7. Il Sergente Barnes

140 6 0
                                    

Un rumore assordante svegliò Talia da quella specie di sogno strano che la tormentava da quando aveva chiuso gli occhi: più che sogni erano come piccoli frammenti di ricordi di una vita passata, talmente lontana che sembravano quelli di un'altra. Aprì gli occhi e si trovò distesa nel suo letto, nonostante fosse sicura di non esserci arrivata con le sue gambe, la cosa che le premeva era far smettere quel rumore. Mugolò qualche parola irritata e provò a coprirsi di nuovo il viso con la coperta.

"Signorina Talia mi scusi se l'ho svegliata ma il Sergente Barnes mi ha detto di svegliarla e di ricordarle il vostro allenamento di questa mattina." Disse la voce elettronica che rimbombava nella stanza, a quanto pare Friday era davvero dappertutto.

"Che ore sono?" le chiese Talia abbassando leggermente la coperta sul suo viso per adattarsi alla luce del giorno.

"Sono le 7:25 del mattino. Il Sergente Barnes la aspetta per le 8:00 nella palestra al terzo piano; la colazione è già pronta in cucina che la aspetta." Talia sbuffò e si alzò controvoglia.

"Grazie Friday."

"Sempre un piacere, Signorina." Talia si precipitò in bagno per lavarsi la faccia e decise di legarsi i suoi lunghi capelli ricci in una coda, poi si diresse verso l'armadio per cercare dei vestiti sportivi e trovò un set completo tutto con il logo degli Avengers. Una volta pronta uscì dalla camera per andare verso la cucina, sorprendentemente silenziosa, e prese un po' del cibo che era già pronto sul piano dell'isola e una tazza di caffè prima di accomodarsi su uno degli sgabelli.

"Oh sei già in piedi, il Sergente non ti vuole far riposare vero?" per poco non si strozzò con una fragola quando sentì la voce di Tony alle sue spalle. Si avvicinò sorridente con un nuovo paio di stravaganti occhiali e una t-shirt di una qualche band rock e si accomodò nello sgabello accanto al suo.

"Pensavo fossero già tutti in piedi."

"Oh no, l'unico che si sveglia prima dell'alba è Barnes: Sam e Wanda prima delle 8:30/9 non sono in piedi." Talia alzò gli occhi al cielo "Tranquilla, sono qui apposta: monitorerò i tuoi allenamenti insieme a Friday per vedere se utilizzerai i tuoi poteri e per mappare le tue capacità e i tuoi miglioramenti, sperando che questo possa aiutarti a controllarli." Le disse sorridendo e un grosso peso, che non sapeva nemmeno di avere, si tolse dal petto di Talia: forse tutta questa faccenda degli allenamenti la pressava più di quanto lei potesse mai ammettere. Continuarono a parlare per un po' di quello che era riuscita a leggere sul tablet la sera prima che la voce di Friday risvegliò entrambi dalla loro conversazione.

"Il Sergente Barnes dice che la Signorina Talia è in ritardo." Tony e la ragazza si scambiarono uno sguardo scocciato e si avviarono entrambi verso diversi corridoi e ascensori prima di arrivare a destinazione: quel posto era veramente immenso ed elaborato come un labirinto. Quando le porte scorrevoli si aprirono sulla palestra Talia rimase senza fiato: non aveva mai visto una sala tanto grande e tanto attrezzata. C'erano diverse postazioni con i materassini per i combattimenti, una zona enorme con tutti degli attrezzi e diverse stanzette più piccole per degli allenamenti più interattivi. Al centro della stanza, in mezzo ad una di quelle aree quadrate, c'era James che indossava una tenuta simile a quella di Talia: pantaloncini corti e canotta neri. Talia guardò Tony e lui le fece segno di raggiungere James mentre lui si accomodò lì vicino dietro ad un grande monitor trasparente che presto iniziò a riempirsi di strani grafici. Talia si tolse le scarpe e salì su quella specie di ring, più tesa che mai: immaginava che quel braccio di vibranio se avesse dovuto colpirla le avrebbe fatto tanto male, allo stesso tempo era spaventata di poter far male a lui, senza poterlo controllare.

"Tesa?" le chiese James squadrandola da testa a piedi con aria di sufficienza. Talia in risposta alzò le spalle "Insomma a quanto dici hai tenuto a bada per un po' un dio, non dovrò essere così complicato per te. Sempre che quello che dici sia vero." Silenzio. Talia sgranò gli occhi e sentì una stretta alla bocca dello stomaco. "Quindi, come hai fatto?" le chiese James quasi scocciato incrociandosi le braccia al petto.

I MaledettiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora