6. Gli Avengers

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"Ti aspettiamo per cena." Le disse Tony prima di uscire dalla stanza. In quel momento Talia voleva fare solo una cosa e una soltanto: una doccia bollente. Aprì la porta del bagno, che era arredato sempre nello stesso stile del resto della casa, e accese l'acqua della doccia per farla scaldare. Quando ebbe finito si sentì molto meglio: non si spiegava ancora la metà delle cose che le stavano succedendo ma almeno stava scoprendo piano piano la verità. Si sedette sul letto con ancora i riccioli corvini bagnati che le cadevano lungo la schiena e si ritrovò a pensare a quando avrebbe rivisto suo padre, Ade: i ricordi che le erano tornati di lui erano pochi, ma poteva immaginare che fossero molto legati e poi quella sensazione che provò quando lo vide il giorno precedente, era come se non si fossero mai separati. Si scosse dai suoi pensieri e finì di vestirsi con un paio di leggins e una felpa nera che trovò nell'armadio, in cui non c'erano nemmeno un paio di jeans, lei odiava i leggins. Prese la felpa che le aveva prestato James e la piegò portandola con sé prima di uscire dalla sua stanza chiudendosi la porta alle spalle; si avvicinò alla porta alla destra della sua e un po' timidamente bussò. Sentì dei passi muoversi all'interno e poi James aprì la porta della sua camera con solo un asciugamano bianco legato in vita. La pelle era ancora umida, i capelli bagnati erano tirati indietro e per la prima volta Talia riuscì a vedere il punto in cui il braccio in metallo finiva: la pelle intorno a quel punto era tutta piena di cicatrici e di tagli profondi. Talia avvampò mentre lui la fissava con fare interrogatorio, ma con un leggero ghigno in volto.

"Hai bisogno?" le chiese lui quasi divertito.

"No, cioè si, scusa volevo solo riportarti la felpa, grazie James." Rispose Talia tutto d'un fiato allungandogli la felpa che lui prese in mano.

"Puoi chiamarmi Bucky."

"Mi piace James." Talia fece spallucce, si avviò lungo il corridoio e solo quando lei aveva quasi finito di percorrerlo in direzione della cucina, sentì la porta della camera di James chiudersi. Entrò in cucina dove si sentiva un profumo delizioso e vide Sam tutto intento a cucinare: lei si avvicinò lentamente e si sedette su uno degli sgabelli dell'isola della cucina.

"Scusa se ti ho fatto volare via prima, è solo che..." disse Talia guardandosi le mani e poi riportando lo sguardo su Sam che la stava fissando in silenzio "Non capisco ancora bene come gestirli..."

"Non ti preoccupare Talia, non mi sarei dovuto avvicinare così in primis." Le disse sorridendo e tornò a cucinare.

"Che cosa stai cucinando?" le chiese Talia curiosa

"Il Jambalaya è un piatto tipico della Louisiana, da dove vengo io. L'hai mai assaggiato?"

"No, mai, ma il profumo sembra molto buono, ti serve una mano a fare qualcosa?"

"Oh no, tranquilla ora si deve cuocere, però mi puoi fare compagnia con una birra." Le allungò una bottiglia di birra facendole l'occhiolino.

"Quindi voi Avenger proteggete il pianeta giusto? Non siete un po' in pochi qui?" gli chiese Talia sorseggiando un po' di birra e Sam sorrise.

"Oh siamo in di più, credimi, abbiamo appena finito una missione molto importante abbastanza collettiva, quindi la maggior parte di noi sono a casa con le proprie famiglie, altri sono già in missioni minori e alcuni..." Gli si ruppe un po' la voce quando arrivò alla fine della frase.

"Mi dispiace, hai perso degli amici?"

"Diciamo che la sua è stata più una scelta, è un po' complicata come storia: dopo una battaglia del genere si è tutti portati a compiere scelte drastiche."

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