No, adesso non c'è nessuno>>

Charles tirò un sospiro di sollievo <<Meglio così>>

Restarono in silenzio per diversi secondi, poi la creatura celeste incominciò a parlare <<Beh, il mio caro paparino sta dando il meglio di sé. Continua a denunciarmi per le cose più assurde!>> affermò con voce dilaniata, incrociando le braccia al petto <<Ormai dovrei esserci abituata, eppure...>>

Darkside- Charles LeclercDove le storie prendono vita. Scoprilo ora