4. Vent'anni

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📌 Måneskin


Spiegare cos'è il colore

A chi vede bianco e nero


<<Stupida! Stupida! Stupida!>> strillò Camille, piangendo <<Perché sei tornata sulla nave? Potevi salvarti!>> e intanto ingeriva pop-corn su pop-corn sfruttando la mano del suo protetto.

Charles, accanto al suo Angelo custode, stava facendo di tutto per non ridere. Aveva visto in Tv che stavano dando Titanic e così gli era venuta la brillante idea di chiedere a Cami se lei l'avesse mai visto.

Dopo la risposta negativa della ragazza, si erano sdraiati sul letto armati di pop-corn e patatine  e avevano cominciato la visione. Quello che il pilota non poteva sapere riguardava l'enorme vena da telecronista di Cami: difatti lei aveva cominciato a fare commenti, che la maggior parte delle volte facevano sbellicare dalle risate.

<<Dimmi che non muoiono, ti prego>> Cams si voltò a guardare il ragazzo. Gli occhi da cerbiatta.

<<Ehm...>>

<<Charles? Perché stai zitto?>>

<<Come dire, Cami...>>

<<Oh no!>> sbuffò la bionda, incrociando le braccia al petto e imbronciandosi. Sembrava una bambina e Charles non poté far altro che accorgersi della sua bellezza <<Bah, finiamo a vederlo>>

<<Sì, anche perché mi sta venendo voglia di impiccarmi>> mormorò il pilota, ma non piano abbastanza perché Cami non lo sentisse.

<<Prego?>>

<<No, nel senso, sono tre ore che lo stiamo guardando... il letto ha preso la forma del mio didietro ormai>>

L'Angelo rimase a guardarlo, divertita <<Ci penso io a sistemartelo dopo>>

<<Vuoi farci un altro buco, magari?>> la prese in giro, posandole la mano sopra la testa e spingendo leggermente <<Sai, si chiama letto, non Emmental>>

<<Divertente, Leclerc>> replicò Cami, gonfiando le guance e spostando di nuovo lo sguardo sulla televisione. Non l'aveva detto a gran voce ma era felice di essere lì con lui.

Le regole angeliche erano chiare e concise e lei stava per infrangere il confine della più importante. Ma non aveva paura delle conseguenze.

<<Senti una cosa...>> le disse Charles all'improvviso, addolcendo i toni <<A Capodanno ti va di sgravare?>>

<<S-sgravare? Che vuoi dire, sentiamo?>>

<<Non lo so. Usciamo, in macchina. Partiamo, guidiamo fino a quando ne avremo voglia. Senza meta. Senza orario. Solo io e te>> negli occhi del monegasco, Camille leggeva sicurezza. Sapeva quello che stava dicendo, non si trattava solo di uno strano delirio temporaneo.

<<È un piano estremamente stupido...>>

<<Lo so, però...>>

<<Però ci sto>> esclamò la ragazza, annuendo con vigore <<Okay. Partiamo>>

<<Davvero?>> lui sembrava sorpreso. Pensava che Cami non gli avrebbe mai detto di sì, responsabile com'era.

<<Sì, davvero. Tu sarai anche folle, ma io loro sono più di te!>> ribatté la ragazza <<Ora però finiamo davvero questo film. Dai che tanto non piango!>>

Darkside- Charles LeclercDove le storie prendono vita. Scoprilo ora