10. Un milione di cose da dirti

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📌 Ermal Meta


Tu diventi più bella ad ogni tuo respiro

E mi allunghi la vita inconsapevolmente


<<Quando mai ho deciso di darti retta!>> sbuffò Camille, affaticata, concludendo la sequenza di addominali <<Ma come fai a fare queste cose? Persino io che non ho praticamente organi interni sento dolore alla milza!>>

Charles scoppiò a ridere, soddisfatto. Si era preso una piccola vendetta nei confronti dell'Angelo ed era riuscito anche a velarla per bene. L'aveva spacciata per una scommessa e Cami ci era cascata in pieno.

<<Non lamentarti, tesoro. Ti mancano ancora delle flessioni! E non solo...>> il monegasco incrociò le braccia al petto, continuando a tenere gli occhi fissi sulla ragazza <<Stai spirando?>> le chiese, sorridendo, quando la sentì respirare più pesantemente del normale.

<<Te l'ho già detto una volta e lo ripeto! Spero vivamente che un camion ti investa!>>

La risata del pilota riempì di nuovo la stanza: Charles era allegro e quello non poteva far altro che rendere Camille fiera. Certo, lei stava faticando - non essendo minimamente un tipo atletico -, ma se quello bastava per far ridere il ragazzo, allora avrebbe continuato per l'eternità.

Il francesino continuava a prenderla in giro per la sua corporatura ossuta e per quelle sue braccia scheletriche, beccandosi ogni volta in risposta una linguaccia e la solita frase "Ricordati sempre che sono un Angelo, idiota!, occhio a quello che dici!"

<<Accidenti!>> borbottò sottovoce lei, quando batté con forza il mento contro il pavimento, crollando per la fatica. Si girò, supina, tenendosi la pancia con le mani e prendendo grossi respiri <<Tu prima o poi mi farai morire di crepacuore!>>

<<Eeee, per due esercizi? Sei proprio sfaticata, Camille!>> scherzò Charles, tendendole una mano per rialzarsi <<Crolli subito, non me l'aspett... AAA!>> cacciò un mezzo grido quando Cami gli colpì il polpaccio con il piede <<AH! FA MALE!>>

<<Questo è per avermi fatto faticare...>> preannunciò la giovane, contando sulle dita <<E scusami se ti ho fatto cadere>>

<<Ma non mi hai...>>

<<OPS!>> esclamò fintamente l'Angelo, dopo che Charles cadde accanto a lei. Ricevette un'occhiataccia in risposta e una pizzicata alla guancia destra <<Che carino, sembri una nonnetta amorosa!>>

<<Che cos'hai contro le nonnette amorose?>>

<<Niente>>

<<Ma con me te la prendi sempre!>>

<<Ti sei reso conto di esserti appena definito nonnetta amorosa, vero?>> Cami non poté evitare di fare una battuta, per poi tornare seria <<Con te me la prendo perché mi diverto. Tu ti incazzi ed io rido. Più o meno funziona così!>>

<<Quanto vorrei che voi Angeli foste in grado di leggere il pensiero!>>

<<Perché?>>

<<Perché vorrei tanto che tu leggessi quello che sto pensando in questo momento>>

<<Eddai, dimmelo!>>

<<No>>

<<Eddai, Charles!>> Cami gli si aggrappò al braccio, con un riflesso involontario e senza nemmeno accorgersene <<Dai, dimmelo!>>

Darkside- Charles LeclercDove le storie prendono vita. Scoprilo ora